Sarebbe bello essere un po’ così:
Felice come la coda di un cane
Felice come ciò che non è importante
e libera come una cosa non importante.
Come ciò che nessuno apprezza
e ciò che non sa apprezzarsi.
Come ciò che tanti deridono
e ciò che quel deridere deride.
Come un riso senza un motivo serio.
Come un grido che può internamente gridare.
Felice come una cosa qualunque.
Come una qualsiasi cosa qualunque.Felice
come la coda di un cane.Anna Świrszczyńska (1909, Varsavia – 1984, Cracovia), in “Poesia”, n. 344, gennaio 2019, Crocetti Editore, traduzione di Giorgio Origlia
*ascoltando Peter Green – Slabo Day https://www.youtube.com/watch?v=INOVuZQsxKQ
Un po’ cosìultima modifica: 2019-01-17T18:28:16+01:00da
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una poesia ” dell’essenzialita’”,che mi riporta a note parole.. ” avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale,siccome i ciottoli che tu volevi,mangiati dalla salsedine”..
ed ancora : ” altro fui..uomo che riguarda in sé stesso,in altrui,il bollore della vita fugace,che tarda all’atto..”
oggi abbiamo bisogno di essenzialità
abbiamo tante cose,tanti oggetti..quasi tutti inutili
un impaccio al nostro procedere
poco amore..spesso amori evanescenti,come inconsistente è divenuto un abbraccio
il senso della nostra vita,un semplice abbraccio
Grazie, Change74, per avermi ricordato questi versi di Montale! Verissimo: ci sarebbe bisogno di un ritorno all’essenziale, in ogni nostra dimensione. E la poesia di questa poetessa polacca penso ci voglia dire proprio questo: trovare la “felicità” nell’essere svestiti da tutto ciò che non è vero ed essenziale, oltre “l’importanza” solo apparente.