L’ultimo appuntamento (tristissimo fuori tema)

 

Dice la PM:  “Donne, non andate mai all’ultimo appuntamento, all’appuntamento chiarificatore!”

Sì, ci può stare come consiglio accorato in casi di precedenti segnali allarmanti da parte di un uomo, ma non può essere l’unica linea di prevenzione, perché è un po’ come dire che, potenzialmente, tutti gli uomini potrebbero “essere colti da un raptus di follia” e uccidere o violentare la donna che ha il coraggio di andare a quell’ultimo appuntamento e poi qualcuno potrebbe insinuare, ancora una maledetta volta: “ma lei se l’è cercata, perché l’uomo, se stressato,  rifiutato,  messo sotto pressione, si sa, ve l’avevamo detto…  vi può anche fare del male.

No, non può essere solo una responsabilità delle donne che danno o non danno fiducia all’uomo. Si può consigliare di non nuotare nelle acque infestate dagli squali, o non andare da soli  nei boschi perché c’è la possibilità di incontrare un lupo (sì, squali e lupi, se stressati, minacciati, messi sotto pressione, per loro natura e istinto, reagiscono uccidendo).
Ma gli uomini non sono (non dovrebbero essere) squali né lupi.

(i.m. – giugno 2023)

La donna

Particolare da Due donne Tahitiane con germogli di mango, di Paul Gauguin, 1899

Particolare da Due donne Tahitiane con germogli di mango, di Paul Gauguin, 1899

Secondo me la donna (testo di Giorgio Gaber)

Secondo me la donna, e l’uomo, sono destinati a diventare uguali. In questa nostra epoca, la civiltà si è data un gran da fare, per attenuare certe differenze che erano causa di profonda ingiustizia. C’è stato un graduale avvicinamento, nel modo, di comportarsi, di sentire, di pensare. Insomma, di vivere. Fino alla tanto sospirata parità. Però, secondo me all’inizio di tutto, c’è sempre una donna. 
Secondo me, la donna è donna da subito. Un uomo è uomo a volte prima, a volte dopo. A volte mai. 
Secondo me una donna è coinvolta sessualmente, in tutte le vicende della vita. A volte persino nell’amore. 
Secondo me, una donna  innamorata imbellisce. Un uomo… rincoglionisce.
Secondo me in un salotto, quando non c’è neanche una donna, è come recitare in un teatro vuoto. Se invece non c’é neanche un uomo, tra le donne si crea una complice atmosfera di pace. Appena arriva un uomo è la guerra. 
Secondo me un uomo che dice di una donna, quella  lì la dà via, meriterebbe che a lui le donne non gliela dessero proprio mai. 
Secondo me una donna che dice ad un uomo con cui sta facendo l’amore, come con te con nessuno, andrebbe comunque arrestata per falsa testimonianza. 
Secondo me per una donna che non ha fortuna in amore, non si può usare il termine sfigata.
Secondo me gli uomini, si sono sempre occupati del potere sulle cose, le donne, del potere sulle persone. Ma questa è seria, non c’entra niente.
Secondo me le donne, quando ci scelgono, non amano proprio noi, forse una proiezione un sogno, un’immagine che hanno dentro. Ma quando ci lasciano, siamo proprio noi quelli che non amano più
Secondo me, una donna che si offre a un uomo sessualmente ed è respinta, rimane sconcertata. Non ci può credere. Il suo primo pensiero è che lui sia omosessuale, ma  in genere questa versione non regge. E allora pensa: “Eh già, lui si difende…  ha paura di essere troppo coinvolto emotivamente … oppure si sente bloccato dall’eccessiva eccitazione”.  Il fatto che lei possa non piacere è un’ipotesi che non può assolutamente prendere in considerazione. 
Donna: l’angelo ingannatore. L’ha detto Baudelaire. 
Donna: il più bel fiore del giardino. L’ha detto Goethe. 
Donna: femina maliarda. L’ha detto Shakespeare. 
Donna: sei tutta la mia vita. L’ha detto un mio amico ginecologo. 
Sì, secondo me la donna e l’uomo, sono destinati a rimanere assolutamente differenti. E contrariamente a molti io credo che sia necessario mantenerle se non addirittura esaltarle queste differenze. Perché proprio da questo scontro incontro, tra un uomo e una donna, che si muove l’universo intero. 
All’universo non gliene importa niente dei popoli e delle nazioni, l’universo sa soltanto che senza due corpi differenti, e due pensieri differenti, non c’è futuro.

Testo  di  Giorgio Gaber e Sandro Luporini, dall’album Un’idiozia conquistata a fatica (tratto da www.giorgiogaber.it/discografia-album)

(e ripropongo le poesie dell’8 marzo 2016, qui  http://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/03/07/donne/).