Gentili sì, ma non tropp(issim)o

Gentili.  Dovremmo essere sempre gentili con gli altri, anche perché è proprio vero:  “Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla” (e anche noi ne stiamo combattendo una).

N.B. Gentili sempre, ma non stupidi

Sto facendo una lista

Sto facendo una lista delle cose da dire
per gentilezza e compitezza,
per finezza, giustezza e dolcezza:
Potrei. . .
Mi scusi.
Grazie a lei!
È permesso?
Per favore. . .
Vediamoci più spesso!
È sempre un grande onore. . .
Sa l’ora, per caso?
Se sai qualcosa che ho dimenticato,
per favore, ficcatela nel naso!

Shel Silverstein, da Strada con uscita, traduzione di Danilo Bramati e Luigi Spagnol, 1994, Salani Editore

°ascoltando Glen Campbell – Try A Little Kindness https://www.youtube.com/watch?v=MvswocNN-g8

Un po’ a caso

Il life-coach interiore oggi mi dice che:

 

A caso

se ascolti il tuo corpo
non hai scampo – troppi pezzi,
troppi guasti –  la mente,
ascolta  la mente – meno suscettibile
alla gravità – ma bada bene:
evita i pensieri negativi
i pensieri auto sabotanti
i pensieri  irrazionali
i pensieri  sul futuro
i pensieri sul passato
. . .
va bene, allora prova
ad ascoltare il cuore
no, però aspetta, fai attenzione che. . .

non ascoltare
tu non seguire niente
vai a caso

©IreneMarchi2023

°in sottofondo Captain Beefheart & His Magic Band – “Zig-Zag Wanderer” https://www.youtube.com/watch?v=rxZWdGOwLFI&t=14s

Sta per cominciare

ciliegio in autunno

Sta per cominciare un nuovo autunno:
ai piedi di quale albero vorresti sederti,
per ascoltare le parole delle foglie?

***

Un autunno come quello

Dammi un autunno come quello
degli alberi cedui, mia vita.
Il tremolio glorioso e tintinnante
di una luce superstite e infinita,
di esistere ancora la voglia,
il sogno di essere il sole che fa ogni foglia
prima della caduta.

Giuseppe Conte (Imperia, 1945), da Poesie 1983-2015, Mondadori

°ascoltando Simon & Garfunkel – “Leaves That Are Green” – https://www.youtube.com/watch?v=WwOgXWOX-iE

Il mattino dopo

– A volte abbiamo un’idea
che il mattino dopo ci appare del tutto assurda –

Vedi
era così quando
siamo entrati sciolti in ’sto posto
due fuori di testa
ballavano una polka atzeca
E io faccio
Bello mio meglio sbaraccare
ma poi ’sta dama
mi si avvicina alle spalle
e mi fa
Io e te potremmo esistere davvero
Cazzarola faccio io
Solo che poi il mattino dopo
lei ha i denti marci
e proprio non sopporta
la poesia

Lawrence Ferlinghetti, da A Coney Island of the Mind, Minimum Fax, 2011, traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan

°ascoltando This Will Destroy You – “There Are Some Remedies Worse Than the Disease” – https://www.youtube.com/watch?v=mVC5Q_I9IWc&t=1s

“Il bosco tace”

(Il bosco tace, ma se ascolti bene ti regala parole bellissime)

Vado al bosco per perdonare le parole,
come nella stanza di un bambino che dorme,
in punta di piedi con la sobria sollecitudine
nelle suole del passo provvisorio.
Funambole parole sono rimaste impigliate
nella mia mente di vetro e spugna,
affondate o trasparenti.
Il bosco tace, sono la sua audace allieva,
ascolto il biasimo per il brusio di vespa
che mi segue nell’inoltrarmi.
Disciplina della scomparsa.
Passo, silenzio, passo, silenzio,
fino all’asino bianco.
Quando appare fiabesco tra gli alberi
si ferma la mente e il cuore devoto
detta l’esatta falcata al corpo in festa.
L’asino bianco appare oggi
scompare domani, riappare giorni dopo,
perdendo il tempo, mi addestra
alla ritmica imprevedibile della fiducia.

