(Non lo so)

Mi sento sempre più ridicola a proporre ancora parole, quando tutto, intorno a noi, si sta sgretolando: in mare, bambini, donne,  uomini continuano a morire cercando una nuova vita; piovono bombe da una terra all’altra, su ospedali,  su civili, su volontari; si incita alla pace vendendo armi a questo o a quel governo;  i basilari diritti umani e civili  possono essere cancellati come disegni su una lavagna…

Quindi, a che cosa servono le parole? Non lo so, forse soltanto a non smettere di pensare. Ma non lo so…

***

 

e c’hai ragione

caro mare e tu mi dirai: “Guarda
la meraviglia di nuvole lente
che si specchiano nel mio infinito
movimento, e poi tocca la sabbia
che porta l’eco d’ogni singola
stella, sentilo il sale che resta
sulle mani”. Urlerai, caro mare,
tu urlerai: “Che razza di idioti,
che cosa direte a ogni figlio:
un giorno saranno tue,
tutte queste bombe?”
Caro mare… e c’hai ragione

Irene Marchi, da Mancano le indicazioni,  Officine Editoriali, 2023

°ascoltando The Cranberries – Zombie https://www.youtube.com/watch?v=6Ejga4kJUts

Crederci o no?

 

(Passerò ai fondi di caffè)

 

la sfera di cristallo
 

la sfera di cristallo – ebbene sì –
mi sta prendendo in giro predice
eventi senza logici agganci
alla realtà confonde numeri
e colori, con forza la getterei
a terra – in mille pezzi taglienti –
ma poi no, mi trattengo, non vorrei
che si avverasse soltanto questo:
un chiaro improvviso frantumarsi
 
Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

°ascoltando Pearl Jam – Retrograde https://www.youtube.com/watch?v=n9xaDlY2hPE&t=50s

Forse

blog di poesia area bambini

Potendo, che cosa diresti alla bambina o al bambino che sei stat*? Io, forse (e sottolineo forse), le direi così:

 

brava bimba, bimba bella

se io non fossi così stanca
verrei a prenderti  correndo
lì dove ora ti trovi
e ti darei la mano urlando
dai, che fai? è ora
di svegliarsi, di uscire è l’ora
brava bimba, bimba bella
se io non fossi così stanca
ti rivelerei  il finale, ti risparmierei
l’evitabile l’inutile e l’incerto
e invece
ho troppi anni addosso
e ho smesso di correre da tempo
ormai  ti sei persa
brava bimba, bimba bella
io ti lascio

©irene.marchi.2024

°ascoltando (a ripetizione) Janis Joplin – Little Girl Blue
https://www.youtube.com/watch?v=rX8hOw31wCQ

Terra (?)

ndttttfcl

(Notizie da un mondo di idioti)

 

Memorie di un trattore

tutta la vita ho lavorato la terra
e lei – lo sapete? – non sa mentire
è schietta è senza trucco
è paziente, ma non per sempre

ho lavorato la terra tutta la vita
e so che se la ingannate
se le rubate il respiro
sarete voi a morire – stupidi! –
insieme a lei

©IreneMarchi2023

°ascoltando  Fabi Silvestri Gazzè – Il Padrone della festahttps://www.youtube.com/watch?v=5udRNUHr-UI

Se tutto andrà bene

Ottimismo ne abbiamo?

***

 

Se tutto andrà bene
 
alle sei di sera a fine febbraio
il cielo già promette un suono
lontano d’acqua e di primavera
sei scampata – pensi –
a un altro inverno
quasi li vedi i nuovi fiori
da piantare in giardino
 
se tutto andrà bene
 
se non si apriranno voragini
sotto i tuoi piedi
 
alle sei di sera a fine febbraio
chiudi tutte le finestre
 
©IreneMarchi2023

°ascoltando Lisa Hannigan – Fallhttps://www.youtube.com/watch?v=bYubEn15eH4

Guardare le stelle…

 

… e scacciare la paura

(e credere -si fa per dire-  agli oroscopi solo quando raccontano cose belle).

P.S. Buon anno!

 

Ricetta

 
Scaccia la paura
e la paura della paura.
Per qualche anno le cose basteranno.
Il pane nel cassetto
e il vestito nell’armadio.
Non dire mio.
Hai preso le cose solo in prestito.
Vivi nel tempo e capisci
che poche cose ti servono.
Accasati.
E tieni pronta la valigia.
È vero quello che dicono:
ciò che deve succedere, succederà.
Non andare incontro alla pena.
E quando arriva,
guardala tranquillamente.
È effimera come la felicità.
Non aspettare nulla.
E abbi cura del tuo segreto.
Anche il fratello tradisce
se si tratta di te o di lui.
Prendi la tua ombra
come compagna.
Scopa bene la tua stanza.
E saluta il tuo vicino.
Aggiusta il recinto
e anche il campanello alla porta.
Tieni aperta la ferita dentro di te
sotto il tetto delle cose che passano.
Strappa i tuoi piani. Sii saggio
e credi nei miracoli.
Sono iscritti da tanto tempo
nel grande piano.
Scaccia la paura
e la paura della paura.

***

Rezept

Jage die Ängste fort
Und die Angst vor den Ängsten.
Für die paar Jahre
Wird wohl alles noch reichen.
Das Brot im Kasten
Und der Anzug im Schrank.

