Senza un perché (né vero né falso)

Una poesia di Max Aub (Parigi 1903 – México 1972), che fu anche narratore, drammaturgo e critico di grande rilievo nel panorama letterario spagnolo del ’900. Max Aub  è famoso anche per aver dato vita a una serie di falsi meticolosamente costruiti, che andavano ben oltre il semplice gioco e l’impegno della denuncia. In particolare, nella biografia (immaginaria) “Jusep Torres Campalans”,  egli crea un ritratto-tipo dell’artista novecentesco servendosi di una messa in scena interdisciplinare (un fantastico collage ricavato da dozzine di immagini reali e da materiali di ogni tipo), e allo stesso tempo evoca e anticipa la frammentarietà dell’esperienza reale, suggerendo già in epigrafe una domanda rivelatrice: “Come può esserci verità senza  bugia?”. Non per nulla Max Aub è ricordato proprio per la “poetica del falso”.

… Sarà forse per non dare una “falsa” risposta, che nella poesia qui sotto non cerca e quindi non rivela il suo perché?

(fonte qui)

Perché mi piace

Perché mi piace
tanto guardarti?
Dimmi, donna.
Perché mi piace
tanto coccolarti?
Dimmi, donna.
Perché mi piace
tanto baciarti?
Dimmi, donna.

E preoccupato da tanti perché
ho deciso che la cosa migliore è:
guardarti,
coccolarti,
baciarti,
senza pensare perché.

Max Aub, da Poemas cotidianos, 1925

*ascoltando (e non so esattamente perché!) Eric Clapton – Blues in ‘A’ https://www.youtube.com/watch?v=TxO_Fi3V73o