(Pre)visioni

vedo che

Ti è mai capitato che qualcuno facesse una “previsione” sul tuo futuro, che poi si è (piacevolmente) avverata?

Oche

Epstein, l’insegnante di matematica,
amava interrogarmi alla lavagna.
Diceva che la mia testa era adatta solo ai cappelli.
Diceva che un uccello con un cervello come il mio
avrebbe volato a ritroso.
Mi spediva a far razzolare le oche. 

Ora, passati molti anni da quella frase,
seduta sotto la palma
con le mie tre belle oche,
penso che forse fosse lungimirante,
il mio insegnante di matematica,
e che avesse ragione, 

giacché nulla mi dà più gioia
che vederle ora mentre
piombano sul pane sbriciolato,
agitando la gaia coda,
raggelandosi immobili per un attimo
sotto le goccioline d’acqua
che spruzzo loro addosso
dal tubo,
rizzando il capo mentre il loro corpo
si protende come ricordando
laghi lontani.

Ormai il mio insegnante di matematica è morto
e morti anche i suoi problemi che non riuscii mai
a risolvere.
Amo i cappelli,
e sempre a sera
quando gli uccelli tornano nell’albero,
cerco quello che vola a ritroso.

Agi Mishol (1946), da Ricami su ferro, Giuntina Editore, 2017, a cura di A.L. Callow e C.Nicolini Coen

♠ ascoltando The Kinks – This Time Tomorrow
https://www.youtube.com/watch?v=qwVJ7FWc4rQ

Lattuga e sardine

lattuga

Nessuna ricetta per chi ha poco tempo per cucinare, solo un bisogno di libertà espresso attraverso i luoghi e gli oggetti della quotidianità.

Su e giù per la cucina
come un monaco zen in edizione ridotta

un toast in una mano
una foglia di lattuga nell’altra

pretendendo di non sapere
il noto

sognando di trasformarmi
in ciò che sono.

Agi Mishòl (Transilvania, 1947), in Poeti israeliani, a cura di Ariel Rathaus, Einaudi, 2007

 

La sardina in metrò

Non voglio lavarmi con quel sapone.
Non voglio lavarmi i denti con quel dentifricio.
Non voglio dormire su quel divano letto.
Non ho bisogno di quella carta igienica.
Non sono interessato a questa polizza assicurativa.
Non ho la minima intenzione di cambiare la marca di sigarette.
Non ho voglia di vedere quel film.
Mi rifiuto di scendere a Skärholmen.

La sardina vuole che si apra la scatoletta verso il mare.

Werner Aspenström (1918, Norrbärke/1997, Stoccolma), in Under tiden (1972)

*ascoltando The Band – I Shall Be Released https://www.youtube.com/watch?v=EKirVyxf0do