Buffi questi giorni che passano lenti fino a una certa età e poi cominciano a correre.
E sicuramente più veloci di noi.
A quale età mentale ci fermeremo mentre questo nostro corpo disubbidiente andrà dietro al tempo?
Un giorno di autunno
Eravamo fanciulli
sotto questa tettoja
con questo stesso sole,
e il cuore punto da un’eguale noja.
Noja d’esser vivi
con tanta dolce luce
e colori splendenti.
Noja d’esser fanciulli
con tanto tempo innanzi
più beato e sicuro, vera vita.
Ora torna infinita,
senza futuro, stanca.
O mio corpo invecchiato
in questa giovinezza
serena come il giorno,
scaldati a questo sole
che non ti sembri un sogno
quando in un altro tempo sarai vivo.(Casarsa, settembre 1944)
Pier Paolo Pasolini, da Carne e cielo, nell’edizione di Salani Editore.
Quando mescolata alle mie brune trecce
Ci sarà un’argentea bianca ciocca,
Solo tu, usignolo senza voce,
Saprai comprendere questo tormento.Col fine udito cogli le voci lontane
E sui rami sottili dei salici,
Tutto arruffato, guardi, e non respiri
Se il canto risuona di un altro.Adesso, adesso stupivano ancora
I pioppi tutt’intorno,
E riecheggiava, cantava contagiosa
la gioia tua indicibile.(1912)
Anna Achmatova, da Luna allo Zenit e altre poesie, Passigli Poesia, a cura di Bruno Carnevali.
*ascoltando Queen – Who Wants To Live Forever https://www.youtube.com/watch?v=_Jtpf8N5IDE