Se tu fossi un libro

Illustrazione tratta da Se io fossi un libro, di José Jeoge Leteria e André Leteria, Salani Editore, 2023

Illustrazione tratta da Se io fossi un librodi José Jeoge Leteria (testo) e André Leteria (illustrazioni), Salani Editore, 2023.

Se tu fossi un libro
che tipo di libro saresti?

***

 

se io fossi un libro
silenziosa tra le pagine vorrei una rosa
e ci faremmo compagnia
contenti di avere un senso:
il senso di qualcosa da non perdere
il senso di un ricordo da non far morire

©irene.marchi.2024

 

°ascoltando Saint Etienne – Lost In The Library  https://www.youtube.com/watch?v=1FgSXsrb0io&t=14s

Escape Room

uscita di emergenza blog di poesia

Tu da che cosa fuggi (se fuggi)?

 

non lo so dove

fuggo
dalle telefonate – ormai sono abile –
che promettono risparmi in bolletta
dai dispensatori di ogni occasione
dai saldi senza stagione
e da chi si risparmia fuggo
dagli ospedali che mi riportano
i giorni contati di mio padre
dal salone di una casa di riposo
 – continuo a fuggire –
dalla realtà smagliata e senza grazia
dalla paura e dalla voglia
di non esserci domani
 
io fuggo, sì, ma non lo so,
non lo so. Non lo so dove andare

Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

°ascoltando Dream Theater – Stream of Consciousness – https://www.youtube.com/watch?v=nJE9-TjYArs

Infinite sfumature di buio

oscurità blog di poesia

Leggere i quotidiani ormai è diventato un incubo: la realtà è terrificante.

Buio pesto.

***

In questa oscurità

 

Nessun dolore si arresta ascoltando
nessuna ferita guardando
nessun incidente leggendo
c’è chi si rallegra del dolore altrui
chi si rattrista della felicità altrui
e alcuni dormono anche da svegli
nel tumulto del proprio animo.

Il cielo guarda
la terra ascolta tutto
il tempo scrive la storia.

Perché siamo diventati impassibili cantando un canto di pietà?
Perché accettiamo che si faccia la guerra sventolando bandiere di pace?
Perché facciamo distruggere le foreste decantando gli spazi verdi?
Perché ci siamo messi a uccidere baciando l’amore?
Perché abbiamo indossato maschere?
Accampiamo scuse alla vita
la avveleniamo,
pur sapendolo, possiamo salvarci
in questa oscurità da una fine certa?

Mohan Rana (Delhi, 1964), traduzione di André Naffs- Sahely, in  Dimmi un verso anima mia – Antologia della poesia universale, Crocetti Editore, 2023

 

°ascoltando System of a Down – Protect the Land – https://www.youtube.com/watch?v=f_7V4SQzY4g

Ma infatti…

1cent blog di poesia

“Sì, l’avevo intuito”,

risponderei qualora mi trovassi in una situazione simile
(già piuttosto familiare, comunque).

***

La visita

Quando levai gli occhi dal foglio bianco
l’angelo si trovava nella stanza.

Era un angelo comunissimo,
probabilmente del più basso rango.

Non può neanche immaginare, disse,
quanto poco indispensabile sia Lei.
Una sola delle quindicimila sfumature
dell’azzurro, continuò,

importa al mondo più di tutto
quel che Lei faccia o non faccia,

per non parlare del feldspato e
della grande nube di Magellano.

Perfino la semplice e modesta piantaggine
d’acqua produrrebbe una lacuna, non Lei.

Lessi negli occhi chiari la speranza
di un’obiezione, di una lunga lotta.

Rimasi impassibile. Attesi
che se ne andasse, senza dir parola.

Hans Magnus Enzensberger (Kaufbeuren, Germania, 1929-2022), traduzione di Gio Batta Bucciol, in Dimmi un verso anima mia – Antologia della poesia universale, Crocetti Editore, 2023, p. 1017

°ascoltando Richard Dawson – Nothing Important https://www.youtube.com/watch?v=xSgFCUVocHo&list=PLEoqDTd25_P3gJDtmvjcuoM9SuKJu813u&index=2

 

Meglio rallentare

A che velocità stai viaggiando?

***

 

Non ho avuto il tempo

non ho neppure avuto il tempo
di salutare le mie vecchie paure
che già le nuove fanno e disfano,
giostra feroce tutto gira e gira
il mondo non smette d’impazzire
non smette il mondo di scherzare
col fuoco del male. Non ho avuto
il tempo di salutare – feroce   
giostra – una persona sulla strada:
mi salutava con la mano. Chi era?

Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

°ascoltando Crosby Stills & Nash – Wasted On The Way – https://www.youtube.com/watch?v=nWlEsta4xS8

Crederci o no?

