“Che direbbe la gente?”

purple

(La vita è troppo breve per farsi ancora questa domanda)

Che direbbe

Che direbbe la gente, limitata e vacua,
se in un giorno fortuito, per ultrafantasia,
mi tingessi i capelli d’argento e di viola,
indossassi un peplo greco, cambiassi la pettinina,
con un cerchietto di fiori: myosotis o gelsomini,
cantassi per le strade al passo dei violini,
o dicessi i miei versi percorrendo le piazze,
liberato il mio gusto da volgari museruole?
 
Riempiendo i marciapiedi verrebbero a guardarmi?
Mi brucerebbero come hanno bruciato le streghe?
Campane risuonerebbero per chiamare alla messa?
 
In verità, pensandoci, m’è venuto un po’ da ridere.

Alfonsina Storni  (1892, Svizzera – 1938 Argentina), da El dulce daño (Il dolce danno), 1918

***

¿Qué diría?

¿Qué diría la gente, recortada y vacía,
si en un día fortuito, por ultra fantasía,
me tiñera el cabello de plateado y violeta,
usara peplo griego, cambiara la peineta
por cintillo de flores: miosotis o jazmines,
cantara por las calles al compás de violines,
o dijera mis versos recorriendo las plazas,
libertado mi gusto de vulgares mordazas?

¿Irían a mirarme cubriendo las aceras?
¿Me quemarían corno quemaron hechiceras?
¿Campanas tocarían para llamar a misa?

En verdad que pensarlo me da un poco de risa.

ascoltando Manu Chao – Bongo Bong https://www.youtube.com/watch?v=BCoP7G2K7Hc