![Illustrazione tratta da “Bestiario di intelligenza artificiale”, Ammagamma, illustrazioni di Francesca Fiocchi, Franco Cosimo Panini Editore, 2021](https://lapoesianonsimangia.myblog.it/wp-content/uploads/sites/411893/2024/07/A.I.-ahi-ahi-296x300.jpg)
Illustrazione tratta da “Bestiario di intelligenza artificiale”, Ammagamma, illustrazioni di Francesca Fiocchi, Franco Cosimo Panini Editore, 2021
Finché ci verrà chiesto di dimostrare “di non essere un robot” tutto bene.
Dopodiché, addio poesia.
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Piccolo robot
Questo è il piccolo robot
che hanno appena inventato
ha una graziosa faccia da bambola di plastica morbida.
La sua espressione è fiduciosa
anche se lievemente intimorita:
è progettato per apprendere come un bambino.
Gli diamo degli oggetti:
lui li tocca, li esplora,
morde e fa domande,
gioca con loro, assorbe.
Poi si annoia
e fa cadere gli oggetti a terra.
Potrebbero esserci dei guasti,
forse anche capricci.
Gli importa sul serio?
Siamo davvero arrivati a tanto?
Impara come un bambino:
come prevedere – ci dicono –
i probabili eventi del futuro:
questo porta a quello.
Piccolo robot faccia di bambola,
cosa farai di te stesso
in questo mondo che stiamo creando?
Cosa farai di noi?
Dove ti assegnerai
quando sarai obsoleto?
In qualche discarica cosmica?
O vivrai all’infinito?
Diventeremo tuoi antenati,
rapaci e monotoni?
O ci eliminerai?
Ci farai cadere a terra?
Sarebbe meglio?
Margaret Atwood, da Moltissimo, Ponte alle Grazie, 2021, traduzione di Renata Morresi
°ascoltando Daft Punk – Robot Rock – https://www.youtube.com/watch?v=sFZjqVnWBhc