Poesia per un padre

per babbopsdNo, non te ne sei andato: eccoti qui

che mi spingi a non smettere di scrivere…

 

 

A mio padre   (poesia di Alfonso Gatto)

Se mi tornassi questa sera accanto
lungo la via dove scende l’ombra
azzurra già che sembra primavera,
per dirti quanto è buio il mondo e come
ai nostri sogni in libertà s’accenda
di speranze di poveri di cielo
io troverei un pianto da bambino
e gli occhi aperti di sorriso, neri
neri come le rondini del mare.
Mi basterebbe che tu fossi vivo,
un uomo vivo col tuo cuore è un sogno.
Ora alla terra è un’ombra la memoria
della tua voce che diceva ai figli:
– Com’è bella notte e com’è buona
ad amarci così con l’aria in piena
fin dentro al sonno – Tu vedevi il mondo
nel plenilunio sporgere a quel cielo,
gli uomini incamminati verso l’alba.

Alfonso Gatto, da La storia delle vittime, 1945

Permettetemi ora una poesia personale…

Ho conosciuto

                              (al mio babbo)

Ho conosciuto
con te, babbo,
la radice dolce
                 e salda
del bene

ora sei fiore
volato nel vento
ma la tua radice rimane

dolcissima

              in me.
Per sempre. 

Irene, 12 maggio 2017