L’anima: questa esagerata

Questo vizio dell’anima di “vedere oltre” 
andrà corretto, prima o poi. (O no?)

***

La sede adatta

L’anima dilata
deforma questi oggetti della terra,
carica le cose d’assoluto,
altera colori, sconvolge
volumi, valori, affida
nobili poteri a corpi vili.
Muove fuochi e pensieri all’infinito
mentre il cerchio è già scritto nel suo giro
e l’immobile centro allunga raggi
i monotoni raggi fino al limite.
L’anima non trasmodi
non faccia movimenti esagerati,
se li fa taccia
– non si lagni quando
casca nel concavo, in un fosso
o sbatte sulla piatta superficie.
Quello che lei vuol fare
è un altro discorso.
E questa non è la sede adatta.

Bartolo Cattafi, da L’osso, l’anima, Mondadori, 1964

°ascoltando Tangerine Dream – Invisible Limits – https://www.youtube.com/watch?v=Euhwq1IGWIk

Qualcosa da dichiarare?

mini valigia

Di contrabbando.
Probabilmente tutti ci portiamo dietro almeno un pensiero di contrabbando. Ma dichiariamo sempre “niente” (la tassa, comunque, la paghiamo).

Niente

È questo che porti arrotolato
con cura, piegato
in quattro, alla rinfusa
sgualcito spiegazzato
ficcato ovunque
negli angoli più oscuri,
niente da dichiarare
niente
devi dire niente.
Il doganiere non ti capirebbe.
La memoria è sempre un contrabbando.

Bartolo Cattafi (Barcellona –Sicilia- 1922,1979),  dalla monografia di Paolo Maccari, Spalle al muro. La poesia di Bartolo Cattafi, Firenze, SEF, 2003

♥ ascoltando Leonard Cohen Traveling Light