Una poesia consolante

 

stardust

… molto, molto consolante: …“semplicemente umani/con un determinato/numero di giorni/ma siamo esplosi come nove/bruciati attraverso galassie”…

***

Polvere di stelle

dall’argilla
avvertono
cenere alla cenere
intonano

venite dalla terra
e alla terra ritornerete
ammoniscono

ci ricordano
che siamo mortali
e soggetti alla morte
eppure insistono con i loro eterni
demoni e angeli
paradiso o purgatorio

semplicemente umani
con un determinato
numero di giorni

ma siamo esplosi come nove
bruciati attraverso galassie
abbiamo esplorato le lontane distanze della via lattea
cavalcato sulla coda delle comete
danzato sul bordo degli asteroidi
finché
in una vertiginosa
frenesia di passione
siamo precipitati

attraverso l’ozono viscoso
oltre le algide nuvole
per stabilirci nel fango
nutrendo il fondo dell’oceano

fu lì che decidemmo
di farci crescere arti e lingua
pur trattenendo in noi
la verità della nostra origine
magnesio
calcio
ferro

siamo della materia
di cui sono fatte le stelle
è un fatto scientifico
una verità cosmica

in ignoranza
e conoscenza
serbiamo in noi
grani di divino
e lo abbiamo sempre fatto

Devorah Major (Berkeley, 1952), da A braccia aperte, traduzione di Raffaella Marzano, Multimedia, 2019, fonte: https://www.potlatch.it/

°ascoltando Crosby, Stills, Nash (& Young) – Woodstock (We Are Stardust)
https://www.youtube.com/watch?v=Nivr4YZzzME&t=7s

Una poesia consolanteultima modifica: 2024-01-02T16:16:43+01:00da irenesettanta
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