Ti vorrei regalare

illustrazione di tina van dijk

Illustrazione di Tina Van Dijk da https://www.instagram.com/tinavandijkart/

Belli, questi regali (per tutti)…

“Bambina, (…) i miei doni sono la follia, il coraggio, l’ambizione e l’irrequietezza. La fortuna degli amori e il delirio della solitudine. La passione per le comete, per l’acqua e per gli uomini. Desidero per te intelligenza e ingegno. Uno sguardo curioso, un naso dotato di memoria, una bocca che sorrida e maledica con precisione divina, gambe che non invecchino, un pianto in grado di restituirti la fierezza. Ti auguro di avere il senso del tempo che hanno le stelle, la tenacia delle formiche, il dubbio dei templi. Spero tu abbia fede nei presagi, nella voce dei morti, nella bocca degli avventurieri, nella pace degli uomini che dimenticano il proprio destino, nella forza dei tuoi ricordi e nel futuro come promessa che contiene tutto ciò che non ti è ancora accaduto. (…)”

Ángeles Mastretta, (Puebla, Messico, 1949), da Male d’amore, traduzione di Silvia Meucci

Idee regalo

oceani

Altre poesie citate qui in passato parlano di regali un po’ alternativi:
se ne potrebbe quasi fare una rubrica.

(Ecco qui le precedenti “idee regalo”: regalo unoregalo dueregalo treregalo quattro)

Ma io mi sciolgo davanti a uno snack-bar
se solo so che dentro ci sei tu,
e ho fatto verniciare d’oro il telefono
perché una volta mi hai chiamato tu.
Perciò ho deciso di regalarti gli Oceani,
fuori s’intende dalle acque territoriali,
l’Atlantico, il Pacifico, l’Indiano,
e insieme a queste ingenti masse d’acqua
salata l’Artico e i Mari del Sud
con tutte le isole nuove disabitate,
che da lontano sembrano così verdi
per quanto, immagino, saranno piene di vipere.

Juan Rodolfo Wilcock (Buenos Aires, 1919-1978), da Poesie, Adelphi, 1980

*ascoltando Angelo Branduardi – Il Dono del Cervo https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=KQpYOTMEwYk&feature=emb_title

Saldi?

0000000000000000000000Parole in saldo?

Se non vuoi spenderti
fai bene – sono sincera –
a non regalare parole

le parole che regali
devono essere macchiate
di fiori
di terra
di sonno perso

e poi di pioggia
di coraggio
di sole
e di paura,

non di svendite di pensiero.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020

*ascoltando Axel Rudi Pell – Sphinx’ Revenge  https://www.youtube.com/watch?v=atSNq0gJoS8

Ti auguro (ancora)

ti auguro

Ripropongo le “parole trovate” lo scorso anno: di luce c’è sempre bisogno (e il buio è spesso tenace). E alle parole aggiungo un sorriso.

– – –

Questo augurio di luce è creato con  la tecnica denominata Blackout Poetry (ne parlo qui: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/02/03/blackout-poetry-s-valentino/): il testo di partenza è tratto da Marcovaldo di Italo Calvino, pag. 73 dell’edizione Einaudi del 1963.

ti auguro

Ti auguro

La via, il tempo
per essere
un chiarore aperto
– su una lama di buio lontanissimo –

un punto luminoso.

(Irene)

 

*ascoltando The Alan Parsons Project – Sirius https://www.youtube.com/watch?v=feoHV5JUbuo

 

Prove di magia

menta

Incantesimo

Voglio regalarti
il profumo della menta:
chiudi gli occhi
e strofina queste parole
sulle tue mani
– le n  t   a     m       e       n        t        e
con pazienza.
Sentirai l’aroma fresco  
e forte della sera
nascosta giù in giardino.

(Profumerà il tè
la foglia, vera,
che troverai riaprendo gli occhi).

Irene Marchi, in Poetare – Agenda 2022, a cura di La scuola di Editoria, Samuele Edizioni, 2021

*ascoltando Pëtr Il’ičTchaikovsky, Suite da “Lo Schiaccianoci” – Danza della fata confetto https://www.youtube.com/watch?v=w_J4CJ504LQ

Qualcosa che rimanga

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Il valore di un regalo “alternativo”
(i diamanti sono sopravvalutati!)

 

Per il tuo onomastico
ti hanno fatto regali molto costosi:
un profumo di marca, un anello,
un portamine d’oro, dei pattini,
delle scarpe Nike e una bicicletta.

Io ti ho portato solo
un mucchio di semi: d’arancio,
di pino, di cedro, d’araucaria,
di rampicanti, di mogano e di quercia,
in una scatola antica color tabacco.

I semi sono pazienti
e aspettano il loro luogo e il loro momento.

Non avevo i soldi per comprarti cose di lusso.
Volevo solo regalarti un bosco.

°°°

El día de tu santo
te hicieron regalos muy valiosos:
un perfume extranjero, una sortija,
un lapicero de oro, unos patines,
unos tenis Nike y una bicicleta.

Yo solamente te pude traer,
En una caja antigua de color rapé,
un montón de semillas de naranjo,
de pino, de cedro, de araucaria,
de bellísima, de caobo y de amarillo.

Esas semillas son pacientes
y esperan su lugar y su tiempo.

Yo no tenía dinero para comprarte algo lujoso.
Yo simplemente quise regalarte un bosque.

Jairo Anibal Niño (Colombia, 1941 — 2010), da Mi fa male la pancia del cuore, Sonzogno, 2001, traduzione di Anna Mioni

*ascoltando  Elton John  – Your Song https://www.youtube.com/watch?v=hi_vzF8KQcE

Regali

equindigrazie

(Non sottovalutare le utilità inaspettate di qualcosa a cui – da tempo – stai cercando di dare un senso)

L’utilità della sofferenza

(Mentre dormivo ho sognato questi versi)
Una persona che amavo mi ha dato una volta
una scatola piena di buio.
 
