Decluttering

In primo piano

decluttering

Fare decluttering è l’azione con cui si rimuovono gli oggetti, non (sentiti più) necessari, dai propri  cassetti, armadi, sgabuzzini, e, in generale, dalla propria vita; significa sgombrare, riordinare per guadagnare nuovo spazio. E non serve nessun manuale di nessun celebratissimo guru del riordino: ci si arriva da soli – prima o poi.

***

oggetti non necessari

poi arriva il momento
capisci
e ti liberi
di ciò che rubava spazio
                            e pesava
sui tuoi occhi stanchi
butti via – con stupore: perché ci ho messo tanto?
gli aggettivi che ti hanno definito
regali la tua infinita pazienza
insieme alle altre cose senza più un senso
e fai un respiro profondo
 
poi arriva il momento
in cui     lasci                  andare
gli oggetti non necessari e i pensieri
che ti bruciavano l’ossigeno

©irene.marchi.2024

°ascoltando Cat Stevens – Into White 

25 Aprile

In primo piano

25aprile

25 Aprile Festa Nazionale della Liberazione dal nazifascismo

 

Bella ciao

Una mattina mi son svegliato,
oh bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Una mattina mi son svegliato
e ho trovato l’invasor.

O partigiano, portami via,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
O partigiano, portami via,
ché mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E se io muoio da partigiano,
tu mi devi seppellir.

E seppellire lassù in montagna,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E seppellire lassù in montagna
sotto l’ombra di un bel fior.

E le genti che passeranno
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E le genti che passeranno
Ti diranno «Che bel fior!

È questo il fiore del partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
È questo il fiore del partigiano
morto per la libertà!

°ascoltando Bella Ciao (Modena City Ramblers)– https://www.youtube.com/watch?v=X_SjXpsJHGU

Se tu fossi un libro

Illustrazione tratta da Se io fossi un libro, di José Jeoge Leteria e André Leteria, Salani Editore, 2023

Illustrazione tratta da Se io fossi un librodi José Jeoge Leteria (testo) e André Leteria (illustrazioni), Salani Editore, 2023.

Se tu fossi un libro
che tipo di libro saresti?

***

 

se io fossi un libro
silenziosa tra le pagine vorrei una rosa
e ci faremmo compagnia
contenti di avere un senso:
il senso di qualcosa da non perdere
il senso di un ricordo da non far morire

©irene.marchi.2024

 

°ascoltando Saint Etienne – Lost In The Library  https://www.youtube.com/watch?v=1FgSXsrb0io&t=14s

Nulla ci ha unito, eccetto…

In primo piano

blog di poesia prato verde

Questo è ciò che potremmo esclamare incontrando (con una bella macchina del tempo) un abitante della Terra del 1750; chissà invece se  potremmo dirlo anche incontrando (sempre con la nostra efficiente macchina del tempo) un abitante della Terra del 2150: ci saranno ancora primule, convolvoli e prati verdi?

***

 

Nulla fra noi c’è stato!
Non confidenze, nessuna promessa,
nulla l’un l’altro ha unito,
se non i traditori
sogni di primavera;

tranne bagliori, colori
e aleggianti profumi
tranne dei boschi il canoro
fruscìo e il verde dei prati;

tranne torrenti e cascate
che irroravano i fossati
tranne nubi e arcobaleni
e la natura incantata;

tranne le limpide fonti
a cui bevevano i nostri
cuori inebriati, tranne
le primule e i convolvoli
nulla tra di noi c’è stato!

Adam Asnyk (Kalisz, 1838 – Cracovia, 1897), da Poesie, Cracovia, 1984, traduzione di Valeria Rossella, in “Poesia”, n. 24, marzo-aprile 2024

°ascoltando Ezio Bosso- Clouds, The mind on the (Re)Windhttps://www.youtube.com/watch?v=pEB_3cxzKv8

Psicologo-guaritore a domicilio

Ogni tanto taglio l’erba del mio piccolo giardino.
Prima però raccolgo tutti i fiori che trovo e li porto in casa:
è la mia terapia primaverilestiva contro
pensieri negativi/rimuginio/preoccupazioni /dolori sparsi/ mancanze e altri disastri.
Non risolve ogni cosa, ma è di grande aiuto.

***

Lo spirito dei fiori
mi allena sulle punte dei piedi
ruota il mio corpo
come un pane da infarinare
di polline volante.
Credo di danzare
ma è la Verde Maestà che mi solleva
dalla terra del pensiero, lo miete
poi mi posa al suolo tra il fango
dei castagni e le zanzare appuntite.
C’è la luna indiana
con la sua lepre addormentata
nei crateri e le parole nette:
qui si sogna
per udire i sottili Maestri.

