Promemoria di febbraio

(Tratto da uno  dei mille diari dei buoni propositi, sì, proprio quelli che poi non mettiamo mai in pratica)

***

 

stupido groviglio

perdonati per quella volta
che ti sei sbagliata non hai capito
ti sei confusa  – groviglio di fili –
ti sei ingannata perdonati
per aver sbagliato forse confuso
– non  ingannato – sei caduta  scivolata
sulla tua stupidità – stupido groviglio di fili –
perdonati – stupido groviglio di fili tagliati –
perdonati

©irene.marchi.2024

°ascoltando Porcupine Tree – Of the New Day – https://www.youtube.com/watch?v=AY148yblJdg

Sta per scadere il tempo

A metà gennaio, ogni anno,  comincio ad avvertire una certa inquietudine: le giornate si aprono  a una luce più chiara, sta finendo il tempo per ‘stare a dimora’. È ora di uscire (c’è chi non vede l’ora e chi tentenna: tu a quale gruppo appartieni?).

 

Tentennamenti di metà gennaio

le sere di novembre
profumano d’inverno
ma già a metà gennaio
il colore bruno di bosco
si fa più lieve

breve è il tempo
per fare tana
nel nostro pensiero

poi fioriranno i mandorli

©IreneMarchi2024

°ascoltando Linking park – Wake https://www.youtube.com/watch?v=Gd8D42EsxNY

P di provvisorio

(Mille auguri e zero bilanci!)

***

L’ultima poesia dell’anno

l’ultima poesia dell’anno
      mi cade

tra le dita

mentre chiudo il rendiconto
provvisorio – come tutto –
 
la contabilità di mia madre mi dà un tono
da donna razionale che non ho avuto mai:
rifuggo la partita doppia
come ogni conteggio, come
ogni passaggio che suggerisce
un bilancio. E provvisorio
è tutto ciò che mi torna nella vita

©IreneMarchi2023

°ascoltando Nick drake – Day Is Donehttps://www.youtube.com/watch?v=Y2jxjv0HkwM&t=8s

Vivente si arrende

Certi rompicapi (tipo la vita, per fare un esempio) sono così difficili: si annaspa nei tentativi… e poi?

***

 

Vivente vorrebbe prepararsi

Vivente vorrebbe prepararsi. A che cosa.
Oh. La beffa sarà imponente.
Averci pensato prima. Dirà al momento.
Quando il momento sarà un adesso.

Finire. Vivente prova a incitarsi.
Ma succede che su quel palco troppo esteso
le parole subito si tagliano in dettagli.
Imbrogli. Facile perdersi di vista.

Si va verso la conclusione risaputa
senza sapersi. Questa è la beffa.
Riparti. Preparati. Vivente si incoraggia
annaspando. I toni ancora sempre discordi.

Intanto la luce indica che il giorno comincia.
Si può finire davanti a tanto inizio?
La domanda si dilunga. Insegue. Così accecante.
Vivente le sorride. Si arrende.

Piera Oppezzo, da Una lucida disperazione, Interlinea, a cura di L. Martinengo

°ascoltando Pink Floyd – On The Run –  https://www.youtube.com/watch?v=2sUyk5zSbhM&t=4s

Sbagliare follia

Una foto "sbagliata"

Una foto “sbagliata”

“Ahi  vita mia”…

 

Il verme e il frutto

Io sono quello
che sbaglia tutto:
il verme il frutto.
Sbaglio l’amore,
sbaglio le ore
del batticuore.
Sbaglio a salire
sbaglio a discendere.
Sbaglio l’assenza
e la presenza.
 
Io sono quello
che sbaglia tutto:
sbaglio nel largo
e nello stretto.
Sbaglio a fuggire
sbaglio a stormire.
Sbaglio a morire
dove non sono.
 
Io sono quello
che sbaglia sempre:
sbaglio nel dare
e anche nel prendere.
Sbaglio a ferire
sbaglio a guarire.
Sbaglio a star solo
e in compagnia.
Ahi vita mia:
sbaglio follia.

Raffaele Carrieri (Taranto, 1905-1984), da Un doppio limpido zero – Poesie scelte 1945-1980, Interno poesia, 2023

°ascoltando  Edoardo Bennato – Un Giorno Credi 

Tra le altre cose…

ilmiogattochecercalapoesiaquotidiana

… c’è anche da “trovare la poesia sempre”
(e non importa se è poesia piccola, piccola quanto una crocchetta del gatto: sarà comunque la piccolissima poesia quotidiana).

