Le cose minime

La gatta del condominio dove abito viene sempre a dormire in casa, su una poltrona (sempre la stessa); io la vorrei trasformare in una gatta “quasi solo mia” e per questo cerco di addomesticarla con qualche idea balzana, tipo farla affezionare al piccolo delfino di peluche che le metto vicino mentre dorme. Ma lei non è minimamente incuriosita da questo povero delfino, mentre è molto interessata a una vecchissima sedia della cucina e al tappeto sotto la poltrona (lo trova perfetto per farsi le unghie…). Ognuno ha le proprie preferenze (anche per  cose minime), le proprie (spiegabili o inspiegabili) attrazioni.

 

Da minime cose

Da minime cose è attratta
specie quelle della prima mattina
la finestra col basilico e la limoncina
il gatto di marmo che dal davanzale
la guarda in cucina, mettere il disordine
in ordine alfabetico e in rima,
stendere lo smalto color di conchiglia
e sentire la voce della figlia e dei figli
della figlia, e sulle labbra il sapore del dolce
e del salato e poi bis, ancora un po’ di dolce
e di salato, e guardare i minimi colori
della vita, come quelli di  certi piccoli petali
lievemente rosati di piccola margherita.
Ah dimenticavo: tenere sempre appuntita
la rima vita/matita.

Vivian Lamarque, da Io sono autobiografica, in L’amore da vecchia, Mondadori, 2023

 

°ascoltando  Niccolò Fabi – Una Somma Di Piccole Cosehttps://www.youtube.com/watch?v=lmHddBClrxQ

Non fa una piega

(Davvero non fa una piega il pensiero espresso in questa poesia)

Oh meteorologia!

Il fascino discreto degli amori non corrisposti
come un colpo di fulmine in assenza di metà fulmine
non potrà mai smettere d’amare chi non ama.
Oh meteorologia! Cielo sempre uguale
mai a confronto il prima e il dopo
sull’unilaterale amore splende sempre uguale
al neon il sole, non accadrà tramonto di un astro
mai sorto, mai lasciata mai essendo stata
avvistata.

Vivian Lamarque, da Il nome degli amanti, in L’amore da vecchia, Mondadori, 2022

°ascoltando René Aubry– Soleilshttps://www.youtube.com/watch?v=0Fs8U9FLzeU

Preferenze più o meno evidenti

 

Ci sono tanti modi per esprimere vicinanza, affetto, pensiero, preferenza. Questa delicata poesia ce ne illustra uno:

 

Da bere,  con il bicchiere

A volte a qualche sua pianta
preferita, per festeggiare
dà da bere con il bicchiere
le pare le faccia più
piacere, come un darsi
del tu dopo anni di cauti
pronomi, innaffiatoi
distanziati, educati.
Come dirle: oggi ho scelto
te, per le altre non ce n’è.

Vivian Lamarque, da Poesie con le foglie, in L’amore da vecchia, Mondadori, 2022

°ascoltando Chapelier fou – Darling, darling, darling
https://www.youtube.com/watch?v=EkflmyBEXvI&t=9s

Nella lista delle cose da fare

n. 15: evitare i precipizi

(per altre voci della lista, se vuoi puoi leggere qui)

Precipizio

Come in un film da ridere
mi stai facendo la fotografia
e mi dici di fare un passo indietro
ancora uno ancora uno uno
mentre mi spingi verso il precipizio
ti sorrido fiduciosamente
(forse hai agito innocentemente).

Vivian Lamarque, in Poesie 1972-2002, Mondadori, 2002, p. 57

°ascoltando Mogwai – Take Me Somewhere Nicehttps://www.youtube.com/watch?v=CK1zCi0z_Hk&t=37s

Caro albero

pla

Qual è l’ultimo albero con cui hai parlato?
Spero non avesse anche quello lo strano fiore di cui parla la poesia.

***

A un albero meraviglioso

Caro albero meraviglioso
che dal treno qualcuno
ti ha tirato un sacchetto
di plastica viola
che te lo tieni stupito
sulla mano del ramo
come per dire
cos’è questo fiore strano?
speriamo che il vento
se lo porti lontano.
Ci vediamo al prossimo viaggio
ricorderò il numero del filare
il tuo indirizzo, ho contato
i chilometri dopo lo scalo-merci
arrivederci.

