Cantano…

senzaparole2

C’è qualcosa di magico in questa poesia che descrive… qualcosa di magico! Qualcosa di inspiegabile, che va oltre la ragione e la logica. Qualcosa che illumina e inquieta allo stesso tempo.
Hai mai avvertito qualcosa di simile?

 

Nessuno sa cosa siano
 

Scendono, attraversando il firmamento,
vengono senza essere chiamati.
Nessuno sa cosa siano né a che luogo appartengano.
Discendono, magici e stranieri,
illuminano senza luce, cantano senza musica.

Giungono, definitivamente giungono;
ci invadono
e accade qualcosa che non comprendiamo
che ci brucia senza fuoco.
Da dove non sappiamo, ritornano.
Portano al loro apparire, nel loro tempo inopportuno,
l’inquietudine profonda dell’incerto.
Non riscaldano né gelano,
solo inquietano. E profumano
come la luna sul mare. Cantano
come il colore vibrante dei fiori.
Nessuno sa cosa siano, né a che luogo appartengano,
però il sangue accelera,
la memoria rabbrividisce come un naufrago.

Scendono, attraversando il firmamento,
vengono fuori dall’abisso e dalla nostalgia,
illuminano senza luce, cantano senza musica.
Dio mio, cantano, come cantano.

°°°

Nadie sabe qué son
 

Bajan, atravesando el firmamento,
vienen sin ser llamados.
Nadie sabe qué son ni a dónde pertenecen.
Descienden, mágicos y ajenos,

iluminan sin luz, cantan sin música.

Llegan, definitivamente llegan;
nos invaden
y algo que no entendemos sobreviene
quemándonos sin fuego.
De donde no sabemos, vuelven.
Traen en su aparecer, en su deshora,
la desazón profunda de lo incierto.
No calientan ni hielan,
sólo inquietan. Y huelen
como la luna sobre el mar. Cantan
como el color vibrante de las flores.

Nadie sabe qué son ni a dónde pertenecen,
pero la sangre se acelera,
la memoria tirita como un náufrago.

Bajan, atravesando el firmamento,
suben desde el abismo y la nostalgia,
iluminan sin luz, cantan sin música.
Dios mío, cantan, cómo cantan.

Francisca Aguirre (Alicante 1930-2019), in
Paesaggi di carta, Multimedia Edizioni, traduzione di Raffaella Marzano, (fonte https://www.potlatch.it/)

*ascoltando una canzone che ho già citato qui sul blog un’infinità di volte, ma che in questo caso  mi sembra davvero in tema: Little Wing  di Jimi Hendrix non è forse, per parole e musica, un po’ magica? (https://vimeo.com/422397771 – finché il video sarà visibile).

Che confusione!

numbers

I numeri mi mandano sempre in confusione (non solo i numeri, comunque).
Mi consolo (ma soltanto un po’) pensando che sicuramente non sono l’unica a cui capita.

Operazione

Dove saranno le cose che mi mancano?
Dov’è caduto il due dell’allegria?
Dove si sono smarriti i dettagli?
E mi metto a cercare i decimali
ricordando i miei tempi infantili
e faccio la radice quadrata di un ricordo
e non ci azzecco e non so cosa mi succeda
e penso che sia meglio tracciare la riga
e mi metto a sommare – non so come –
pene con abbandoni ed allegrie
e mi metto a sommare le une con le altre
solo per vedere che la colonna cresce
e percependo che giunti a un punto
dovremo collocare il vecchio zero
quello che ci avanzò quando moltiplicavamo.

°°°

Operación

¿Dónde estarán las cosas que me faltan?
¿Dónde se cayó el dos de la alegría?
¿Dónde se extraviaron los detalles?
Y me pongo a buscar los decimales
recordando mis tiempos infantiles
y hago raíz cuadrada de un recuerdo
y no acierto y no sé qué me pasa
y pienso que es mejor trazar la raya
y voy sumando -no sé cómo-
penas con abandonos y alegrías
y voy sumando unas con otros
sólo por ver que crece la columna
y presintiendo que al llegar a un punto
habrá que colocar el viejo cero
aquel que nos sobró cuando multiplicábamos.

Francisca Aguirre (Alicante, 1930 – Madrid, 2019),da  Ítaca, traduzione di Roberta Truscia

*ascoltando Chicago – 25 or 6 to 4 https://www.youtube.com/watch?v=7uAUoz7jimg