A colori o no?

howareyou

Com’è il tuo sguardo: è ancora a colori o tende al grigio?
(Non dovremmo perdere quelle lenti colorate…)

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“(…) Quando lo amate, il colore vi ricambia (…) Vivere una vita a colori non significa vestirsi dalla testa ai piedi di mille tinte diverse, a meno che non sia il vostro stile, naturalmente! Vuol dire piuttosto essere fedele a se stessi ed esprimere chi si è veramente. E siamo tutti a colori, anche il più tranquillo e discreto tra noi (…)

Karen Haller, da Il piccolo libro del colore – Come i colori possono cambiarti la vita, Corbaccio Editore, 2019, traduzione di Paolo A. Dossena

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Colori

S’io riposo, nel lento divenire
degli occhi, mi soffermo
all’eccesso beato dei colori;
qui non temo più fughe o fantasie
ma la penetrazione mi abolisce.

Amo i colori, tempi di un anelito
inquieto, irrisolvibile, vitale,
spiegazione umilissima e sovrana
dei cosmici perché del mio respiro.
La luce mi sospinge ma il colore
m’attenua, predicando l’impotenza
del corpo, bello, ma ancor troppo terrestre.

Ed è per il colore cui mi dono
s’io mi ricordo a tratti del mio aspetto
e quindi del mio limite.

22 dicembre 1949

Alda Merini, da La presenza di Orfeo

*ascoltando Pink Floyd – Any Colour You Like https://www.youtube.com/watch?v=W1oaXqBJRRQ

N di nostalgia

Marc Chagall - La violiniste bleu - 1947

Marc Chagall – Le violiniste bleu – 1947

La Nostalgia (in persona) me la immagino così:
un vestito color “cieli di Chagall” e una voce di violino.
E a piedi nudi, ovviamente!

 

In cima ad un violino
ci sta forse un respiro
che nessuno raccoglie
perché è un senso d’amore.
Tu suoni per il vento e viaggi
dove la pace sussurra tra le piante
tutta una nostalgia.

Alda Merini, da Clinica dell’abbandono, Torino, Einaudi, 2004

*ascoltando Janine Jansen – Après un reve (Gabriel Fauré)  https://www.youtube.com/watch?v=CkqlRC7i4Kg

(per altre lettere dell’alfabeto, qui)

No!

nonsonodinessuno

No. Nessuno appartiene a  nessuno.
Nessuno (uomo o donna) ha la proprietà della vita di un’altra persona.

A tutte le donne

Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.

Alda Merini

*ascoltando Nick Cave & Kylie Minogue – Where the Wild Roses Grow

Che cosa ti serve?

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Tu (lo sai) di che cosa hai bisogno?
Che cosa scriveresti nello spazio vuoto della foto qui sopra?

 

Io non ho bisogno di denaro
ho bisogno di sentimenti
di parole
di parole scelte sapientemente
di fiori detti pensieri
di rose dette presenze
di sogni che abitino gli alberi
di canzoni che facciano danzare le statue
di stelle che mormorino
all’orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia
questa magia che brucia
la pesantezza delle parole
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

Alda Merini, da Terra d’amore, 2003

*ascoltando The Beatles – All You Need Is Love https://vimeo.com/241181230

Lista delle cose da fare: 6 – restare semplici

“Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico e ci sentiamo tutti in dovere di dare spettacolo.”  Charles Bukowski

semplicità

Restare semplici al di là di ogni “maschera”, restare semplici  per amare ancora le cose semplici. Semplici come un pezzo di sole che entra dalla finestra, come il caffè che sale brontolando, come una stretta di mano (ma stretta però!), come la parola “ciao” se detta con un po’ di calore. Ciao!

Valore

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.

Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca, da Opera sull’acqua e altre poesie, Einaudi.

 

(…) Credo che una foglia d’erba non sia meno di un giorno di
lavoro delle stelle,
e ugualmente è perfetta la formica, e un granello di sabbia,
e l’uovo dello scricciolo,
e una raganella è un capolavoro dei più alti,
e il rovo rampicante potrebbe adornare i salotti del cielo,
e la più stretta linea della mia mano se la può ridere di
ogni meccanismo,
e la vacca che rumina a testa bassa supera ogni statua,
e un topo è un miracolo sufficiente a far vacillare miriadi
di miscredenti. (…)

Walt Whitman, parte XXXI da Il canto di me stesso, in Inscriptions (Dediche), in Foglie d’erba, traduzione di Giuseppe Conte.

 

La semplicità

La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,
di finire alla mercé di chi ci sta di fronte.
Non ci esponiamo mai.
Perché ci manca la forza di essere uomini,
quella che ci fa accettare i nostri limiti,
che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia,
in forza appunto.

Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà.
Mi piacciono i barboni.
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose,
catturarne l’anima.
Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore.

Alda Merini

* Ascoltando: Lynyrd Skynyrd  – Simple Man https://www.youtube.com/watch?v=sHQ_aTjXObs

Ali

Ho tanti fratelli che non riesco a contarli e una sorella bellissima che si chiama libertà.

Ernesto “Che” Guevara

 

vololibero

Solo alcune poesie che parlano di libertà  o di chi vuole essere libero: parole libere, quindi. Per la  libertà  di essere e di sognare,  per  la libertà di espressione, di cambiamento e di rivoluzione.
Perché le ali, se noi non vogliamo, non ce le può togliere nessuno.

Catene d’acciaio

Quante volte è stata tolta dalle labbra
la mia canzone e quante volte è stato
azzittito il sussurro del mio spirito poetico!
Il significato della gioia è stato
sepolto dalla febbre della tristezza.

Se con i miei versi tu notassi una luce
questa sarebbe il frutto delle mie profonde immaginazioni.
Le mie lacrime non sono servite a niente
e non mi rimane altro che la speranza.

Nonostante io sia figlia della città della poesia,
i miei versi furono mediocri.
La mia opera è come una pianta priva di cure,
da cui non si può pretendere molto.

Nell’archivio della storia,
questo è tutto ciò che mi rappresenta.

Nadia Anjuman, poetessa e giornalista afghana uccisa dal marito a 25 anni, nel 2005, per aver declamato pubblicamente le sue poesie.

 

Per i morti della resistenza

Qui
vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce.

Giuseppe Ungaretti

 

Spazio spazio, io voglio

Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.

Alda Merini, da Vuoto d’amore

 

La libertà

Vorrei essere libero, libero come un uomo.

Vorrei essere libero come un uomo.
Come un uomo appena nato
che ha di fronte solamente la natura
e cammina dentro un bosco
con la gioia di inseguire un’avventura.
Sempre libero e vitale
fa l’amore come fosse un animale
incosciente come un uomo
compiaciuto della propria libertà.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

Vorrei essere libero libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno
di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio
solamente nella sua democrazia.
Che ha il diritto di votare
e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare
ha trovato la sua nuova libertà.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche avere un’opinione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

Vorrei essere libero libero come un uomo.
Come l’uomo più evoluto
che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura
con la forza incontrastata della scienza.
Con addosso l’entusiasmo
di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero
sia la sola libertà.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche un gesto o un’invenzione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione

Giorgio Gaber, da  Dialogo tra un impegnato e un non so, scritta con Sandro Luporini,1972.

* Io ascolterei John Lennon, Imagine, https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.google.it%2Fsearch%3Fq%3Dimagine%2520%2520official%26ie%3Dutf-8%26oe%3Dutf-8%26gws_rd%3Dcr%26ei%3D3BfOVpXUI4fQO6v7gIgC&h=HAQFAAoze