Vivian Lamarque,  Poesie 1972 – 2002, Mondadori Editore, 2002

°ascoltando The Beatles – Mother Nature’s Sonhttps://www.youtube.com/watch?v=TMMiXjwhODU&t=74s

Pochissimo

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 Pochissimo è forse la giusta dose di gelosia (?)

La signora non gelosa

Una signora che stava diventando gelosa non lo diventò.
Nemmeno un po’?
Sì, un po’ sì ma pochissimo, come un solletico al contrario che
invece di far ridere manca poco a piangere.

Vivian Lamarque (Tesero, 1946), da Il signore d’oro, in Vivian Lamarque – Poesie 1972-2002, Mondadori, 2002

 

°ascoltando The Police – Every Breath You Take https://www.youtube.com/watch?v=OMOGaugKpzs

Il metodo (solo-un-poco-)scientifico

Ognuno ha i propri metodi per risolversi i dubbi.

Minuscola

Mentre versava l’acqua pensava
se non ne cadrà nemmeno una goccia
un poco ancora si ricorda di me
e versava con attenzione
versava e non cadeva nemmeno una goccia
nemmeno una finché ne cadde una
piccolissima minuscola.

Vivian Lamarque, in Parola plurale- Sessantaquattro poeti italiani fra due secoli, Luca Sossella Editore, 2005

°ascoltando Paul Weller – Clues https://www.youtube.com/watch?v=fMwmiT1lxnY

Matite gialle e formiche

Sarà facile o difficile fare una poesia?  Che cosa servirà?

 

Fare una margherita (scrivere)

Allora non è facile fare una poesia?
non basta prendere un pezzo di carta
e una matita? non è come per la terra
fare un filo d’erba, una margherita?

Vivian Lamarque (Tesero, 1946), da Coinquilina poesia, in Madre d’inverno, Mondadori   

***

Consiglio agli scrittori

Anche se ti tiene in piedi per tutta la notte,
lava a fondo le pareti e pulisci i pavimenti
dello studio prima di comporre una sillaba.

Pulisci come se il Papa stesse arrivando.
Il candore è nipote dell’ispirazione.

Più pulisci, più brillante
sarà la tua scrittura, e allora non esitare a prendere
per i campi e a sfregare il fondo
dei sassi o spolverare sui rami più alti
della buia foresta i nidi pieni di uova.

Quando ritroverai la strada di casa
e riporrai spugne e spazzole sotto il lavello
vedrai alla luce dell’alba
l’altare immacolato della tua scrivania,
una superficie pulita al centro di un mondo pulito.

Da un vasetto, azzurro splendente, solleva
una matita gialla, la più appuntita del mazzo,
e ricopri pagine di piccole frasi
come lunghe file di fedeli formiche
che ti hanno seguito fin qui dal bosco.
 
Billy Collins (New York, 1941), da  A vela, in solitaria, intorno alla stanza, traduzione di Franco Nasi, Fazi Editore

 

♣ ascoltando  Bert Jansch – The Gardener
https://www.youtube.com/watch?v=8W3Tdgxxp5g

Dal finestrino?

 

sdr

(Meglio non pensarci!)

 

A vacanza conclusa dal treno vedere
chi ancora sulla spiaggia gioca si bagna
la loro vacanza non è ancora finita:
sarà così sarà così
lasciare la vita?
      

Vivian Lamarque (Tesero, 1946), da Poesie 1972 – 2002,   Mondadori

Insufficienze

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(Raramente ci si pente di essere stati troppo gentili)

La signora dell’ultima volta

L’ultima volta che la vide
non sapeva che era l’ultima volta che la vedeva.
Perché?
Perché queste cose non si sanno mai.
Allora non fu gentile quell’ultima volta?
Sì, ma non a sufficienza
per l’eternità.

 

Vivian Lamarque (Tesero, 1946), da Poesie 1972-2002

 

♣ ascoltando Jacques Gauthe – Blues For Bechet https://www.youtube.com/watch?v=i6GSN2EdOL0