Parole-nuvole

parolenuvole

Le parole-nuvole di questa poesia sono così leggere, così riposanti e musicali che ti senti dondolare in aria e potresti addormentarti, lì, tra quelle nuvole…

(Non sono solo nuvole le nuvole
che nuvola più nuvola più nuvola
fanno disfanno nel cielo figure
di maghi di draghi o serpi o sirene
ma sillaba più sillaba con cura
staccano voci musiche serene
queste che fra parentesi ho posate
sulla prora di nuvole d’estate)

Pierluigi Cappello, da Azzurro elementare, Rizzoli, 2014

°ascoltando Max Richter – Written on the Sky https://www.youtube.com/watch?v=h2L3yoRgI3E

Momentaneamente assente

off

Posti dove si ferma il tempo  (qualunque sia il colore delle pareti e delle poltrone).

***

 
Off
 
in ogni sala d’aspetto
– ospedale, medici, avvocati… –
mi spengo, fraternizzo con le pareti
 
ogni volta mi faccio pietra
per non sentirmi davvero il numero
che tengo tra le mani:
 
tutti in fila, ordinati,
per fingere di planare composti
nel caos
nell’imprevisto
nello sbandare a caso della vita

©IreneMarchi2023

°ascoltando Explosions in the Sky – Time Stops
https://www.youtube.com/watch?v=2YGZ-_aD888&t=18s

Un nome per ogni istante

 

fuoriIl diario degli istanti scriviamolo adesso,
adesso,
adesso…

Fuori

Fuori ormai non vado più,
ci sono, fuori. A metà strada tra la palma
e il fico. Sotto la mezza
luna, sette ore ancora alla rugiada.
Gocce sulla piombaggine.

Come si chiama ogni ora
della notte, come si chiama ogni minuto
dell’ora? Se i giorni hanno nomi,
perché non i minuti?

Ogni istante della nostra vita
dovrebbe avere un nome
che non assomigli al nostro,
che ci dimentichi. Ogni secondo
una cifra su un registro

di battiti di ciglia, sussurrio
origliato, versi di poesia
inframmezzati ai giornali,
sussurrio di brina e di neve,
la più lenta poesia
della durata.

Tutto a formare un cerchio,
tondo come un quadrato,
ogni cosa per sempre
sposata a se stessa.

Cees Nooteboom, da Luce ovunque, Einaudi, traduzione di Fulvio Ferrari

°ascoltando Explosions in the Sky – Remember me as a time of day
https://www.youtube.com/watch?v=DGGYl4kMuPs&t=5s

Buoni consigli

(Buoni consigli per tutte le donne)

Consigli per la donna forte

Se sei una donna forte
proteggiti dalle bestie che vorranno
pranzare col tuo cuore.
Esse usano tutti i travestimenti dei carnevali della terra:
si vestono come colpe, come opportunità, come prezzi che bisogna pagare.
Ti frugano nell’anima; forano con la trivella dei loro sguardi e pianti
nel più profondo del magma della tua essenza
non per illuminarsi col tuo fuoco
ma per spegnere la passione
l’erudizione delle tue fantasie.
Se sei una donna forte
devi sapere che l’aria che ti nutre
porta anche parassiti, calabroni,
piccoli insetti che cercheranno di alloggiare nel tuo sangue
e nutrirsi di tutto ciò che in te è solido e grande.
Non perdere la compassione, ma temi quanto contribuisca
a negarti la parola, a nascondere chi sei,
quanto ti costringa ad ammorbidirti
e ti prometta un regno terreno in cambio
del sorriso compiacente.
Se sei una donna forte
preparati alla battaglia:
impara a stare sola
a dormire nel buio più assoluto senza la paura
che qualcuno ti lanci corde quando ruggisce la tormenta
a nuotare controcorrente.
Allenati nell’arte della riflessione e dell’intelletto
Leggi, fai l’amore con te stessa, costruisci il tuo castello
circondalo di fossati profondi
ma fagli ampie porte e finestre.
È necessario che coltivi enormi amicizie
che quanti ti circondano e ti amano sappiano ciò che sei
che ti faccia un cerchio di roghi e accenda al centro della tua stanza
una stufa sempre ardente dove si mantenga il bollore dei tuoi sogni.
Se sei una donna forte
proteggiti con parole e alberi
e invoca la memoria di donne antiche.
Devi sapere che sei un campo magnetico
verso il quale viaggeranno ululando i chiodi arrugginiti
e l’ossido mortale di tutti i naufragi.
Proteggi, ma proteggi te stessa per prima.
Conserva le distanze.
Costruisciti. Prenditi cura di te.
Fai tesoro del tuo potere.
Difendilo.
Fallo per te.
Te lo chiedo a nome di tutte noi.

