Istinti di sopravvivenza

Speriamo non vengano mai a mancare questi “tremendi slanci verso il sole“!

***

 

Camminando nel bosco

È stato allora che ho visto un vecchio acero
un paio delle sue spesse braccia spezzate
un braccio reclinato mezzo marcio
nel terreno     nero della deliziosa
ospitalità del marciume verso
le più piccole creature

l’albero non stava davvero morendo     viveva
meno ampiamente     a testa alta e verde
sopra il folto fogliame degli altri
alberi     un tremendo slancio verso il sole
solo per sopravvivere     ma se ti è
piaciuta la vita     lo fai

Grace Paley, da Volevo scrivere una poesia, invece ho fatto una torta, Edizioni SUR, 2022, traduzione di Paolo Cognetti e Isabella Zani

 

°ascoltando  Sparklehorse – Sad & Beautiful Worldhttps://www.youtube.com/watch?v=C7rOKhmnw44

Rabbia, gioia, amore

Ruth Orkin (1921-1985) - Museo, ragazzo che guarda una statua [s.d.], stampa moderna presente in Ruth Orkin. Leggenda della fotografia, Musei Civici di Bassano del Grappa (2021-2022)

Ruth Orkin (1921-1985) – Museo, ragazzo che guarda una statua [s.d.], stampa moderna presente in Ruth Orkin. Leggenda della fotografia, Mostra fotografica, Musei Civici di Bassano del Grappa

Adesso, in questo preciso momento,
ti senti innamorat* di qualcun* o di qualcosa (un progetto, un’idea, un sogno)?

 

 

Proverbi

La rabbia di una persona andrebbe rispettata
anche quando non è condivisa

la gioia di una persona andrebbe condivisa
anche se non è compresa

una persona dovrebbe essere compresa
anche se ha aggrottato le sopracciglia
per la rabbia e poi di colpo è scoppiata a ridere

una persona dovrebbe essere innamorata
quasi sempre
questo è l’ultimo proverbio
e può essere imparato da ogni organo
capace di reazione corporea.

Grace Paley (New York, 1922-2007), da Fedeltà, Minimum Fax editore, traduzione di Livia Brambilla e Paolo Cognetti

♥ ascoltando Natalie Imbruglia – Do you love https://www.youtube.com/watch?v=EWeCqSrwF9w

Oggi c’è il dolce

Sei a corto di parole?
Accendi la musica e prepara una torta.

 

Alternativa episodica del poeta

Stavo per scrivere una poesia
invece ho fatto una torta ci è voluto
più o meno lo stesso tempo
chiaro la torta era una stesura
definitiva una poesia avrebbe avuto
un po’ di strada da fare giorni e settimane e
parecchi fogli stropicciati

la torta aveva già una sua piccola
platea ciarlante che ruzzolava tra
camioncini e un’autopompa sul
pavimento della cucina

questa torta piacerà a tutti
avrà dentro mele e mirtilli rossi
albicocche secche tanti amici
diranno ma perché diavolo
ne hai fatta una sola

questo non succede con le poesie

a causa di una inesprimibile
tristezza ho deciso di
dedicare la mattinata a un pubblico
ricettivo non voglio
aspettare una settimana un anno una
generazione che si presenti il
consumatore giusto

Grace Paley (New York, 1922 – 2007), da Begin Again: Collected Poems

♣ ascoltando Pëtr Il’ic Tchaikovsky, Suite da “Lo Schiaccianoci” – Danza della fata confetto https://www.youtube.com/watch?v=w_J4CJ504LQ

Sulla strada del giorno

buon viaggio i

Dove ti sta portando la strada? Quanto vento c’è lì? Qui c’è un po’ di nebbia (io poi non sono mai stata brava a leggere le indicazioni: le vedo sempre troppo tardi – anche se non corro mai veloce). Fai buon viaggio “sulla strada del giorno“.

