Nessun mago

magia

Rimane solo la magia.

Il Mago e l’Assistente del Mago

Mi sono fatta da asso nella manica
mi sono estratta dal cappello
mi sono piantata in mezzo al pubblico
provo come un’idiota a decifrare i trucchi –
certo non saprò mai non ingannarmi.

Il Mago e l’Assistente del Mago –
per lungo tempo sono stata entrambi.
Comparendo a inchinarmi per l’applauso
in guanti bianchi, con un sorriso e un guizzo
e facendomi quindi scomparire.

Bene, ora vi dico che ho finito
di schivare coltelli lanciati alla mia testa,
finito di star chiusa in casse anguste,
segata in mille pezzi più e più volte. Finito,
insomma, di essere l’Assistente del Mago.

D’ora in avanti, non ho bisogno di assistenti,
di attrezzi, di pubblico, di scena.
D’ora in avanti, tutto ciò che resta
è Il Mago.
Così, almeno, pensavo.

Allora ancora non sapevo
che anche con il lancio dei coltelli era per me finita
e con sorrisi, inchini, annegamenti
incatenata a testa in giù, finita
col trattenere il fiato.

Così non resta nulla, adesso, da inscenare.
Spiacente di deludervi.
A mani nude
lo capisco bene
la sola cosa che resta, da ora, è la magia.

Robin Morgan (1941 Florida, Stati Uniti), in  Poesia n. 294 – Giugno 2014, traduzione di Cristina Alziati e Maria Nadotti
da Robin Morgan. La traiettoria delle foglie a cura di Maria Nadotti

*ascoltando Queen – A Kind of Magic https://www.youtube.com/watch?v=0p_1QSUsbsM