“Sono un salto nella libertà del sé”

(Che sia libertà per tutte)

***

Non sono una donna. Io sono una cosa neutra.
Sono un bambino, un paggio e una decisione ardita,
sono un ridente sprazzo di un sole scarlatto…
Sono una rete per tutti i voraci pesci,
sono un brindisi all’onore di tutte le donne,
sono un passo verso il caso e la perdizione,
sono un salto nella libertà del
Sono il bisbiglio del sangue all’orecchio dell’uomo,
sono un brivido dell’anima, e della carne, brama e diniego,
sono un’insegna d’accesso a nuovi paradisi.
Sono una fiamma, incerta e audace,
sono un’acqua, che non si spinge oltre le ginocchia,
sono fuoco e acqua in leale rapporto senza condizioni…

Edith Södergran, Notturno ed altre poesie, traduzione di Bruno Argenziano, Mauro Pagliai Editore

°ascoltando John Lennon – Woman – https://www.youtube.com/watch?v=ZhfWiU8wGCc

Un mare di luce

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Un mare di luce in ogni donna

 

Notre-Dame Notre-Dame

Una, la donna, o innumerabile?
Non può il cuore deciderlo,
la conoscenza non è salda.
Fuori
e dentro la vita
si tendono l’una verso l’altra
loro dalla loro eternità,
non giungono
esse però
a stringersi la mano,
si frappongono cascate
di forza non rappresa,
sfaceli
di età non conosciute le dividono
l’una dall’altra e tutte da me
che guardo stupito quella maschera
bruciare di una fragile
e vibrante identità
e mi perdo nel mare di luce che le è dietro,
in quello straripante lievito
azzurro della muliebrità oppure in me medesimo?

Mario Luzi (1914-2005), da Per il battesimo dei nostri frammenti, Garzanti, 1985

.*ascoltando Etta James – Woman https://www.youtube.com/watch?v=knYLtAuKj8c

Ancora sulla donna, qui: http://lapoesianonsimangia.myblog.it/2017/03/06/la-donna/

La donna

Particolare da Due donne Tahitiane con germogli di mango, di Paul Gauguin, 1899

Particolare da Due donne Tahitiane con germogli di mango, di Paul Gauguin, 1899

Secondo me la donna (testo di Giorgio Gaber)

Secondo me la donna, e l’uomo, sono destinati a diventare uguali. In questa nostra epoca, la civiltà si è data un gran da fare, per attenuare certe differenze che erano causa di profonda ingiustizia. C’è stato un graduale avvicinamento, nel modo, di comportarsi, di sentire, di pensare. Insomma, di vivere. Fino alla tanto sospirata parità. Però, secondo me all’inizio di tutto, c’è sempre una donna. 
Secondo me, la donna è donna da subito. Un uomo è uomo a volte prima, a volte dopo. A volte mai. 
Secondo me una donna è coinvolta sessualmente, in tutte le vicende della vita. A volte persino nell’amore. 
Secondo me, una donna  innamorata imbellisce. Un uomo… rincoglionisce.
Secondo me in un salotto, quando non c’è neanche una donna, è come recitare in un teatro vuoto. Se invece non c’é neanche un uomo, tra le donne si crea una complice atmosfera di pace. Appena arriva un uomo è la guerra. 
Secondo me un uomo che dice di una donna, quella  lì la dà via, meriterebbe che a lui le donne non gliela dessero proprio mai. 
Secondo me una donna che dice ad un uomo con cui sta facendo l’amore, come con te con nessuno, andrebbe comunque arrestata per falsa testimonianza. 
Secondo me per una donna che non ha fortuna in amore, non si può usare il termine sfigata.
Secondo me gli uomini, si sono sempre occupati del potere sulle cose, le donne, del potere sulle persone. Ma questa è seria, non c’entra niente.
Secondo me le donne, quando ci scelgono, non amano proprio noi, forse una proiezione un sogno, un’immagine che hanno dentro. Ma quando ci lasciano, siamo proprio noi quelli che non amano più
Secondo me, una donna che si offre a un uomo sessualmente ed è respinta, rimane sconcertata. Non ci può credere. Il suo primo pensiero è che lui sia omosessuale, ma  in genere questa versione non regge. E allora pensa: “Eh già, lui si difende…  ha paura di essere troppo coinvolto emotivamente … oppure si sente bloccato dall’eccessiva eccitazione”.  Il fatto che lei possa non piacere è un’ipotesi che non può assolutamente prendere in considerazione. 
Donna: l’angelo ingannatore. L’ha detto Baudelaire. 
Donna: il più bel fiore del giardino. L’ha detto Goethe. 
Donna: femina maliarda. L’ha detto Shakespeare. 
Donna: sei tutta la mia vita. L’ha detto un mio amico ginecologo. 
Sì, secondo me la donna e l’uomo, sono destinati a rimanere assolutamente differenti. E contrariamente a molti io credo che sia necessario mantenerle se non addirittura esaltarle queste differenze. Perché proprio da questo scontro incontro, tra un uomo e una donna, che si muove l’universo intero. 
All’universo non gliene importa niente dei popoli e delle nazioni, l’universo sa soltanto che senza due corpi differenti, e due pensieri differenti, non c’è futuro.

Testo  di  Giorgio Gaber e Sandro Luporini, dall’album Un’idiozia conquistata a fatica (tratto da www.giorgiogaber.it/discografia-album)

(e ripropongo le poesie dell’8 marzo 2016, qui  http://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/03/07/donne/).