L’annaffiatoio e l’amore (fuori tema n. 24)

Sono molto d’accordo con le parole della mosca, alla fine di questa breve storia.

L’amore è quando… (se vuoi, continua tu la frase).

Un innaffiatoio non sapeva cos’è l’amore.
Era un bravo innaffiatoio rispettato da tutti,
con un bel becco lungo. Non voleva scontentare
nessuno. A tutte le piante dei vasi dava la stessa
quantità d’acqua. Nessuno poteva rimproverargli
niente, perché faceva il suo lavoro con cura.
Un giorno, vide un’erbetta che cresceva
tra le pietre. Era tanto delicata che si piegava
solo a guardarla. I fiori erano piccoli, che se non
ci si faceva attenzione sarebbero sembrati proprio
niente. Ma da vicino erano come un tappeto
brillante di stelle. L’innaffiatoio si sentì strano.
Gli venne in mente la notte, e sospirò.
Gli venne in mente il giorno, ed ebbe paura.
Voleva dar da bere alla piantina, ma temeva
che l’acqua fosse troppa o troppo poca.
Passò di lì una mosca esperta di sentimenti,
si posò sul muro e disse: “Ecco, l’amore
è quando non pensiamo di sapere già quello
di cui un altro ha bisogno.”

Giovanna Zoboli e Ana Ventura, in Nove storie d’amore più una sulla felicità e un saluto, Edizioni Topipittori, 2011

°ascoltando Bill Fay – Love Will Remain https://www.youtube.com/watch?v=wFvKnwrVSQE

Giuste o sbagliate?

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Ti fidi delle tue percezioni?

Il giardino

Noi andavamo leggeri
in una notte d’estate
per un fresco giardino?
La tua mano
ho sfiorato o una foglia?
La tua bocca ho baciato
o un frutto umido e dolce?
La tua mano mi salutò tra le piante
o era falce di luna
che tramontava lontano?

Lalla Romano (Demonte [Cuneo], 1906-2001), da Fiore, in Lalla Romano – Opere, vol. 1 (I Meridiani, Mondadori)

♥ ascoltando Kaki King – Doing the Wrong Thing https://www.youtube.com/watch?v=4PaWKB1ubqc

Il giardino

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Ognuno di noi ha un “giardino interiore” che è stato trascurato, dimenticato o volutamente abbandonato.
E tu, quale tuo giardino vorresti far rinascere?

Rinascita

Da anni più nessuno si è occupato del giardino. Eppure
quest’anno – maggio, giugno – è rifiorito da solo,
è divampato tutto fino all’inferriata, – mille rose,
mille garofani, mille gerani, mille piselli odorosi –
viola, arancione, verde, rosso e giallo,
colori – colori-ali – tanto che la donna uscì di nuovo
a dare l’acqua col suo vecchio annaffiatoio – di nuovo bella,
serena, con una convinzione indefinibile. E il giardino
la nascose fino alle spalle, l’abbracciò, la conquistò tutta;
la sollevò tra le sue braccia. E allora, a mezzogiorno in punto, vedemmo
il giardino e la donna con l’annaffiatoio ascendere al cielo –
e mentre guardavamo in alto, alcune gocce dell’annaffiatoio
ci caddero dolcemente sulle guance, sul mento, sulle labbra.

3 giugno 1969 Karlòvasi – Samo

Ghiannis Ritsos, da Pietre Ripetizioni Sbarre, traduzione di Nicola Crocetti, Crocetti Editore, 2004

*ascoltando The Beatles – Strawberry Fields Forever https://www.google.com/search?client=firefox-b-d&q=strwbrry+fields+toutube

Prove di magia

menta

Incantesimo

Voglio regalarti
il profumo della menta:
chiudi gli occhi
e strofina queste parole
sulle tue mani
– le n  t   a     m       e       n        t        e
con pazienza.
Sentirai l’aroma fresco  
e forte della sera
nascosta giù in giardino.

(Profumerà il tè
la foglia, vera,
che troverai riaprendo gli occhi).

Irene Marchi, in Poetare – Agenda 2022, a cura di La scuola di Editoria, Samuele Edizioni, 2021

*ascoltando Pëtr Il’ičTchaikovsky, Suite da “Lo Schiaccianoci” – Danza della fata confetto https://www.youtube.com/watch?v=w_J4CJ504LQ