“… uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a sé stesso riguardo a ciò che ha visto”. Pablo Picasso
“Tutto ciò che volevo fare era dipingere luce sui muri della vita”. Lawrence Ferlinghetti
Colori e parole. Ma soprattutto emozioni, pezzi di anime, pensieri di ombra e di luce. Se un quadro o un modo impareggiabile di dipingere ispirano una poesia, o una canzone, la nostra fantasia è doppiamente rapita. Potremmo chiamarla magia.
Vermeer
Finché quella donna del Rijksmuseum
nel silenzio dipinto e in raccoglimento
giorno dopo giorno versa
il latte dalla brocca nella scodella,
il Mondo non merita
la fine del mondo.Wislawa Szymborska, da Qui, 2009, in La gioia di scrivere, traduzione di Pietro Marchesani, Adelphi
Ferma il cavallo non fargli
mangiare il violino
strillò la madre di Chagall
Ma lui
continuò imperterrito
a dipingere
E divenne famoso
E continuò a dipingere
Il Cavallo con il Violino in Bocca
E quando lo finì
montò sul cavallo
e galoppò via
sventolando il violino
E poi con un profondo inchino lo offrì
alla prima nuda ignuda in cui si imbatté
E non c’era nessuna corda
a trattenerloLawrence Ferlinghetti, (14.) da A Coney Island of the Mind, traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan, Minimum Fax.
* Io ascolterei: Don Mc Lean – (Vincent) Starry, Starry Night e Roberto Vecchioni – Vincent (molte canzoni sono state ispirate da quadri famosi: ho scelto queste semplicemente perché Van Gogh è il pittore che più avrei voluto conoscere di persona).