Ti piace o no?

 

La poesia:

ti piace o no?

Poesia

Non piace neanche a me: ci sono cose
assai più importanti di simili inezie.
Comunque, leggendola con tranquillo disprezzo,
uno scopre che in fin dei conti può esserci del genuino.
Mani capaci di afferrare, occhi capaci di dilatarsi,
capelli all’occorrenza capaci di rizzarsi,
sono cose importanti non in virtù delle interpretazioni pompose
che possono suggerirvi, ma perché sono utili.
Quando diventano derivate a tal punto da non essere più
intellegibili siamo tutti d’accordo: non possiamo ammirare
ciò che non riusciamo a capire: il pipistrello
appeso a testa in giù o in cerca di qualcosa
da mangiare, elefanti che cozzano, un cavallo selvaggio
che si rotola, un lupo
sotto un albero, instancabile, il critico ottuso
che si contrae di scatto la pelle
come a un cavallo infastidito da un tafano,
il tifoso di baseball, l’esperto di statistica–
e non ha senso neppure
svalutare “documenti commerciali e libri scolastici”.
Sono importanti anche questi. Però occorre distinguere:
se vengono utilizzati a sproposito
da poeti di secondo ordine, il risultato
non sarà mai poesia. Né vi sarà poesia
finché i poeti non sapranno essere
i “veristi dell’immaginazione”
sdegnando banalità e insolenza,
e non sottoporranno al vostro esame “giardini immaginari
con dentro rospi veri”.
Se, comunque, pretendete da un lato
il materiale della poesia allo stato grezzo
e dall’altro richiedete ciò che è genuino,
allora vuol dire che la poesia vi interessa.

Marianne Moore (Missouri, 1887-1972), Unicorni di mare e di terra. Poesie 1935-1951, traduzione di Giovanni Galteri.

 

(sullo stesso argomento: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2015/12/18/343/)

°ascoltando  Manu Chao – Me Gustas Tu – https://www.youtube.com/watch?v=rs6Y4kZ8qtw