Chandra Candiani, da Estate, in Pane del bosco. 2020-2023, Einaudi, 2023

°ascoltando Buffy Sainte-Marie – Poppies – https://www.youtube.com/watch?v=1fgEgcf5Qzg&t=5s

Curriculum aggiornato

Dorothea Lange - blog di poesia

Professione: una persona
Anni di esperienza: dalla nascita ad oggi
Obiettivi a breve termine: vivere

***

 

Curriculum vitæ

Non sono né pietra né nuvola
né campana e neppure liuto
percosso da angelo o demone
Fin dall’inizio non sono stato che un uomo
e non voglio essere altro

Sono cresciuto come uomo
ho subìto il torto
talvolta ho fatto il torto
e talvolta il bene

Come uomo mi indigno
per l’ingiustizia e mi rallegro
per ogni barlume di speranza
Come uomo sono desto e stanco
e lavoro e ho apprensioni
e sete di comprendere
e d’essere compreso

Come uomo provo piacere per i miei amici
e provo piacere per la donna e i figli e i nipoti
e temo per loro e ho nostalgia della sicurezza
e voglio stare con gli uomini e talvolta solo
e compiango ogni notte trascorsa senza amore

Come uomo sono malato e vecchio
e morirò
e non sarò né pietra
né nuvola né campana
ma terra o cenere
ma questo non importa

Erich Fried (Vienna, 1921-1988), in Dimmi un verso anima mia – Antologia della poesia universale, traduzione di Gio Batta Bucciol, Crocetti editore, 2023

°ascoltando JFDR – My Workhttps://www.youtube.com/watch?v=pnyrC6sO07g
 

 

 

 

Infinite sfumature di buio

oscurità blog di poesia

Leggere i quotidiani ormai è diventato un incubo: la realtà è terrificante.

Buio pesto.

***

In questa oscurità

 

Nessun dolore si arresta ascoltando
nessuna ferita guardando
nessun incidente leggendo
c’è chi si rallegra del dolore altrui
chi si rattrista della felicità altrui
e alcuni dormono anche da svegli
nel tumulto del proprio animo.

Il cielo guarda
la terra ascolta tutto
il tempo scrive la storia.

Perché siamo diventati impassibili cantando un canto di pietà?
Perché accettiamo che si faccia la guerra sventolando bandiere di pace?
Perché facciamo distruggere le foreste decantando gli spazi verdi?
Perché ci siamo messi a uccidere baciando l’amore?
Perché abbiamo indossato maschere?
Accampiamo scuse alla vita
la avveleniamo,
pur sapendolo, possiamo salvarci
in questa oscurità da una fine certa?

Mohan Rana (Delhi, 1964), traduzione di André Naffs- Sahely, in  Dimmi un verso anima mia – Antologia della poesia universale, Crocetti Editore, 2023

 

°ascoltando System of a Down – Protect the Land – https://www.youtube.com/watch?v=f_7V4SQzY4g

Ma infatti…

1cent blog di poesia

“Sì, l’avevo intuito”,

risponderei qualora mi trovassi in una situazione simile
(già piuttosto familiare, comunque).

***

La visita

Quando levai gli occhi dal foglio bianco
l’angelo si trovava nella stanza.

Era un angelo comunissimo,
probabilmente del più basso rango.

Non può neanche immaginare, disse,
quanto poco indispensabile sia Lei.
Una sola delle quindicimila sfumature
dell’azzurro, continuò,

importa al mondo più di tutto
quel che Lei faccia o non faccia,

per non parlare del feldspato e
della grande nube di Magellano.

Perfino la semplice e modesta piantaggine
d’acqua produrrebbe una lacuna, non Lei.

Lessi negli occhi chiari la speranza
di un’obiezione, di una lunga lotta.

Rimasi impassibile. Attesi
che se ne andasse, senza dir parola.

Hans Magnus Enzensberger (Kaufbeuren, Germania, 1929-2022), traduzione di Gio Batta Bucciol, in Dimmi un verso anima mia – Antologia della poesia universale, Crocetti Editore, 2023, p. 1017

°ascoltando Richard Dawson – Nothing Important https://www.youtube.com/watch?v=xSgFCUVocHo&list=PLEoqDTd25_P3gJDtmvjcuoM9SuKJu813u&index=2

 

Trottolinodududu?

 

Anafora blog di poesia

Sono molte le persone che chiamano
chi amano con nomignoli inventati,
proprio come viene spiegato qui:

«Anafora»

Chiamo chi amo
con nome inventato
anziché anagrafico.
Codice segreto
tenuto stretto
per rendere mio
quel rapporto.

Jhumpa Lahiri, da Accezioni, in Il quaderno di Nerina, Guanda, 2021

°ascoltando Fabrizio De André – Bocca di rosa –  https://www.youtube.com/watch?v=JrFjFOjxYyA

Vivendo

(Una mattina, da qualche parte)

***

Donne

Mattina di sobborgo
e l’autobus si avvicina alla fermata.
Fa freddo in strada, dolcemente,
quasi un risveglio in primavera,
di città che ancora
non ha trovato il caldo.
Dal mio posto vedo donne,
dagli occhi assonnati e l’abito senza lustro,
in cerca del loro orario di lavoro.

Salgono e lasciano allo scoperto,
nei vetri della pensilina,
un annuncio di corpi scelti
e di biancheria intima.
Le ragazze ci guardano negli occhi
dal mondo perfetto della loro fotografia,
senza orari, senza fretta,
oscene come un sogno abbronzato.

Io scendo alla prossima, sussurri.
Mi commuove il ricordo
della tua pelle bianca e triste
e l’umile fraternità della tua notte,
la mano che hai lasciato
dimenticata nella mia mano
venendo dalla doccia,
solo un attimo fa,
mentre rifiutavo di alzarmi.

Ti auguro una buona giornata,
che la fortuna ti cerchi
nella tua casa piccola e ordinata,
che la vita ci tratti degnamente.

Luis Garcia Montero, da Habitaciones separadas, Visor, Madrid, 1994, traduzione di Gabriele Morelli, tratta da “Poesia”, n. 21, settembre/ottobre 2023, Crocetti Editore

°ascoltando Ezio Bosso – Tango tristehttps://www.youtube.com/watch?v=LxXccKpCFYg