 

(Passerò ai fondi di caffè)

 

la sfera di cristallo
 

la sfera di cristallo – ebbene sì –
mi sta prendendo in giro predice
eventi senza logici agganci
alla realtà confonde numeri
e colori, con forza la getterei
a terra – in mille pezzi taglienti –
ma poi no, mi trattengo, non vorrei
che si avverasse soltanto questo:
un chiaro improvviso frantumarsi
 
Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

°ascoltando Pearl Jam – Retrograde https://www.youtube.com/watch?v=n9xaDlY2hPE&t=50s

“… mezzo gaudio”?

Non è così un po’ per tutti, la vita?

***

Da ieri da sempre
 
Da ieri da sempre da quando
rappresento una parte nella vita
(vaga incomprensibile parte
come quei personaggi minori
che nei lunghi romanzi non si sa
mai bene come vadano a finire)
da sempre da allora
io vo inseguendo qualcuno o qualcosa
che non vuole saperne di me

Daria Menicanti, da Il concerto del grillo, Mimesis, 2013

°ascoltando God Is An Astronaut – Forever Losthttps://www.youtube.com/watch?v=27NKNgV9_k8&t=7s

Il sistema “(dis)fessscion”

 

La nausea

So di fabbriche
che sputano borse con il certificato
so di fabbriche di schiavi:
valgono meno di poche lettere
incise sopra a un bottone.
So che si indaga la contraffazione
ma so che nulla ci importa
di prigionieri dentro a un capannone
«Capirai, una borsa val bene una vita!».

Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di Sale editore, 2015

°ascoltando Tangerine Dreams – No Happy Endings – https://www.youtube.com/watch?v=EcfPedfJNDQ

Non fa una piega

(Davvero non fa una piega il pensiero espresso in questa poesia)

Oh meteorologia!

Il fascino discreto degli amori non corrisposti
come un colpo di fulmine in assenza di metà fulmine
non potrà mai smettere d’amare chi non ama.
Oh meteorologia! Cielo sempre uguale
mai a confronto il prima e il dopo
sull’unilaterale amore splende sempre uguale
al neon il sole, non accadrà tramonto di un astro
mai sorto, mai lasciata mai essendo stata
avvistata.

Vivian Lamarque, da Il nome degli amanti, in L’amore da vecchia, Mondadori, 2022

°ascoltando René Aubry– Soleilshttps://www.youtube.com/watch?v=0Fs8U9FLzeU

Il nostro unico mondo

 

il pesce al vecchio liceo sc

Questo è il primo anno  che mi succede: a metà febbraio,  mi ritrovo a raccogliere le ultime foglie che hanno tardato a cadere dagli aceri, mentre tra l’erba già sono fiorite numerose le primule e le pratoline. È una cosa normale? Non credo sia normale, purtroppo (e neppure primule e pratoline lo credono: gliel’ho chiesto e hanno risposto che no, è tutto fuorché normale).

***

 

Io sono dei vostri, alberi, sono dei vostri
animali eleganti, io sono dei vostri. Credetelo.
Sono dei vostri. Ci separa soltanto un fiato infantile,
ma lo so, lo so, sono io tutto quel
manto, sono io il tronco e lo storno e il
falco. Ci separa un niente, colore, capello,
piccolo piccolo nome: l’impianto del
respiro è solo apparente diverso.
Ci guarderemo fraternamente.
Io sarò migliore.
Larga come l’andare d’un fiume
grande, ci capiremo con l’albero e col seme,
capiremo l’insetto e la grandine.
Risplendiamo. Adesso.
Essere il mondo, voglio. Sentirmi
a casa nel cosmo. E le maree saranno
la strada del gonfio cuore. Sarà d’amore
se cresco. Se avanzo o calo. Sarà d’amore.
E luce voglio. Cosi m’impétalo, che mi spensiero,
che rido mentre corro, come la rondine,
mi moltiplico a stelo, gocciolo, mi biforco,
mi alzo e tramonto, mi slargo, mi infaldo,
divento cima e svetto, mi innevo e frano.
Tutto questo io voglio, dolcemente, perché
fuori dell’umano il dolore è uno sparo
minimo e la più gran parte è ridere,
mi pare, il grande canto.
Lo senti il firmamento? Com’è sereno!
Anche noi siamo dentro.
Abbiamo polverine nelle vene, antiche come il cielo,
sono disciolte nel sangue, hanno dentro
l’impronta d’un andare semplice e grande,
come le grandi sfere. Abbiamo sfere nel sangue,
cartine geografiche con strade d’argento
e vedute telescopiche fino ad
Aldebaran. Abbiamo Vega nel sangue
la stella prodigiosa, e istruzioni precise
per il viaggio per l’appontaggio
e coraggio abbastanza per ogni volo.

Mariangela Gualtieri, da Predica ai pesci, in Fuoco centrale e altre poesie per il teatro, Einaudi, 2003

°ascoltando God Is an Astronaut – Fall from the Stars
https://www.youtube.com/watch?v=PUYzG3nEljE