Per gioco (?)

Onomanzìa s. f. [comp. aplologico del gr. ὄνομα «nome» e -manzia; cfr. l’ingl. onomancy], non com. – Pretesa arte di predire l’avvenire delle persone interpretandone opportunamente (secondo il valore etimologico o numerico o simbolico) il nome o le lettere di cui è formato”.
(dal Dizionario Treccani)

Che cosa raccontano il tuo nome e cognome?

***

Onomanzìa

dice il gioco che l’anagramma
di nome più cognome cela in sé
un segreto che ben ci rappresenta.
Il mio dice erri e manchi: “erro”
ovvero sbaglio – o bene che vada
girovago a vuoto – “manco” e qui
s’intende il bersaglio. Concludendo
il mio nomepiùcognome dipinge…
un disastro (che poi segreto non è)!

©IreneMarchi 2022

°ascoltando Amiina – Over and Again https://www.youtube.com/watch?v=92M01MGqADc&t=6s

Domande di riserva

cari saluti

Quali sono le domande che preferiresti non ti venissero più poste?

***

Cari saluti

non chiedermi anche tu e dove vai
in vacanza?, chiedimi le paure mie
più grandi – sarai così gentile
da non darmi della stupida? – chiedi
dove pianto le parole mai dette
o su quale pianeta mi nascondo
talvolta. Puoi chiedere se come te
aspetto qualcosa che non conosco
ma non chiedermi dove vai in vacanza?
o TANTI CARI SALUTI – ti ricordi
quelle vecchie cartoline svogliate? –
mi toccherà inviarti come risposta

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022

°ascoltando  Coldplay – Postcards from Far Away https://www.youtube.com/watch?v=C0BwLO0dlpo

Lista delle cose da fare: 12 – resistere e risalire

(Ancora una volta. E ancora, e ancora, se serve.)

 

Per quando stai toccando il fondo

Sei sopravvissuto a tutto quello che hai dovuto passare e sopravviverai anche a questo. Rimani qui per la persona che diventerai. Tu sei più di una giornata nera, una settimana nera, un mese, un anno, anche dieci anni neri. Sei un futuro di possibilità multiformi. Sei un altro te stesso, di un tempo a venire, che ripensa con gratitudine a questo te stesso che si era perso, ma non ha mollato. Rimani.

Matt Haig, da Parole di conforto, traduzione di Elisa Banfi, Edizioni e/o, 2021

♥ ascoltando Don’t Give Up (cover di Willie Nelson con Sinéad O’Connor) – https://www.youtube.com/watch?v=gO6fAJcN89k

Quello che non facciamo (fuori tema n.19)

000

Ci sono cose  che immaginiamo di fare ma che non facciamo mai, intenti che disattendiamo, progetti che rimarranno tali. Sono come le ombre: assolutamente “visibili” ma impalpabili.
Ma guai se non ci fossero (anche) queste cose che non facciamo.

Le cose che non facciamo

Mi piace che non facciamo le cose che non facciamo. Mi piacciono i nostri progetti al risveglio, quando il giorno sale sul nostro letto come un gatto di luce, e che non realizziamo perché ci alziamo tardi per esserceli immaginati tanto. Mi piace il solletico che trasmettono ai nostri muscoli gli esercizi che enumeriamo senza eseguirli, le palestre dove non andiamo mai, le abitudini sane che invochiamo come se, desiderandole, il loro splendore si riflettesse su di noi. Mi piacciono le guide di viaggio che sfogli con quell’attenzione che tanto ammiro in te, con i loro monumenti, strade e musei dove non mettiamo mai piede, incantati da un caffelatte. Mi piacciono i ristoranti che non frequentiamo, le luci delle loro candele, il sapore fantasticato dei loro piatti (…). Mi piacciono tutti i propositi, dichiarati o segreti, che disattendiamo insieme. È questo che preferisco della vita a due. La meraviglia aperta sull’altrove. Le cose che non facciamo.

Andrés Neuman, da Le cose che non facciamo, Sur, 2016, traduzione di Silvia Sichel

⇒ ascoltando Nick Drake – One Of These Things First https://www.youtube.com/watch?v=TOv5NAhLbms

(altri fuori tema si trovano qui: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/category/fuori-tema/)