Sage nicht mein.
Es ist dir alles geliehen.
Lebe auf Zeit und sieh,
Wie wenig du brauchst.
Richte dich ein.
Und halte den Koffer bereit.

Es ist wahr, was sie sagen:
Was kommen muß, kommt.
Geh dem Leid nicht entgegen.
Und ist es da,
Sieh ihm still ins Gesicht.
Es ist vergänglich wie Glück.

Erwarte nichts.
Und hüte besorgt dein Geheimnis.
Auch der Bruder verrät,
Geht es um dich oder ihn.
Den eignen Schatten nimm
Zum Weggefährten.

Feg deine Stube wohl.
Und tausche den Gruß mit dem Nachbarn.
Flicke heiter den Zaun
Und auch die Glocke am Tor.
Die Wunde in dir halte wach
Unter dem Dach im Einstweilen.

Zerreiß deine Pläne. Sei klug
Und halte dich an Wunder.
Sie sind lang schon verzeichnet
Im grossen Plan.
Jage die Ängste fort
Und die Angst vor den Ängsten.

 

Mascha Kaléko (Schidlow, 1907 – Zurigo, 1975), da Die paar leuchtenden Jahre, traduzione dal web

°ascoltando PFM – Celebration https://www.youtube.com/watch?v=rjoKEmcm06k

In cerca di trasparenza

 

Trasparenza: una parola bellissima (ma poco “vissuta”?).

 

Vi invito alla trasparenza
vi invito all’istante di verità
Che vale una vita come la nostra
vi chiedo
Osservate l’infinito delle costellazioni
osservate il lungo cammino
della nostra specie intelligente
immergetevi nel dedalo senza uscita
dell’uomo
ma meditate infine
fermate la macchina infernale
dell’accumulazione
infrangete il tempo
del progresso senza memoria
ricordatevi della vostra infallibile ferita
accettate questo piccolo lotto di smarrimento
Così
voliamo in soccorso del futuro

***

Je vous invite à la transparence
je vous invite à l’instant de vérité
Que vaut une vie comme la nôtre
je vous le demande
Observez l’infini des constellations
observez le long cheminement
de notre espèce intelligente
plongez dans le dédale sans issue
de l’homme
mais méditez enfin
arrêtez la machine infernale
de l’accumulation
brisez le temps
du progrès sans mémoire
souvenez-vous de votre infaillible blessure
acceptez ce petit lot de désarroi
Tels
volons au secours du futur

Abdellatif Laâbi (1942, Fés) – da Poesia della migrazione,  A ricomporre il colore dei suoi occhi. Poesie e altri testi scelti, 1966-2014, traduzione di Chiara De Luca

°ascoltando Radiohead – Karma Police https://www.youtube.com/watch?v=1uYWYWPc9HU&t=7s

Avvertimento

futuroQuello che è stato è stato, scurdámmoce ‘o ppassato. E va bene.
Ma almeno al futuro due paroline voglio scriverle.

Lettera al futuro

A te,
che già adesso
– mentre vado a capo –
non sei più futuro
a te,
che ci imbrogli tutti
illuminandoci gli sguardi
mentre di nuovo cade
la notte
a te,
caro tempo che verrai,
se io non dovessi esserci
almeno dai l’acqua alle piante
lì, sul balcone, e una carezza
a chi gli serve.
Se invece
dovessi esserci anch’io,

sappi che ti romperò l’anima.

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022

* ascoltando John Frusciante – Before The Beginning  https://www.youtube.com/watch?v=J76MeYAGaH8

C’è ancora il sogno?

futuro km 0 copia

È ancora possibile il sogno di salvare la vita della terra?

 

Fiumi sprecati
aride montagne erose
a ogni piovasco allagano,
case senza respiro,
le scuole sono camuffate galere,
dalle fontane quattro pisciatelle
tra qualche frasca nel giardino pubblico
la domenica.
Restare inerti? vagare
altrove per venderci?
O destarci nel sogno di salvare
la vita della terra?
Proviamo concepire
nitidi laghi in una città nuova
tra spiagge terse e boschi rilucenti.
Non abbiamo altra arma che svegliarci
trasformando miliardi di minuti sprecati e lagne
in forza organizzata –
da un centro del mondo
siamo immersi in una guerra integrale
da cui dipende anche il futuro esistere.

Danilo Dolci  (Sesana, Slovenia, 1924-Partinico, 1997), da Se gli occhi fioriscono, 1997

°ascoltando Valgeir Sigurðsson – Dreamland https://www.youtube.com/watch?v=s1tblh0KNOc

Buone stelle!

Oggi solo una parola:

auguri!

***

 

Anno vecchio, anno nuovo

preferisco le stelle,
ma non le vedo
tra gli artificiali
fuochi

come un gatto
mi spavento del rumore
e di questi comandati balli
vestiti da sera,
travestiti da allegria.

Perché festeggiamo in una notte
quello che detestiamo ogni giorno?
Il tempo che passa
lo vorrei celebrare
potendo dire che nel cielo
vedo solo
soltanto le stelle

Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di Sale Editore, 2015

 

♥ ascoltando The Fifth Dimension – Aquarius – Let The Sunshine In https://www.youtube.com/watch?v=vbCH5lnZ6sA