Gioconda Belli, da Il pesce rosso che ci nuota nel petto, Molesini Editore, traduzione di Emilio Coco, 2022

°ascoltando Air – Le voyage de Pénélopehttps://www.youtube.com/watch?v=FEp99DhntDA&t=6s

Cuori incisi

cuore

Vecchi cuori e nuove disillusioni: una storia (quasi) universale.

Il cuore

Ormai non s’incide
sui muri
sui tronchi
luigi e maria
carlo e rachele
marta e alfonso
accanto a due cuori
intrecciati

ora una coppia
legge le antiche
faticose tenerezze
sui muri
sui tronchi
e commenta
che sciocchi
prima di lasciarsi
per sempre

Mario Benedetti (Uruguay, 1920-2009), da L’amore, le donne e la vita – Poesie scelte con testo a fronte, Nottetempo, 2019 traduzione di Stefania Marinoni

***

Il cuore
Ya nadie graba
en las paredes
en los troncos
luis y maría
raquel y carlos
marta y alfonso
junto a dos corazones
enlazados

ahora las parejas
leen esas vetustas
incómodas ternuras
en las paredes
en los troncos
y comentan
qué ñoños
antes de separarse
para siempre

 

°ascoltando Blink 182 – The Fallen Interludehttps://www.youtube.com/watch?v=glBDrSigNJo&t=4s

Lista delle cose da fare: 15 – salutare

 

– Prima di lasciare andare qualcosa o qualcuno, bisogna salutar(la/lo)?
– Penso di sì.
– Ma è doloroso!
– Penso di sì.
– E se il saluto che a nostra volta riceveremo ci ferirà?
– Penso che in questo caso avremo un motivo in più per lasciare andare.

***

Ti accompagno e apro la porta
per farti uscire.
Hai già un piede sulla soglia,
quando ti volti per salutarmi.

Raccolgo fino all’ultimo profumo da te
perché è in arrivo l’inverno.

Esci.

Paolo Milone, da L’arte di legare le persone, Einaudi, 2022

°ascoltando  Alexandra Stréliski- Le Départ https://www.youtube.com/watch?v=2a3BrFahLws&t=3s
(lista delle cose da fare)

Come l’acqua

H2O

(Senza forma, vaga e incerta)

A volte credo di vedere nei miei occhi
La promessa di altri esseri
Che avrei potuto essere,
Se la vita fosse stata altra.

Ma da questa favolosa scoperta
Soltanto mi viene il terrore e il dispiacere
Di sentirmi senza forma, vaga e incerta
Come l’acqua.

 

***

 

Às vezes julgo ver nos meus olhos
A promessa de outros seres
Que eu podia ter sido,
Se a vida tivesse sido outra.

Mas dessa fabulosa descoberta
Só me vem o terror e a mágoa
De me sentir sem forma, vaga e incerta
Como a água.

