Qualcosa di blu (scuro, tendente al buio)

 bludibuio

Questo colore scuro per esorcizzare il buio dove brancola l’umanità impazzita, per cui la vita e la dignità  di una persona sembrano valere sempre meno (soprattutto se quella persona è una donna, come tristemente ci insegna la cronaca di – questi? – giorni).
Speriamo di rivedere le stelle, prima o poi.

Di notte

Quando va via la luce
e il cielo è nero,
niente di niente
da guardare,
s’è chiuso il dì.
Così.

Robert Creeley (1926-2005), da Later,  traduzione di F. Binni

 

Quando

Quando si spegne il tramonto e ci si accende dentro la vecchia lampada
e tutte le voci mutano dall’ira alla tristezza
e dal sobborgo se ne vanno i fruttivendoli ambulanti,
gli arrotini, le erbivendole, gli ombrellai, allora
dal pozzo della corte escono le lumache
in doppia fila, e sopra i pubblici orinatoi
resta il cielo di un blu profondo, completamente immobile,
inchiodato solo da una stella arrugginita.

Ghiannis Ristos, da Il funambolo e la luna, Crocetti, 1984,  traduzione di Nicola Crocetti.

*Quale musica ascoltare? Forse qualche volta ci vuole il silenzio.

Qualcosa di verde

qualcosadiverde

Alla ricerca del colore nella poesia (comincio dal verde perché fa un po’ speranza…).

Scritto con inchiostro verde

L’inchiostro verde crea giardini, selve, prati,
fogliami dove cantano le lettere,
parole che son alberi,
frasi che son verdi costellazioni.

Lascia che le parole mie scendano e ti ricoprano
come una pioggia di foglie su un campo di neve,
come la statua l’edera,
come l’inchiostro questo foglio.
Braccia, cintura, collo, seno,
la fronte pura come il mare,
la nuca di bosco in autunno,
i denti che mordono un filo d’erba.

Segni verdi costellano il tuo corpo
come il corpo dell’albero le gemme.
Non t’importi di tante piccole cicatrici luminose:
guarda il cielo e il suo verde tatuaggio di stelle.

Octavio Paz, in Poeti ispano-americani del ‘900 di Francesco Tentori Montalto, Bombiani, 1987, traduzione di Francesco Tentori Montalto

Mattina

Acuto lampo di luce
in bottiglia verde

su mensola
lassù. Aria bella

bianca di luce,
onda,

è azzurra estate
qui.

Robert Creeley (1926-2005), da Later,  traduzione di F. Binni

* Qualcosa di verde tra le note? Tom Waits – Green Grass;  Elisa – In the Green.

(Per altri colori, qui: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/category/colori/)