Incantarsi

che cosa guardi

Che cosa starà guardando (quale incanto starà vivendo)?

 

Un giorno o l’altro ti lascio, un giorno
dopo l’altro ti lascio, anima mia.
Per gelosia di vecchio, per paura
di perderti – o perché
avrò smesso di vivere, soltanto.
Però sto fermo, intanto,
come sta fermo un ramo
su cui sta fermo un passero, m’incanto…

Giovanni Raboni (Milano, 1932-2004), da Canzonette mortali, (1981-1983), in Tutte le poesie, 1949-2004, Einaudi, Torino, 2014

♥ ascoltando Bert Jansch con John Renbourn – Untitled Instrumental II
https://www.youtube.com/watch?v=3srnAJsBCzI

 

Almeno il pensiero

take careMagari anche con la gioia funziona come con i regali: è il pensiero che conta!?

Mai davvero felice e mai del tutto
infelice – oh, l’ho capito; e mi regolo.
Ma pensare la gioia, almeno quello:
pensarla! e qualche volta, senza farsi
troppe idee, senza montarsi la testa,
annusarla, sfiorarla con le dita
come se fosse (non lo è?) l’avanzo
della vita d’un santo, una reliquia…

Giovanni Raboni (Milano, 1932-2004), da Barlumi di storia, Mondadori, 2003

♥ Ascoltando Jethro Tull – Elegy https://www.youtube.com/watch?v=-mH-ty_fQxk