Le ferite le riconosci

poesia

Nello spazio di una poesia si incontrano almeno due persone:
chi ha scritto e chi si riconosce in quelle parole

Meglio non dire nulla

Meglio non dire nulla.
Sarebbe inutile. È già passato.
Fu una scintilla, un istante. Accadde.
Io accaddi in quell’istante.
Forse anche Lei lo fece.
Succede con le poesie:
finiscon per condensarsi le forme
nei nostri occhi come il vapore
su di un vetro gelato;
le forme, e le ferite.
Chi costruisce il testo
ne sceglie il tono, lo scenario,
dispone prospettive, inventa personaggi,
propone i loro incontri, e gli detta gli impulsi,
ma la ferita no, la ferita va innanzi,
non inventiamo la ferita, andiamo
da lei e la riconosciamo.

Hantal Maillard (1951, Bruxelles), da Matar a Platón, 2004, traduzione di Gloria Bazzocchi

*ascoltando Neil Young – Words (Between the Lines of Age) https://www.youtube.com/watch?v=Ud9tWLvR6xg