Ti riconosci?

Ti riconosci quando guardi una vecchia fotografia che ti ritrae?
E ti ricordi  come ti sentivi in quel periodo?

***

 

L’uomo che rideva

La prima impressione. Una stampa perfetta:
carta Kodak originale, colori vivaci,
esatti l’angolo visuale e la luminosità.
Non c’è dubbio, riconosco me stesso
nella persona raffigurata. Nondimeno
la tenebra che stabilmente alberga negli occhi
è venuta color marrone, il turbine della bocca
è rimasto circoscritto in due labbra rosse, quei
capelli ben pettinati in nessun modo
riflettono il disordine nella mia testa
e questo volto in permanenza sorridente
– come posso dire? – mentisce spudoratamente,
cari amici miei.

Sotirios Pastakas,  (Larissa, 1954), da L’apprendimento del respiro, traduzione di Crescenzio Sangiglio

°ascoltando  Jim Capaldi – Old Photographs https://www.youtube.com/watch?v=ArnPSjYu1kQ

Pausa per inventario

davL’inventario (personale) è un po’ come il caro vecchio diario segreto:
o ci scrivi le cose come stanno realmente o non serve a nulla. (O no?)

Pausa

Ogni tanto bisogna fare
una pausa
contemplarsi
senza l’abitudine quotidiana
esaminare il passato
dato per dato
tappa a tappa
mattonella per mattonella
e non piangersi le menzogne
ma cantarsi le verità.

Mario Benedetti (Paso de los Toros, Uruguay, 1920-2009), traduzione di F. Guerrini

***
 
Pausa
 
De vez en cuando hay que hacer
una pausa
contemplarse a sí mismo
sin la fruición cotidiana
examinar el pasado
rubro por rubro
etapa por etapa
baldosa por baldosa
y no llorarse las mentiras
sino cantarse las verdades.

 

♦ ascoltando Explosions in the Sky – “Time Stops” https://www.youtube.com/watch?v=2YGZ-_aD888

 

V di (non) vergognarsi

Illustraxione di Alessandra Olanow, da https://www.instagram.com/aolanow/

Illustraxione di Alessandra Olanow, da https://www.instagram.com/aolanow/

“Avrei voluto buttarmi in ginocchio dalla commozione. Ma allora ero ancora troppo giovane per dimostrare commozione senza vergogna. E da quella volta mi sono reso conto che bisogna essere ben maturi e perlomeno avere molta esperienza per mostrare un sentimento senza l’impedimento della vergogna.”  Joseph Roth, da La cripta dei Cappuccini

Comunque

non ho più vergogna:
se ho mostrato un sentimento
è perché era vero
– e se in un’altra vita sentirò
ancora mostrerò –
ho strisciato per verità,
vergognarsene è il vero strisciare
 
e adesso sono in piedi

@IreneMarchi2020

*ascoltando Malte Marten – Loosing Myself https://www.youtube.com/watch?v=YA2eACP3Ibk

(Per altre lettere dell’alfabeto, qui: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/category/alfabeto/)

Nudi

nudi

« ànima  s. f. [dal lat. anĭma (la versione femminile di animus, con il significato di spirito) da ricondurre al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento (…)» (da Vocabolario Treccani)

Nudi

A terra gli abiti
e tutte le definizioni
– salirà il  vento che strappa la paura –
balleremo sopra le distanze
rideremo dentro agli occhi

solo nude
le anime si possono parlare.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Edizioni, 2020

 

*ascoltando Van Morrison – Into the Mystic https://www.youtube.com/watch?v=pbZf8GY1-Ag

Alcune cose da imparare (fuori tema n. 11)

20190722_202619

(…) Non voglio imparare a non aver paura, voglio imparare a tremare. Non voglio imparare a tacere, voglio assaporare il silenzio da cui ogni parola vera nasce. Non voglio imparare a non arrabbiarmi, voglio sentire il fuoco, circondarlo di trasparenza che illumini quello che gli altri mi stanno facendo e quello che posso fare io. Non voglio accettare, voglio accogliere e rispondere. Non voglio essere buona, voglio essere sveglia. Non voglio fare male, voglio dire: mi stai facendo male, smettila. Non voglio diventare migliore, voglio sorridere al mio peggio. Non voglio essere un’altra, voglio adottarmi tutta intera. Non voglio pacificare tutto, voglio esplorare la realtà anche quando fa male, voglio la verità di me. Non voglio insegnare, voglio accompagnare. Non è che voglio così, è che non posso fare altro (…).

