L’ospite ombroso

 

C’è una parte fatta d’ombra, dentro di noi, e ogni tanto ci parla.

Tu la ascolti o la eviti?

L’ospite

Molto prima di sera
da te torna chi ha scambiato il saluto con il buio.
Molto prima del giorno
si sveglia
e ravviva il sonno, prima di andare
un sonno, risuonante di passi:
tu lo senti misurare lontananze
e là lanci la tua anima.

Paul Celan (Ucraina, 1920-Parigi, 1970), traduzione di Elisa Biagini, in Antonella Anedda, Elisa Biagini, Poesia come ossigeno – Per un’ecologia della parola, Chiarelettere Editore, 2021, (“Domande”, p. 122)

°ascoltando  Vangelis – La petite fille de la mer https://www.youtube.com/watch?v=m0syKkF4-Qw

Elementi naturali

caos

Dialoghi con cortecce d’albero.  Tu
scorzati, vieni,
scorzami dalla mia parola.
Tardi com’è, così
nudi e vicini alla lama
vogliamo essere.

°°°

Anche noi vogliamo essere,
dove il tempo dice la parola di soglia,
che, mille anni giovane, si alza dalla neve,
dove l’occhio errante
si calma nella propria sorpresa
e capanna e stella
stanno nel blu da vicini di casa,
come se la strada fosse già percorsa.

Paul Celan (Romania, 1920-1970), da Sotto il tiro di presagi – poesie inedite 1948-1969, Einaudi, traduzione di Jutta Leskien e da Conseguito silenzio, Einaudi, 1998, traduzione di Jutta Leskien

 

*ascoltando Ezio Bosso – Sixth Breath, The Last Breath https://www.youtube.com/watch?v=RFR9H9hr42w