La cura

nonarrendertiQuesti versi sono meglio di una medicina, meglio di un calmante, meglio di un qualsiasi ricostituente.

 

Non ti arrendere, c’è ancora tempo
per arrivare e ricominciare
accettare le tue ombre
seppellire le tue paure
liberarti del fardello
riprendere il volo.

Non ti arrendere perché questo è la vita
continuare il viaggio
perseguire i sogni
sciogliere il tempo
togliere le macerie
e scoperchiare il cielo.

Non ti arrendere, per favore non cedere
malgrado il freddo bruci
malgrado la paura morda
malgrado il sole si nasconda
e taccia il vento
c’è ancora fuoco nella tua anima
c’è ancora vita nei tuoi sogni.

Perché la vita è tua e tuo anche il desiderio
perché l’hai amato e perché ti amo
perché esiste il vino e l’amore, è certo
perché non vi sono ferite che non curi il tempo.

Aprire le porte
togliere i catenacci
abbandonare le muraglie che ti protessero
vivere la vita e accettare la sfida
recuperare il sorriso
provare un canto
abbassare la guardia e stendere le mani
aprire le ali
e tentare di nuovo
celebrare la vita e riprendere i cieli.

Non ti arrendere, per favore non cedere
malgrado il freddo bruci
malgrado la paura morda
malgrado il sole si nasconda e taccia il vento
c’è ancora fuoco nella tua anima
c’è ancora vita nei tuoi sogni.

Perché ogni giorno è un nuovo inizio
perché questa è l’ora e il momento migliore
perché non sei sola, perché ti amo.

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No te rindas, aún estás a tiempo
De alcanzar y comenzar de nuevo,
Aceptar tus sombras,
Enterrar tus miedos,
Liberar el lastre,
Retomar el vuelo.

No te rindas que la vida es eso,
Continuar el viaje,
Perseguir tus sueños,
Destrabar el tiempo,
Correr los escombros,
Y destapar el cielo.

No te rindas, por favor no cedas,
Aunque el frío queme,
Aunque el miedo muerda,
Aunque el sol se esconda,
Y se calle el viento,
Aún hay fuego en tu alma
Aún hay vida en tus sueños.

Porque la vida es tuya y tuyo también el deseo
Porque lo has querido y porque te quiero
Porque existe el vino y el amor, es cierto.
Porque no hay heridas que no cure el tiempo.

Abrir las puertas,
Quitar los cerrojos,
Abandonar las murallas que te protegieron,
Vivir la vida y aceptar el reto,
Recuperar la risa,
Ensayar un canto,
Bajar la guardia y extender las manos
Desplegar las alas
E intentar de nuevo,
Celebrar la vida y retomar los cielos.

No te rindas, por favor no cedas,
Aunque el frío queme, 
Aunque el miedo muerda,
Aunque el sol se ponga y se calle el viento,
Aún hay fuego en tu alma,
Aún hay vida en tus sueños.

Porque cada día es un comienzo nuevo,
Porque esta es la hora y el mejor momento.
Porque no estás sola, porque yo te quiero.

Autore anonimo (testo dal web, solitamente attribuito a Mario Benedetti – Uruguay)
*ascoltando Franco Battiato – La Cura https://www.youtube.com/watch?v=cLJp-YJeuzc

Rimedi diversi

abcdefghi

Quale sarà il rimedio giusto?

Foglietto illustrativo

Sono un tranquillante,
Agisco in casa,
funziono in ufficio,
affronto gli esami,
mi presento all’udienza,
incollo con cura le tazze rotte –
devi solo prendermi,
farmi sciogliere sotto la lingua,
devi solo mandarmi giù
con un sorso d’acqua.

So come trattare l’infelicità,
come sopportare una cattiva notizia,
ridurre l’ingiustizia,
rischiarare l’assenza di Dio,
scegliere un bel cappellino da lutto.
Che cosa aspetti –
fidati della pietà chimica.

Sei un uomo (una donna) ancora giovane,
dovresti sistemarti in qualche modo.
Chi ha detto che la vita va vissuta con coraggio?

Consegnami il tuo abisso –
lo imbottirò di sonno.
Mi sarai grato (grata) per la caduta in piedi.

Vendimi la tua anima.
Un altro acquirente non capiterà.

Un altro diavolo non c’è più.

Wislawa Szymborska, da La gioia di scrivere – Tutte le poesie (1945-2009), traduzione di Pietro Marchesani

 

Scrivi, scrivi;
se soffri, adopera il tuo dolore:
prendilo in mano, toccalo,
maneggialo come un mattone,
un martello, un chiodo,
una corda, una lama;
un utensile, insomma.
Se sei pazzo, come certamente sei,
usa la tua pazzia: i fantasmi
che affollano la tua strada
usali come piume per farne materassi;
o come lenzuoli pregiati
per notti d’amore;
o come bandiere di sterminati
reggimenti di bersaglieri.