***

C’è da fare tutto, da occuparsi di tutto
da prendersi cura
della manutenzione della macchina,
della fatica bella dell’amicizia
dei panni sporchi,
c’è da dare da bere alle piante
da togliere la polvere agli armadi
da stare in fila negli ambulatori
d’accompagnare nelle visite,
e sentire che tutto questo
ci appartiene,
c’è da non lasciar morire di tristezza il frigo,
c’è la goccia sfinente delle telefonate da fare
di tutte le lettere da spedire
c’è da difendersi dai virus del computer,
c’è da difendere le passioni
dare gambe ai sogni,
e sentire che tutto questo
si chiama
amore necessario,
c’è tutta la noia delle burocrazie
lo sfinimento dei moduli da compilare
ci sono persone da rincorrere
c’è da mettersi in gioco
fino all’ultima stilla d’energia
c’è da trovare la poesia sempre,
lasciar bagnare la poesia di vita
soprattutto della vita minima,
quotidiana.
Essere qui
nel gesto fatica
che impasta la felicità
come la mano umida
fa con la farina.

Gianluigi Gherzi, da Ti aspetto nella mia casa a disordinare, Anima Mundi Edizioni, 2019

°ascoltando  Adam Baldych, Paolo Fresu – Poetryhttps://www.youtube.com/watch?v=AJap8HP841s

Semplicemente

Quali sono, per te, le caratteristiche imprescindibili per definire “bella” una giornata?

***

Tutto bene

una “bella giornata”
niente è successo
e niente doveva succedere
il vento ha agitato foglie
che non sono cadute
la barca all’ormeggio non è uscita
e la pioggia è caduta
sull’erba noncurante
tutto era pieno
anche il bicchiere vuoto

***

All Good

a “beautiful day”
nothing happened
and nothing was going to happen
the wind shook leale
that did not fall
the moored boat did not sail
& the rain fell
on casual grass
everything was full
including the empty glass

Maureen N. McLane (Stati Uniti, 1967), da “Poesia. Rivista internazionale di cultura poetica”, n°19 maggio/giugno 2023, Crocetti Editore, traduzione di Massimo Bacigalupo

 

°ascoltando Ólafur Arnalds  – Tomorrow’s Songhttps://www.youtube.com/watch?v=SGCQKquVSUM&t=21s

Vivere

 

Capire, cercare, imbastire, progettare, e mille altri verbi che parlano di ricerche e tentativi?
Intanto c’è da vivere.

***

Mi è capitata questa vita
cerco di capire cosa farne
come una sarta con la stoffa.
La sottile incrinatura
su una tazza.
Non mi è capitata nessuna vita
non cerco di capirne cosa farne
scucio e disfo, slego,
non confeziono.
Viene da gioiosa audacia
la guarigione delle parole.

Chandra Candiani, dalla sezione Estate, in Pane del bosco. 2020-2023, Einaudi, 2023

°ascoltando Pink Floyd – If – https://www.youtube.com/watch?v=e7t7aQLcik0

C di corpo

Edgar Degas - Ballerina

Edgar Degas (1834-1917), Ballerina

(Vuoi abbastanza bene al tuo corpo?)

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Corpo mio, ora che non viaggeremo più molto a lungo insieme
comincio a provare una nuova tenerezza verso di te, molto cruda e inconsueta,
come i ricordi che ho dell’amore quand’ero giovane –

l’amore che era così spesso sciocco nei suoi intenti
ma mai nelle sue scelte, nelle sue intensità.
Troppo chiedere in anticipo, troppo che non poteva essere promesso –

la mia anima è stata così paurosa, così violenta:
perdona la sua brutalità.
Come fosse quell’anima, la mia mano si muove cauta sopra di te,

non volendo recare offesa
ma impaziente, finalmente, di raggiungere l’espressione come sostanza:

non è la terra che mi mancherà,
sei tu che mi mancherai.

Louise Glück (New York, 1943-2023), da A village life, 2009, traduzione di Francesca Spinelli, tratta  da “Internazionale”, ottobre 2020

°ascoltando Yann Tiersen – Still Here – https://www.youtube.com/watch?v=lNx9G2PzWEQ&t=42s

Nella lista delle cose da fare

n. 15: evitare i precipizi

(per altre voci della lista, se vuoi puoi leggere qui)

Precipizio

Come in un film da ridere
mi stai facendo la fotografia
e mi dici di fare un passo indietro
ancora uno ancora uno uno
mentre mi spingi verso il precipizio
ti sorrido fiduciosamente
(forse hai agito innocentemente).

Vivian Lamarque, in Poesie 1972-2002, Mondadori, 2002, p. 57

°ascoltando Mogwai – Take Me Somewhere Nicehttps://www.youtube.com/watch?v=CK1zCi0z_Hk&t=37s