Sophia de Mello Breyner Andresen, da Il giardino di Sophia, traduzione di Roberto Maggiani, Il ramo e la foglia edizioni,1922

°ascoltandoThe Waterboys – Strange Boat
https://www.youtube.com/watch?v=x-NXwRUQcmg

Sogno/utopia di mezza estate

fiori rari

Se l’umanità fosse tranquilla come nel sogno del poeta…  pensa che pace. Un sogno, appunto:

Sogno un uomo tranquillo
che nulla spiega e nulla
difende, ma solo conosce
dove sbocciano i più rari
fiori selvatici, e va,
e scopre di sorridere
senza volerlo.

***

I dream of a quiet man
who explains nothing and defends
nothing, but only knows
where the rarest wildflowers
are blooming, and who goes,
and finds that he is smiling
not by his own will.

Wendell Berry (Stati Uniti, 1934), da A Timbered Choir: The Sabbath Poems 1979-1997, 1999

°ascoltando  Paul Pritchard – Plan for the Future https://www.youtube.com/watch?v=v0YHUpoz8bE 

Una storia (quasi) triste

Se non fosse un po’ buffa sarebbe molto triste:

I miei tergicristalli si sono innamorati tra loro.
Davvero? Dev’essere un idillio perfetto.
Tu credi?
Oh sì – andranno ovunque in pieno accordo.
Non saranno felici.
Perché no?
Saranno troppo frustrati.
Come mai?
Quando piove, si inseguono per un bacio fugace,
ma senza mai riuscirci.
Dev’essere insopportabile.
Non credo che saranno in grado di reggerlo.
Forse stanno meglio senza pioggia, quando possono limitarsi a restare lì a
covarsi con gli occhi.

***

My windshield wipers have fallen in love.
Really? It should be an ideal romance.
Do you think so?
Oh yes – they’ll go everywhere together.
 They won’t be happy.
Why not?
They’ll be too frustrated.
How?
In the rain, they rush together for a fleeting kiss, but they never quite make it.
That must be unbearable.
I don’t think they’ll be able to stand it.
They are probably better off without rain, when they can just lie there and stare at each other.

Robert Shure, da Twink (City Lights, 1957),  in Notte Beat – 37 poesie, dia•foria, 2011, a cura di Daniele Poletti, Stefano Pocci, Walter Catalano, Fernando Anateti e Patrizio Politi

° ascoltando John Mayer – Route 66 – https://www.youtube.com/watch?v=1WEBDNKxYb0

Le regole

pasta

Si fa presto a dire pasta, ma la cottura perfetta ha le sue regole. Ecco qui:

La cottura

I

Nun è ‘na cosa tanto compricata,
però bisogna sempre fà attenzione
perché ce vò ‘na certa proporzione
tra tipo e quantità che va lessata.

Me spiego: quella fina e delicata
va bene tutt’ar più pe’ du’ persone,
ma si presempio se ne fa un pilone
basta un seconno in più che viè incollata.

Insomma, c’è ‘na regola importante:
fino a tre etti se pò fà leggera
poi più s’aumenta e più ce vò pesante.

Er sale è mejo poco, l’acqua assai,
un litro a etto, l’unica maniera,
perché la Pasta nun s’incolli mai.

II

 Un’antra cosa: mai bollilla stretta,
e quanno l’acqua è in piena bollitura,
se butta giù e la pila se riattura
pe’ fà riarzà er bollore in fretta in fretta.

Poi dopo un po’ s’assaggia: n’anticchietta;
appena è cotta, ancora bella dura,
se leva e je se ferma la cottura
coll’acqua fresca sotto la bocchetta.

Doppo girata un attimo, scolate:
quanno l’urtima gocciola viè fòri
conditela de prescia e scodellate.

Si c’è quarcuno attenti a controllavve:
« mangiate calmi, piano, da signori » ,
si state soli… attenti a nun strozzavve.

Aldo Fabrizi, da La pastasciutta – Ricette e considerazioni in versi, Mondadori,1970

°ascoltando Tom Glazer & the Do-Re-Mi Children’s Chorus – On Top Of Spaghetti – https://www.youtube.com/watch?v=tSbSjRJ9xz4