Giorgio Manganelli, da Poesie, Crocetti, 2006

*ascoltando Cat Stevens – Sad Lisa https://www.youtube.com/watch?v=2mn9cEJjJZE; Pink Floyd – Comfortably Numb https://www.youtube.com/watch?v=_FrOQC-zEog

Fortunatamente

ascolta

C’è uno spazio tra la pioggia e il silenzio, tra  i nostri passi e un sorriso, tra la notte e i sogni che vorremmo; c’è uno spazio tra i nostri mondi e il loro limite: uno spazio fatto di musica. È già molto.

Esiste la musica.
Esiste proprio,
come lenzuolo lampada
orologio e casa,
come nuvola,
quel suo disumano orto
d’intenzione
di ascoltare l’anima
esiste. Come domino
di note che si crollano addosso e fanno
insieme. Insieme si fanno, e sono fatte
musica. Qualcosa che abbiamo
perduto o dimenticato
o rotto forse
per mani troppo grevi, qualcosa
di spezzato. Un silenzio eseguito
un’anima di ghiaccio
conservata sotto sale.
Ma cosa cosa ho perduto
io, mentre ti ascolto
cara faccia del nulla
caro amore senza direzione
care ossa: grazie grazie
c’è stato qualcuno
prima di me. È ora
di affrontare la musica.

Chandra Livia Candiani, da La bambina pugile, Einaudi, 2014

* ascoltando Angelo Branduardi – Musica
https://www.youtube.com/watch?v=4z_3kWAKWLM

(testo: Forse è soltanto un po’ più in là/la strada giusta per andare/dammi la mano per trovare/la terra dove non è freddo mai/e musica/e sempre musica/e ovunque musica/larghi campi di fragole/ed il tempo di ridere./Ed è soltanto un po’ più in là/dammi la mano, voglio andare/e poi fermarmi a respirare/quel vento caldo che c’è là/e musica/e sempre musica/e ovunque musica/e su di noi le nuvole/non si fermano mai…/è forse un po’ più in là/soltanto un po’ più in là/la terra da trovare/e solo un po’ più in là/è il tempo di guardare/le nuvole passare/e là non è freddo mai.)

21 marzo – Giornata Mondiale della Poesia

“… Muoiono i poeti/ ma non muore la poesia/ perché la poesia/ è infinita/ come la vita.”

                     (Aldo Palazzeschi, da Congedo, in Tutte le poesie)

poesiaLa poesia non è per pochi, la poesia è per tutti e di tutti. Basta non crederla irraggiungibile, basta leggerla e seguire le immagini che  ci suggerisce, le domande che ci pone, le verità che ci fa intravedere. E se la si scrive, la poesia è come una macchina della verità: difficilmente sarà possibile mentire scrivendo una poesia. Nessuna finzione, quindi, ma punti di vista differenti sul mondo: vale sempre la pena leggere una poesia.

Voce attiva

Canta, poeta, canta!
Violenta il silenzio conformato.
Acceca con un’altra luce la luce del giorno.
Inquieta il mondo quieto.
Insegna ad ogni anima la sua ribellione.

Miguel Torga (São Martinho de Anta, 1907-1995), da “Poesia”, n. 182, aprile 2004, traduzione di Daniela Di Pasquale.

 

Inutilità de la poesia

La rosa
così inutile è cosa che spaventa.
Anche la poesia: come  la rosa.

1928

Ferdinando Tartaglia, da Esercizi di verbo, Adelphi.

 

La poesia non è

La poesia non è un filtro delle cose
né un raro sortilegio né un consiglio preciso
non è costretta a dare un messaggio profondo
né a strappare all’oblio le parole superflue

non è aurora di fuoco, né sagoma di dee
non sempre sta a descrivere le vetrate del mondo
non è costretta a essere zaino di vagabondo
e di certo non è sentiero di rose

 
tutto ciò che non è riempie una lunga lista
senza precise regole / poco convenzionale
pressappoco una sfida per il collezionista

invece ciò che è incide il suo segnale
e nel nuovo paesaggio proposto dall’artista
la poesia si assume l’invenzione del reale.

Mario Benedetti, da Inventario: poesie 1948 – 2000, traduzione di Martha L. Canfield, Le Lettere, Firenze, 2001.

(Dell’utilità della poesia parlo anche qui)