Chandra Candiani, da Estate, in Pane del bosco – 2020-2023, Einaudi, 2023, p. 10

°ascoltando Our Brother, The Native – “Untitled”
https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=mRs8B-B-ssg

Di nuovo qui

 

settembre

Settembre e le sue (o le nostre?) promesse:
è un mese un po’ bugiardo (anche lui, come agosto), però bellissimo!

 

eccoti qui

sei tornato – eccoti qui – con il tuo
sorriso selvaggio, le mani belle
che sfiorano le foglie, silenzioso
ma irremovibile sei tornato
a illudere con nuovi inizi
– ci casco ogni volta – verso sera 
canti ancora la stessa canzone
e anche il vento s’innamora

sei tornato,      
settembre
tu, dolcissima canaglia

©IreneMarchi2021

°ascoltando Alberto Fortis – Settembrehttps://www.youtube.com/watch?v=ptwA58W_MEs

Chiedilo alla luna

 

laluna

(Poesia non è solo bei sentimenti, leggeri, chiari e colorati.
La poesia a volte è buia, scura… oscura. E una cosa non esclude l’altra)

***

Perché le tue poesie sono così oscure?

Non è forse nera anche la luna
per la maggior parte del tempo?

E la pagina bianca
non sembra incompiuta

senza la traccia scura
delle lettere?

Quando Dio creò la luce,
non scacciò l’oscurità.

Invece inventò
l’ebano e i corvi

e quel piccolo neo
sul tuo zigomo sinistro.

O forse volevi chiedere
“Perché sei così spesso triste?”

Chiedilo alla luna.
Chiedile di cosa è stata testimone.

(mia traduzione libera di Why Are Your Poems so Dark? di) Linda Pastan (New York, 1932 –2023), in Queen of a Rainy Country, 2008, W. W. Norton & Company

Why Are Your Poems so Dark?

Isn’t the moon dark too,
most of the time?
 
And doesn’t the white page
seem unfinished
 
without the dark stain
of alphabets?
 
When God demanded light,
he didn’t banish darkness.
 
Instead he invented
ebony and crows
 
and that small mole
on your left cheekbone.
 
Or did you mean to ask
“Why are you sad so often?”
 
Ask the moon.
Ask what it has witnessed.

 

°ascoltando Ezio Bosso – Tango Triste
https://www.youtube.com/watch?v=LxXccKpCFYg

 

“Siamo tutti sospesi”

(Tutti perennemente sospesi,
eppure capaci di inventarci infinite differenze e barriere)

***

Terrazza

Improvvisa ci coglie la sera.
Più non sai
dove il lago finisca;
un murmure soltanto
sfiora la nostra vita
sotto una pensile terrazza.

Siamo tutti sospesi
a un tacito evento questa sera
entro quel raggio di torpediniera
che ci scruta poi gira se ne va.

Vittorio Sereni, da Frontiera, in Poesie, Einaudi, 1993

°ascoltando God Is An Astronaut – Beyond the Dying Light
https://www.youtube.com/watch?v=StNJWg-DJ_w&t=3s

Parole-nuvole

parolenuvole

Le parole-nuvole di questa poesia sono così leggere, così riposanti e musicali che ti senti dondolare in aria e potresti addormentarti, lì, tra quelle nuvole…

(Non sono solo nuvole le nuvole
che nuvola più nuvola più nuvola
fanno disfanno nel cielo figure
di maghi di draghi o serpi o sirene
ma sillaba più sillaba con cura
staccano voci musiche serene
queste che fra parentesi ho posate
sulla prora di nuvole d’estate)

Pierluigi Cappello, da Azzurro elementare, Rizzoli, 2014

°ascoltando Max Richter – Written on the Sky https://www.youtube.com/watch?v=h2L3yoRgI3E

Momentaneamente assente

off

Posti dove si ferma il tempo  (qualunque sia il colore delle pareti e delle poltrone).

***

 
Off
 
in ogni sala d’aspetto
– ospedale, medici, avvocati… –
mi spengo, fraternizzo con le pareti
 
ogni volta mi faccio pietra
per non sentirmi davvero il numero
che tengo tra le mani:
 
tutti in fila, ordinati,
per fingere di planare composti
nel caos
nell’imprevisto
nello sbandare a caso della vita

©IreneMarchi2023

°ascoltando Explosions in the Sky – Time Stops
https://www.youtube.com/watch?v=2YGZ-_aD888&t=18s