La poesia qui sotto e il testo della canzone in sottofondo sembrano raccontare la stessa storia (da due punti di vista differenti). Ma il finale di questa storia rimane aperto: per scriverlo ognuno potrà seguire la propria fantasia…
Ma dove, ma quando
Ti ho attesa da sempre
eri nel volto di ogni donna
all’angolo di ogni via
eri la sabbia che brucia la pelle
il vento d’aprile
la pioggia dell’ultimo dell’anno
eri nei libri che ho comprato
nei surgelati dei tempi neri
nelle case che ho attraversato
nelle cose che ho scritto
e che ho strappatoeri con me all’osteria e al supermarket
nei giorni che la vita se ne andava
e in quelli che, come il mare, tornava
eri la luna
una sonata per piano di schumann
un occhio di lince
la posidonia che tenera s’avvinghia
le albe che venivano dopo l’insonniaeri sempre là dove t’aspettavo
eri la pelle di cui non si può fare a meno
eri nelle cose e dentro di meti ho attesa da sempre
Emilio Piccolo (Acerra, 1951-2012), da Beatrice – My Heart Is Full Of Troubles, Dedalus, 1999
- la canzone in sottofondo è Un Uomo, di Eugenio Finardi https://www.youtube.com/watch?v=Ji6kf04FkuM
“Lei non lo sapeva ma aspettava un Uomo
Che la scuotesse proprio come un tuono
Che la calmasse come un perdono
Che la possedesse e fosse anche un donoEra tanto tempo che aspettava l’Uomo
Che la ipnotizzasse solo con il suono
Di quella sua voce dolce e impertinente
Che proprio non ci poteva fare niente (…)”