L’annaffiatoio e l’amore (fuori tema n. 24)

Sono molto d’accordo con le parole della mosca, alla fine di questa breve storia.

L’amore è quando… (se vuoi, continua tu la frase).

Un innaffiatoio non sapeva cos’è l’amore.
Era un bravo innaffiatoio rispettato da tutti,
con un bel becco lungo. Non voleva scontentare
nessuno. A tutte le piante dei vasi dava la stessa
quantità d’acqua. Nessuno poteva rimproverargli
niente, perché faceva il suo lavoro con cura.
Un giorno, vide un’erbetta che cresceva
tra le pietre. Era tanto delicata che si piegava
solo a guardarla. I fiori erano piccoli, che se non
ci si faceva attenzione sarebbero sembrati proprio
niente. Ma da vicino erano come un tappeto
brillante di stelle. L’innaffiatoio si sentì strano.
Gli venne in mente la notte, e sospirò.
Gli venne in mente il giorno, ed ebbe paura.
Voleva dar da bere alla piantina, ma temeva
che l’acqua fosse troppa o troppo poca.
Passò di lì una mosca esperta di sentimenti,
si posò sul muro e disse: “Ecco, l’amore
è quando non pensiamo di sapere già quello
di cui un altro ha bisogno.”

Giovanna Zoboli e Ana Ventura, in Nove storie d’amore più una sulla felicità e un saluto, Edizioni Topipittori, 2011

°ascoltando Bill Fay – Love Will Remain https://www.youtube.com/watch?v=wFvKnwrVSQE