La vita è tanto rischiosa
quanto ramificata

cima d’albero e punta di fronda
sono solo l’inizio

poi viene il vento dell’ovest a flettere
e il vento del nord a torcere

poi la luce del sole ci esorta
e allora tutti su

noi siamo come ogni verde
macchina rigogliosa

in viaggio sulla strada del giorno
verso la notte

Grace Paley, da Fedeltà, traduzione di Livia Brambilla e Paolo Cognetti, Minimum Fax, 2011

* ascoltando  Piero Pelù – Viaggio https://www.youtube.com/watch?time_continue=127&v=0wlFi_Q5E3o

strada, buon viaggio

Decluttering mentale

scrivereliberare

Se scrivi su un foglio bianco quello che ti rimbalza nella mente (e  in certi momenti produce un rumore talmente forte che lo riescono a sentire anche quelli che ti stanno vicino – “Ma che faccia  strana hai?!”), poi ti sentirai un po’ meglio. Non  benebene, ma meglio. Poi butta via quel foglio. O anche no.

non puoi pensare senza pensare a qualcosa
i miei amici buddhisti ogni tanto pensano
per settimane a come non pensare a niente
spesso ci riescono
                             certe volte osservando
quella scultura famosa (o una sua fotografia)
io penso    oh quello non starà davvero pensando
a niente     vuole solo farlo credere ai
passanti per qualche motivo      o ha bisogno di tenersi
la testa pesante tra le mani per incastonare
i pensieri o le idee nella sua pietrosità
                                               così come io     accostando
la penna al foglio sono certa che la cosa
che mi opprimeva insopportabile sul petto
apparirà in parole      prenderà forma e canto
mi lascerà continuare a vivere

Grace Paley, da Fedeltà, traduzione di Livia Brambilla e Paolo Cognetti, Minimum Fax, 2011
* ascoltando Elisa – Pagina bianca https://www.youtube.com/watch?v=17_-cwStntE
Willie Nelson –Write Your Own Songs
https://www.youtube.com/watch?time_continue=48&v=KcV9zyx-HHE

Male che vada, la carta può essere riciclata

carta da riciclare

Perché scrivere o leggere poesie? A che serve una poesia? … ? e altre domande che rincorrono l’utilità o l’inutilità della poesia (alcuni pensieri su questo “dilemma” qui http://lapoesianonsimangia.myblog.it/2015/11/25/la-poesia-si-mangia-cosa-serve-la-poesia/e qui http://lapoesianonsimangia.myblog.it/2015/12/18/343/). Una poesia serve parecchio a chi la scrive, per esempio. Agli altri forse un po’ meno… ma a volte basta solo un verso per accendere una luce nel ricordo o nella speranza o nella curiosità o, perché no, per suscitare una gustosa risata (ridere fa bene!). In questo caso (se ti si accende una luce, se ridi, se piangi, se ti arrabbi, se ti indigni, se chiedi scusa, se cambi strada, musica, pensiero, …) non sarai stato solo tu ad aver letto quella poesia, ma sarà stata anche la poesia che ha letto le tue emozioni.

Lavorare con la carta

Di ogni poesia
puoi farti una rondine.

L’importante è che sia piegata ad arte.

Proprio di ogni poesia, sai,
anche se non riuscita.

Poi col pensiero vai e mettici il cielo.

Jürgen Theobaldy, da Tutto sempre di nuovo, 2000, Traduzione di Gio Batta Bucciol
 

Alternativa episodica del poeta

Stavo per scrivere una poesia
invece ho fatto una torta ci è voluto
più o meno lo stesso tempo
chiaro la torta era una stesura
definitiva una poesia avrebbe avuto
un po’ di strada da fare giorni e settimane e
parecchi fogli stropicciati

la torta aveva già una sua piccola
platea ciarlante che ruzzolava tra
camioncini e un’autopompa sul
pavimento della cucina

questa torta piacerà a tutti
avrà dentro mele e mirtilli rossi
albicocche secche tanti amici
diranno ma perché diavolo
ne hai fatta una sola

questo non succede con le poesie

a causa di una inesprimibile
tristezza ho deciso di
dedicare la mattinata a un pubblico
ricettivo non voglio
aspettare una settimana un anno una
generazione che si presenti il
consumatore giusto

Grace Paley (1922 – 2007), da Begin Again: Collected Poems
 

Ad alcuni piace la poesia

Ad alcuni piace la poesia
ad alcuni cioè non a tutti.
E neppure alla maggioranza ma alla minoranza.
Senza contare le scuole dove è un obbligo
e i poeti stessi
ce ne saranno forse due su mille.
Piace
mi piace anche la pasta in brodo,
piacciono i complimenti e il colore azzurro
piace una vecchia sciarpa
piace averla vinta
piace accarezzare un cane.
La poesia
ma cos’è mai la poesia?
Più d’una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so,
non lo so e mi aggrappo a questo
come alla salvezza di un corrimano.

Wislawa Szymborska, in Wislawa Szymborska – Opere, Adelphi, 2008, a cura di Pietro Marchesani

*ascoltando  Max Gazzè – Poeta minore