Qualcosa di magico?

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Quali sono le piccole magie a cui credi con ostinazione
(e per cui magari fai anche sorridere gli altri, che ti definiscono pazzerell*?); hai uno o più oggetti che consideri “magici”?

Queste domande sono  molto meno profonde della poesia che segue: Antonia Pozzi e la sua immensa sensibilità:

Cose

Questo pugno di terra
che raccolse
per me – sul Palatino
la tua mano pura

io verserò nell’urna
di smorta argilla
che sul rosso lido di Selinunte
un pescatore mi donò, sporgendo
il braccio fra i cespugli di lentischio.

E tu non dire
ch’io perdo il senso e il tempo
della mia vita
se cerco nella sabbia
il sole e il pianto
dei mondi –
se getto nelle cose la mia anima
più grande – e credo
ad immense magie

10 dicembre 1933

Antonia Pozzi, da Parole – Tutte le poesie, Edizioni Ancora, a cura di Graziella Bernabò e Onorina Dino

*ascoltando Vangelis – Le Singe Bleu https://www.youtube.com/watch?v=f2Bp-xkMc20