Il tempo del prima

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La prima fetta d’anguria della stagione ce la immaginiamo sempre dolcissima.
E tante volte lo è.

Amo
il tempo del quasi del forse
e non ancora
delle corse i magari
preparare le borse
il tempo dell’attesa pazienza
l’essere senza qualcosa
il margine molo confine
soglia argine prova di volo
l’interrotto incompleto
il tempo dell’alfabeto
da imparare del
mancare il tempo
della domanda l’esitazione
il dubbio l’intenzione
la timidezza che trattiene
il tempo prima del conviene
prima del viaggio
dell’esame del miraggio
il tempo che precede
il debutto la dichiarazione
la pubblicazione dei risultati
il perdono il concerto
il suono della campanella
il trasloco il taglio dei capelli
l’accendersi del fuoco la fatica
prima del riposo della vacanza
della festa dell’abboccare alla lenza
il qui prima dell’altrove
il tempo dove sta
l’eterno nostro nascere
crescere continuare a non capire
il prima del morire
l’avvenire il futuro sempre
presente questa stagione
il mistero l’infinito dell’imperfezione

Cristina Bellemo, da Casa Toracica, AnimaMundi Edizioni, 2020

♣ ascoltando Stereophonics – Maybe Tomorrow https://www.youtube.com/watch?v=2q9_ZEtuTR8

Le cose piccolissime (?)

ntsdm

La memoria ha un metro tutto suo. E fa quello che le pare.

Cari  non ti scordar
di me
io mi ricordo infatti
d’essere stata una volta
in grande confidenza
con voi – un’amicizia repentina –
nell’età piccina
io mi ricordo
i giorni dei prati
quando la mamma
a borsate raccoglieva il tarassaco
e io
per gioco
provavo e riprovavo
la verticale
di colpo
mi cedettero le braccia
e la faccia si piantò
al suolo
in mezzo a voi
io mi ricordo solo
tutto
che girava
forse
l’azzurrità
vostra nell’impatto chissà
aveva passato il confine
della gabbia cranica
ed era entrata nelle cavità
dei pensieri
e mentre tutti
si stavano a preoccupare
della botta di mettere
il ghiaccio
sul bernoccolo disinfettare
lo sbuccio
voi aveste libera
circolazione nella testa
nelle zone
periferiche delle mani
delle dita
perfino del cuore
bambino
e nessuno
si accorse delle conseguenze
irreversibili
il cocciuto non scordare
le cose piccolissime
soprattutto
se azzurre

Cristina Bellemo, da Casa toracica, AnimaMundi Editore, 2020

 
ascoltando Sidney Bechet – Petite fleur

Trova le somiglianze

simili

Sai riconoscere subito chi ha molte somiglianze (interiori) con te?

Come si somigliano
i fragili
è di primo grado
la parentela
del dolore
legame
di sangue
lacrime sudore
che tiene insieme
gli spezzati
uguali
i capelli
scarmigliati
fratelli i silenzi
le parole
e le mani
che gli tremano piano

Cristina Bellemo, da Casa toracica, Anima Mundi Editore, 2020

⇔ ascoltando Daniele Silvestri  – Le cose in comune