Sempre (molta) imperfezione

Ripropongo una poesia tratta da Fiori, mine e alcune domande (pubblicato nel 2015 da Sillabe di Sale Editore) che ho deciso di lasciare  qui (pdf nuova versione 2023), liberamente scaricabile (con pochi e lievissimi cambiamenti rispetto alla versione del 2015).

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Chi sei?

Mi chiedi chi sono,
qual è la mia posizione:
io sono la crepa sul muro
il cuscino macchiato
la tazza bella, scheggiata.
Come te
sono solo imperfezione.

Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di sale Editore, 2015

°ascoltando Bert Jansch – The Gardener – https://www.youtube.com/watch?v=8W3Tdgxxp5g

Così

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E tu, dove stai?

A metà tra buio
e luce
            tra sogni
e pietre
a metà tra ieri e domani
tra un sì
e il suo contrario
a metà tra qui
           e sulla luna.
Sto  nello  spazio
che non è il tutto
e neppure il nulla.
Solo l’aggettivo
imperfetta
mi contiene interamente.

Irene Marchi, in Poetare – Quaderno 2021, a cura di La scuola di Editoria, Samuele Edizioni, 2021

*ascoltando Van der Graaf Generator – Darkness https://www.youtube.com/watch?v=WDmhP6YiN6s

Imperfezione

rudereÈ “bello” solo ciò che è perfetto?

 

M’hanno sempre attratto le suburre
e le discariche dimenticate da Dio…
Non la pagnotta, ma le croste del pane.
Non le gru, ma le brutte cornacchie.
Le vie
se tortuose.
I boschetti
se radi.
I visi
non belli.
Gli sgabelli
zoppi.
A tutto ciò che è così imperfetto
donerò, da faziosa come sono, la bellezza…
Quello che davvero è bello, certo
non ha bisogno di me per sopravvivere.

Tat’jana Bek (poetessa russa, 1949), da Arca 10, traduzione di Gario Zappi, Edizioni Joker, settembre 2004

*ascoltando Naval – Yann Tiersen https://www.youtube.com/watch?v=m4kRciR7Eo4

(ancora sull’imperfezione: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/06/04/imperfezioni-se-smettessimo-nasconderle/)