Flower Power

flowers

Le fantasie floreali o si amano o si odiano. Tu, da che parte stai?

 

“Strase” a fiori

L’autunno – avvolgente e necessario –
non addormenterà i miei vestiti a fiori

ho l’anima – e i capelli – freak
lo ammetto, ma i fiori addosso
non sono una bandiera,
sono mia nonna che mi tiene per mano
a cinque anni come a venti:
io e i miei fiori sbiaditi, fuori tempo
e lei, autunno dolcissimo,
che sorridendo diceva:
Te si bea anca co’ ‘na strasa.

IreneMarchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022

(P.S. il dialetto è veneto: strasa  vuol dire straccio)

*ascoltando Jeff Buckley & Elizabeth Fraser – All Flowers In Time Bend Towards The Sun https://www.youtube.com/watch?v=JnPvnIKCJYA

Un po’ d’autunno

natureheart

Nel cuore dell’autunno
o con l’autunno nel cuore?

Crudele, amore
percorri l’autunno;
nei cui capelli l’ultimo fiore,
le labbra fredde e canti

per prime appassiranno, passeranno?
un sole a fiordipelle
cade e, crudele,
sull’erba
viene la luna

amore, percorri
l’autunno
amore, perché l’ultimo
fiore tra i capelli sfiorisce;
i capelli freddi a
sogni,
amore tu sei fragile

– percorri l’intero autunno
sorridi cinereo alla gente,
che per l’inverno
sghemba s’affanna.

°°°

Cruelly, love
walk the autumn long;
the last flower in whose hair,
they lips are cold with songs

for which is
first to wither, to pass?
shallowness of sunlight
falls, and cruelly,
across the grass
comes the
moon

love, walk the
autumn
love, for the last
flower in the hair withers;
thy hair is acold with
dreams,
love thou art frail

—walk the longness of autumn
smile dustily to the people,
for winter
who crookedly care.

Edward Estlin Cummings (Cambridge, 1894- 1962), da Tulip & Chimneys, 1923

*ascoltando Michael Nyman  – The Heart Asks Pleasure First / The Promise https://www.youtube.com/watch?v=8Wt8qgUo4kI

Due passi tra le foglie

fogliecadute

Uno dei piaceri della vita: camminare affondando le scarpe tre le foglie cadute,  ammucchiate ai lati di un viale (perché a guardare bene non ci sono solo le auto parcheggiate!), e ascoltare la voce  (sincera) di quel mucchio frusciante sotto i piedi. Il tempo dell’estate è finito, e anche molto altro, ma questi passi sulle foglie sono una vera consolazione (nonostante la loro malinconia). Che dici, andiamo?

Foglie morte

Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno mi sento d’accordo con gli uomini e con me stesso
veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali dei viali d’ippocastani.

Lipsia, settembre 1961

Nazim Hikmet, traduzione di Joyce Lussu

 

Autunno malato

Autunno malato e adorato
Morirai quando l’uragano soffierà sui roseti
Quando avrà nevicato
Sui frutteti

Povero autunno
Muori in biancore e ricchezza
Di neve e di frutti maturi
In fondo al cielo
Planano sparvieri
Sulle nixi graziose dai capelli verdi e nane
Che non hanno mai amato

Sui confini lontani
I cervi hanno bramito

E quanto amo stagione quanto amo i tuoi suoni
I frutti che cadono e che nessuno raccoglie
Il vento e la foresta che piangono
Tutte le loro lacrime d’autunno foglia a foglia
Le foglie
Pestate
Un treno
Che passa
La vita
Che va.

Guillaume Apollinaire, da Alcools, 1913.

* con poca originalità ascolterei Autumn Leaves (ne ho parlato qui http://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/06/23/note-poesia/), ancora e ancora in tutte le sue infinite versioni.