Un nome per ogni istante

 

fuoriIl diario degli istanti scriviamolo adesso,
adesso,
adesso…

Fuori

Fuori ormai non vado più,
ci sono, fuori. A metà strada tra la palma
e il fico. Sotto la mezza
luna, sette ore ancora alla rugiada.
Gocce sulla piombaggine.

Come si chiama ogni ora
della notte, come si chiama ogni minuto
dell’ora? Se i giorni hanno nomi,
perché non i minuti?

Ogni istante della nostra vita
dovrebbe avere un nome
che non assomigli al nostro,
che ci dimentichi. Ogni secondo
una cifra su un registro

di battiti di ciglia, sussurrio
origliato, versi di poesia
inframmezzati ai giornali,
sussurrio di brina e di neve,
la più lenta poesia
della durata.

Tutto a formare un cerchio,
tondo come un quadrato,
ogni cosa per sempre
sposata a se stessa.

Cees Nooteboom, da Luce ovunque, Einaudi, traduzione di Fulvio Ferrari

°ascoltando Explosions in the Sky – Remember me as a time of day
https://www.youtube.com/watch?v=DGGYl4kMuPs&t=5s