Non solo anime che amano, ma anime che rendono vivi dei corpi (che amano), in tre frammenti poetici di Octavio Paz (poeta e saggista messicano, premio Nobel per la letteratura nel 1990).
Il mio giorno
nella tua notte
scoppia
Il tuo grido
salta a pezzi
La notte
sparge
il tuo corpo
Risacca
i tuoi corpi
s’annodano
Ancora il tuo corpo______________
I miei occhi ti scoprono
nuda
e ti coprono
d’una calda pioggia
di sguardi______________
Ieri notte
nel tuo letto
eravamo in tre:
tu io la luna
Octavio Paz (Città del Messico 1914-1998), da Verso l’inizio, in Octavio Paz, Vento Cardinale e altre poesie, Mondadori, 1984, traduzione di Franco Mogni
*ascoltando Gary Moore – Need Your Love So Bad https://www.youtube.com/watch?v=hVN9ckrREWY
(Ancora su anima e non solo anima: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2018/02/16/anche-il-corpo/ https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/01/06/anima-corpo/)
La poesia non si mangia,ma nutre lo stesso!
Sono d’accordo, jogyo1.Ed è anche una grande compagnia!
Grazie per esserti fermato, ciao!
Grazie a te.La poesia piace molto anche a me e la pagina è carina e interessante.Complimenti.Ciao.
Grazie! 🙂