Blu profondo

(Piccola ipotesi di strategia: attraversare la notte senza opporsi al buio)

***

Ci si protegge
ci si difende
– alberelli che crescono a vista d’occhio
una lampada
nomi
circostanze
obblighi
libri
gli amici –
ma quando siamo soli
quando apriamo gli occhi
nell’oscurità
ci sentiamo in orbita con la terra
spogliati di tutto
anche del nome
senza destino
senza nessuno
verso il nulla.

Idea Vilariño, da Di rose che si aprono nell’acqua, Bompiani, traduzione di Laura Pugno

°ascoltando George Harrison – Deep Blue – https://www.youtube.com/watch?v=lEin9Q9Fgjc

Nessuna stella

 

(Seguo la logica di questa poesia e dico che non voglio vedere nessuna stella cadente. Nemmeno mezza)

***

Per arrivare a sapere tutto
non voler sapere nulla in nulla.
Per arrivare a godere tutto
non voler godere nulla in nulla.
Per arrivare a possedere tutto
non voler possedere nulla in nulla.
Per arrivare a essere tutto
non voler essere nulla in nulla.

Juan de la Cruz (Spagna, 1542-1591), da Salita al Monte Carmelo, traduzione di Cristina Campo, in La tigre assenza, Milano, Adelphi, 1991-2007 (4)

° ascoltando Explosions in the Sky – Look Into The Airhttps://www.youtube.com/watch?v=CwiZxMYowq0

Il tutto o il niente? Qualcuno, qualcosa o nessuno?

“Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso voler essere niente.
A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo (…)”.  

Fernando Pessoa, da Tabaccheria, in Poesie di Alvaro de Campos.

nulla

Ti senti più spesso parte di un tutto, parte di un niente o disperso tra questo e quello? Ti senti un qualcosa, un qualcuno o un nessuno?
(Le mie certezze sono quasi pari a zero, ma con una insolita sicurezza posso dire di sentirmi molto vicina alla condizione descritta nelle ultime due poesie qui sotto).

Tutto

Tutto –
una parola sfrontata e gonfia di boria.
Andrebbe scritta fra virgolette.
Finge di non tralasciare nulla,
di concentrare, includere, contenere e avere.
E invece è soltanto
un brandello di bufera.

Wislawa  Szymborska, da  Attimo (2002), in La gioia di scrivere – Tutte le poesie (1945-2009), traduzione di Pietro Marchesani.

 

Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale, che è niente,
mi è gradita come l’aria della notte,
fresca in rapporto al calore estivo del dì.

Non sto pensando a niente, che bello!

Non pensare a niente
è aver l’anima propria e intera.
Pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita…

Non sto pensando a niente.
Solo come se mi fossi appoggiato male:
un dolore alle spalle, o in un fianco,
c’è un sapore amaro nell’anima mia:
é, che, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma davvero a niente,
a niente.

Fernando Pessoa da Un’affollata solitudine – Poesie eteronime, traduzione di Pietro Ceccucci, Bur.

 

La metamorfosi

Allora sono i pini
sono la sabbia calda
sono una brezza soave
un uccello leggero che delira nell’aria
o sono il mare che batte di notte
sono la notte.
Allora non sono nessuno.

Idea Vilariño, da Pobre mundo, (Povero mondo), 1966

 

Io sono Nessuno! Tu chi sei?
Sei Nessuno anche tu?
Allora siamo in due!
Non dirlo! Potrebbero spargere la voce!

Che grande peso essere Qualcuno!
Così volgare — come una rana
che gracida il tuo nome — tutto giugno —
ad un pantano in estasi di lei!

Emily Dickinson, n. 288, da Tutte le poesie, traduzione di Marisa Bulgheroni, Mondadori.

*Io ascolterei: Dave Gahan  & Soulsavers – All of This and Nothing; Franco Battiato – Io chi sono.