Chandra Livia Candiani, da Il silenzio è cosa viva. L’arte della meditazione, Torino, Einaudi 2018, p. 75

*ascoltando Alanis Morissette – You Learn https://www.youtube.com/watch?v=GFW-WfuX2Dk

(Altri “fuori tema”: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/category/fuori-tema/)

La verità

la verità

La Bocca della Verità, S. Maria in Cosmedin, Roma

L’autore di questa poesia si rivolge a un poeta, a uno scrittore (a se stesso, che coraggiosamente scrisse e poi pagò per la sua verità): lo incita a esprimere la propria verità. Ma perché fermarsi ai poeti? Questa poetica può andare bene per tutti.

Poetica

Di’ la verità.
Di’, almeno, la tua verità.
E poi
lascia che accada qualsiasi cosa:
che ti rompano la pagina amata,
che ti sfondino a sassate la porta,
che la gente
si  affolli davanti al tuo corpo
come se fossi
un prodigio o un morto.

Heberto Padilla, poeta cubano (1932-2000), da Fuera del juego/ Fuori dal gioco (Ediciones Universal 2008), traduzione di Gordiano Lupi

*ascoltando Booker T & the M G ‘s – Green Onions https://www.youtube.com/watch?v=_bpS-cOBK6Q

I giorni veri

io non lo so

Dove abita la verità dei giorni che chiamiamo nostri?

Sull’altro lato della luna
vanno
avvolti in abiti d’oro
i tuoi giorni veri
abitano
come te sempre
nella luce
scacciati da qui
cacciati via
lì passeggiano
sai che sono tuoi.

Tu invece accogli
giorno dopo giorno
i loro sostituti:
più stranieri
di ogni Paese straniero.
Sai
che i tuoi
mutano nella luce
si avvicinano a te
giorno dopo giorno
ma sull’altro lato della luna.

Hilde Domin, da  Lettera su un altro continente, traduzione di Ondina Granato, Del Vecchio editore, 2015

*ascoltando Pink Floyd – Brain Damage/Eclipse https://www.youtube.com/watch?v=XUuEeoXOsQM; The Police – Walking On The Moon https://www.youtube.com/watch?v=zPwMdZOlPo8

Nulla di complicato (vorrei)

nulla di complicato

Che un verde restasse un verde e un blu restasse un blu, e non apparissero al secondo sguardo due colori diversi. Che un sorriso rimanesse tale per almeno due minuti, che una parola avesse lo stesso significato per me, per te, per loro. Che uno più uno facesse due, sempre: sì mi piacerebbe molto, sarebbe d’aiuto. Che un fosse un e non un no travestito (né un forse o un ma),  e che un no fosse un no e non un travestito (né un forse o un ma).Che un abito fosse solo un abito e non una bandiera, che non esistesse il carnevale (non tutto l’anno, almeno), e che (desiderio più, desiderio meno) finalmente la smettessero di chiederci il nostro grado di “problem solving“, perché quello un nome già ce l’aveva ed è sempre stato “vivere la vita”.

Elementare

E c’è che vorrei il cielo elementare
azzurro come i mari degli atlanti
la tersità di un indice che dica
questa è la terra, il blu che vedi è mare.

Pierluigi  Cappello, da Arie, in Azzurro elementare, Bur, 2013

 

Quello che amo

Non mi interessano i dati
i dettagli delle cose
non mi interessano gli orologi
che non siano solari
né la lista
degli amori che finiscono.
Mi interessano piuttosto la verità
il rumore del mare
le ore che passano
la luce sul letto a mezzogiorno
e tutto quello che viene
e che va
senza nome e senza preavviso
accadendo
come le cose semplici
accadono.

1965

Lo que quiero

No me interesan los datos
los precisos datos de las cosas
no me interesan los relojes
que no son de sol
ni la lista
de los amores que se acaban.
Me interesa eso sí la verdad
el ruido del mar
las horas que se pasan
la luz sobre la cama al mediodía
y todo lo que viene
y se va
sin nombre y sin aviso
sucediéndose
como las cosas simples
se suceden.

Nancy Bacelo, (Uruguay, 1931-2007), testo e traduzione dal web (http://cantosirene.blogspot.it/2017/02/le-cose-semplici.html)

*ascoltando Alan Parsons Project – Blue Blue Sky
https://www.youtube.com/watch?time_continue=25&v=HCg9NKlsILU

Sabbia

sabbia

Sabbia

Hai sentito anche tu
la sabbia
sciogliere il freddo
di un pezzo di vita,
svegliare una nuova voglia
di proseguire la strada?
Perché non impariamo
a volare: nudi granelli
e liberi
senza ingombri di ruoli aggiunti
tratti da un catalogo?
Potremmo rinascere
vera polvere calda
dal vetro chiaro
dei nostri,
solo nostri occhi.

Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di Sale Editore, 2015

…già, perché? Nell’attesa di trovare una risposta o di imparare a volare ascolterei Learning to Fly dei Pink Floyd https://www.youtube.com/watch?v=nVhNCTH8pDs.