Qualcuno potrebbe dire “voglio tornare indietro!” o “non t’avessi mai incontrato!”. In questa poesia, invece, il poeta dice qualcos’altro.
Soltanto non sarebbe
La vita
sarebbe
forse più semplice
se io
non ti avessi mai incontrataMeno sconforto
ogni volta
che dobbiamo separarci
meno paura
della prossima separazione
e di quella che ancora verràE anche meno
di quella nostalgia impotente
che quando non ci sei
pretende l’impossibile
e subito
fra un istante
e che poi
giacché non è possibile
si sgomenta
e respira a faticaLa vita
sarebbe forse
più semplice
se io
non ti avessi incontrata
Soltanto non sarebbe
la mia vitaErich Fried (1921-1988), da È quel che è, Einaudi, 1988, traduzione di Andrea Casalegno
*ascoltando Jason Becker – Taking Me Back https://www.youtube.com/watch?v=q3IQ6j8FQac
anche l’abbandono è vita..la paura ed il dolore di non ritrovare e non ritrovarsi come accadeva,forse, dolcemente una volta..
però significa aver vissuto intensamente e questo è meraviglioso.
Certo, è bello ricordare ogni cosa (se non c’è stata cattiveria) e non rinnegare nulla. Grazie per il tuo commento Change-74! 🙂