Ci sono voluti anni perché capissi
che anche quello era un dono.

°°°

The uses of sorrow

(In my sleep I dreamed this poem)
Someone I loved once gave me
a box full of darkness.
 
It took me years to understand
that this, too, was a gift.

Mary Oliver (1935, Ohio – 2019), da Thirst – Poems by Mary Oliver

*ascoltando Janis Joplin – Kozmic Blues https://www.youtube.com/watch?v=nLN72sR9w0M

(Ancora sui regali: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/07/03/regali/; https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2018/04/01/carta-e-fiocco-non-servono/).

Improvvisamente…

attimi

… vedere “i secondi dell’esistere come piccoli regali senza prezzo”.

Il giorno era vuoto, senza eventi.
E per questo
si è andato dilatando come uno spazio
immenso. E mi è venuta
improvvisa
la gioia di esistere.

Sentivo
come il mio cuore battendo
generava il tempo.
E accorrevano a schiere
i secondi dell’esistere
come piccoli regali senza prezzo.

Anna Świrszczyńska (1909, Varsavia – 1984, Cracovia), in “Poesia”, n. 344, gennaio 2019, Crocetti Editore, traduzione di Giorgio Origlia

*ascoltando Noa (Achinoam Nini) – Beautiful That Way https://www.youtube.com/watch?v=B7hA_f-aWwY

Carta e fiocco non servono

non serve incartare

Regali inaspettati, offerti, sofferti: il più delle volte la carta e il fiocco sono superflui.

Generalizzando

Tutti riceviamo un dono.
Poi, non ricordiamo più
né da chi, né che sia.
Soltanto ne conserviamo
– pungente e senza condono –
la spina della nostalgia.

Giorgio Caproni (Livorno, 1912-1990), da Res amissa, Garzanti, 1991

 

Offertorio

Come un regalo accetto il tuo silenzio,
con tutto
quel che contiene il suo rigore di roccia.
Con tutte le domande che entrano nel suo cerchio,
il suo graffio, la sua lacrima e il suo ventre
di tamburo che percuoto
e dove solo il colpo risponde.
Come qualcosa che è,
che non può non essere
accetto il tuo silenzio.
Con tutto quel che ha di risposta,
di grido figurato, d’impotenza,
di parole cucite con lunghi fili falsi.

Perché tutto
quel che un uomo vuole sognare entra nel pugno
serrato del silenzio.

In cambio ti offro
tutto il silenzio che il tuo orecchio esige,
che il tuo cuore esige,
ed in punta di piedi
esco da te.
(Io, che sempre ho creduto nelle parole)

Piedad Bonnett (Amalfi, Colombia, 1951), da Fuoco fatuo, ed. Forme Libere, 2012, traduzione di Luca Baù e Alessandra Merlo

 

Certi uomini non ci penserebbero.
Tu invece sì. Tu spesso mi dicevi
che eri stato lì lì per comprarmi dei fiori
ma qualcosa era andato storto poi.

Il negozio era chiuso. O un dubbio avevi,
quel genere di dubbi che si affacciano
alla testa di gente come noi.
Ch’io gradissi i tuoi fiori dubitavi.

Sorridere m’hai fatto, e t’ho abbracciato.
Sorrido ancora adesso. E sappi che
quei fiori, caro, che non mi hai comprato
non sono ancora appassiti per me.

Wendy Cope  (Erith, Regno Unito, 1945), traduzione di Silvio Raffo

 

Saggezza

Quando avrò smesso di spezzarmi l’ali
contro l’insufficienza d’ogni cosa
e imparato che dietro ogni cancello
duro ad aprirsi un compromesso aspetta,
quando saprò guardare fissa in volto
la vita senza scosse, fredda e calma,
lei mi darà la Verità – un gran dono –
e in cambio avrà da me la giovinezza.

Sara Teasdale (1884, Saint Louis, Missouri, 1933), da Gli amorosi incanti, Crocetti, 2010 – traduzione di Silvio Raffo

Ancora sui regali http://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/07/03/regali/

*ascoltando Angelo Branduardi – Il dono del cervo https://www.youtube.com/watch?v=KQpYOTMEwYk

Regali

regali

Cosa si può definire “regalo” (vero)? Un oggetto, un’emozione, una parola, una persona? Penso possa essere tutto: tutto quello che rimarrà per sempre con noi. Anche quando non ci sarà più.

 

Il dono

Il dono eccelso che di giorno in giorno
e d’anno in anno da te attesi, o vita
(e per esso, lo sai, mi fu dolcezza
anche il pianto), non venne: ancor non venne.
Ad ogni alba che spunta io dico: “E’ oggi”:
ad ogni giorno che tramonta io dico:
“Sarà domani”. Scorre intanto il fiume
del mio sangue vermiglio alla sua foce:
e forse il dono che puoi darmi, il solo
che valga, o vita, è questo sangue: questo
fluir segreto nelle vene e battere
dei polsi, e luce aver dagli occhi; e amarti
unicamente perché sei la vita.

Ada Negri, da Il dono, A. Mondadori, 1936.

 

Ti auguro tempo

Non ti auguro un dono qualsiasi.
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo per divertirti e per ridere.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti  e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.

Elli Michler (1923-2014), da Dir Zugedacht, Wunshgedichte, München, 2010.

Regali tra le note: Nomadi – Ti lascio una parola; Elton John  – Your Song.