Il giardino

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Ognuno di noi ha un “giardino interiore” che è stato trascurato, dimenticato o volutamente abbandonato.
E tu, quale tuo giardino vorresti far rinascere?

Rinascita

Da anni più nessuno si è occupato del giardino. Eppure
quest’anno – maggio, giugno – è rifiorito da solo,
è divampato tutto fino all’inferriata, – mille rose,
mille garofani, mille gerani, mille piselli odorosi –
viola, arancione, verde, rosso e giallo,
colori – colori-ali – tanto che la donna uscì di nuovo
a dare l’acqua col suo vecchio annaffiatoio – di nuovo bella,
serena, con una convinzione indefinibile. E il giardino
la nascose fino alle spalle, l’abbracciò, la conquistò tutta;
la sollevò tra le sue braccia. E allora, a mezzogiorno in punto, vedemmo
il giardino e la donna con l’annaffiatoio ascendere al cielo –
e mentre guardavamo in alto, alcune gocce dell’annaffiatoio
ci caddero dolcemente sulle guance, sul mento, sulle labbra.

3 giugno 1969 Karlòvasi – Samo

Ghiannis Ritsos, da Pietre Ripetizioni Sbarre, traduzione di Nicola Crocetti, Crocetti Editore, 2004

*ascoltando The Beatles – Strawberry Fields Forever https://www.google.com/search?client=firefox-b-d&q=strwbrry+fields+toutube

Rinascite

rinascere copia

Una rinascita: non sai quando, ma può arrivare.

Le persone si incontrano
per rinascere.
Nascere
non basta mai a nessuno.

Franco Arminio (Bisaccia, 1960), da Resteranno i canti, Bompiani, 2018

°°°

(…) Io,
conosco una piccola triste fata
che abita in un oceano
e suona, dolcemente,
il suo cuore in un flauto magico.
Una piccola triste fata
che muore di notte con un bacio
e rinasce all’alba con un altro bacio.

Forugh Farrokhzad (Teheran, 1935-1967), (ultimi versi di Rinascita) da Un’altra nascita, 1964

°°°

Specchio

Ed ecco sul tronco
si rompono gemme:
un verde più nuovo dell’erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell’acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c’era.

Salvatore Quasimodo (Modica, 1901-1968), da Acque e terre, 1930

*ascoltando Carole King- Goin’ Back https://www.youtube.com/watch?v=cS3SEvW-0dA