Taxi!

(…Tàaaxiii!)

Ho chiamato un taxi

ho chiamato un taxi
− sto aspettando; anche tu? − per tornare
al punto di partenza non m’importa
se  uno giallo o un black cab o uno spaziale
l’ho chiamato − deve arrivare − lo pagherò
per tornare lassù con il mio groviglio
di ora lo so con la mia cartellina di ecco perché
là dove l’io è cominciato: ché ora farei meglio
ora forse sarei l’io giusto sulla giusta strada
con le risposte pronte e i nervi saldi
– anche una borsetta d’autostima, piccola –
ho chiamato un taxi – maledizione, quanto ci vuole? –
 
ho chiamato un taxi
spero di non aver sbagliato numero

©irene.marchi.’24

°ascoltando  René Aubry – Replay  –  https://www.youtube.com/watch?v=rjcpgWa6SqQ

Il sugo per la pasta?

 

 

Cucini? Vai a correre? Dipingi? Pulisci casa per cinque ore di fila?

Che cosa fai subito dopo aver messo un bel “punto e a capo” a qualcosa

(di qualunque cosa si tratti)?

Da capo

Prendi il cuore logoro come un sasso
e lancialo lontano.

Presto non ne rimarrà nulla.
Presto l’ultima increspatura si esaurirà
tra le erbacce.

Una volta a casa, affetta carote, cipolle, sedano.
Glassali in olio prima di aggiungere
le lenticchie, acqua e odori.

Poi le caldarroste, un po’ di pepe, sale.
Completa con formaggio di capra e prezzemolo. Mangia.
Puoi farlo, davvero, ti è concesso.
Ricomincia la storia della tua vita.

Jane Hirshfield, da Ogni felicità assediata dai leoni, traduzione di Loredana Foresta e Andrea Sirotti, Elliot Edizioni, 2020

°ascoltando Carmen Consoli – Guarda l’alba  https://www.youtube.com/watch?v=cA6jk6QPVJY