“Un giorno su Venere”

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Su quale pianeta vorresti passare una giornata?

 

Sempre questa sensazione di inquietudine,
di attesa d’altro.

Oggi sono le farfalle e domani sarà la
tristezza inspiegabile,
la noia o l’ansia sfrenata
di rassettare questa o quella stanza,
di cucire, andare qua e là a fare commissioni,

e intanto cerco di tappare l’Universo con un dito,

creare la mia felicità con
ingredienti da ricetta di cucina,
succhiandomi le dita di tanto in tanto,
di tanto in tanto sentendo che mai potrò essere sazia,
che sono un barile senza fondo,

sapendo che “non mi adeguerò mai”,

ma cercando assurdamente di adeguarmi
mentre il mio corpo e la mia mente si aprono,
si dilatano come pori infiniti
in cui si annida una donna che avrebbe
voluto essere
uccello, mare, stella,
ventre profondo che dà alla luce Universi
splendenti stelle nuove…

e continuo a far scoppiare popcorn nel cervello,
bianchi bioccoli di cotone,
raffiche di poesie che mi colpiscono
tutto il giorno e
mi fanno desiderare di gonfiarmi come un
pallone per contenere
il Mondo, la Natura, per assorbire tutto e stare ovunque,
vivendo mille e una vita differente…

Ma devo ricordarmi che sono qui e che
continuerò
ad anelare, ad afferrare frammenti di chiarore,
a cucirmi un vestito di sole,
di luna, il vestito verde color del tempo
con il quale ho sognato di vivere
un giorno su Venere.

Gioconda Belli (Managua, 1948), tratta da Accanto ad un bicchiere di vino da Li Po a Rino GaetanoAntologia della poesia a cura di Piero Buscemi, ZeroBook editore

*ascoltando John Frusciante – Before The Beginning  https://www.youtube.com/watch?v=GRe19mPhZvo