Sta per scadere il tempo

A metà gennaio, ogni anno,  comincio ad avvertire una certa inquietudine: le giornate si aprono  a una luce più chiara, sta finendo il tempo per ‘stare a dimora’. È ora di uscire (c’è chi non vede l’ora e chi tentenna: tu a quale gruppo appartieni?).

 

Tentennamenti di metà gennaio

le sere di novembre
profumano d’inverno
ma già a metà gennaio
il colore bruno di bosco
si fa più lieve

breve è il tempo
per fare tana
nel nostro pensiero

poi fioriranno i mandorli

©IreneMarchi2024

°ascoltando Linking park – Wake https://www.youtube.com/watch?v=Gd8D42EsxNY

Punti luce

(Speriamo non sia un inverno troppo grigio.

Speriamo ci siano tanti punti di luce)

***

 

Su un muro

I pochi giorni
dispersi nella pianura.

Sulla strada
si addensano colori
di cose perdute.

Dicono
che sia in arrivo un’ondata di freddo.

Su un muro
una bacca di luce,
bianca, erratica.

Elisabeth Maylan (Basilea, 1937), in “Poesia”, n.21, settembre/ottobre2023, traduzione di Annarosa Azzone Zweifel

°ascoltando Simon & Garfunkel – A Hazy Shade Of Winter https://www.youtube.com/watch?v=bnZdlhUDEJo&t=8s

Cose che fanno luce

luci

Che cos’è che ti illumina?

(…)

Credo di aver avuto 32 anni ben strani.
E non è stato per me, per niente.
Non una scelta di due strade; se ci  fossero state,
senza dubbio le avrei scelte entrambe.
Mi piace pensare che è stato il caso a farmi comportar bene.
La chiave, forse, è nella mia affermazione spavalda:
“Sono un buon esempio dell’esistenza di una cosa chiamata anima.”
Amo la poesia perché mi fa amare
e mi dona la vita.
E di tutti i fuochi che muoiono in me,
ce n’è uno che brucia come il sole;
può darsi che non illumini la mia vita privata,
i miei rapporti con gli altri,
o il mio contegno con la società,
ma mi dice che la mia anima ha un’ombra.

Gregory Corso, da Scritto alla vigilia del mio 32° compleanno, in Long Live Man (Lunga vita all’uomo), 1962

°ascoltando Niccolò Fabi – L’uomo che rimane al buio – https://www.youtube.com/watch?v=3BEAg_VgaMs&t=9s

Quanta luce ti serve?

 

Di quante stelle hai bisogno per non sentirti sol* al buio?

 

Sirio

Molte sono le stelle doppie. Quante? – chiedo.
So che la mia domanda può suonarti sciocca.
Come una stecca in una perfetta esecuzione.
– Gettar lì in quel vago fitto e scuro
un numero qualsiasi, sarebbe affaticarsi per nulla –
Ma una stella binaria – insisto. È una o sono due?
È una, eppure sono due – sancisci. La più luminosa
è la primaria. E l’altra, la sua compagna.
Sirio, la stella più lucente nel cielo notturno
della Terra è a noi la più vicina.
Non a caso i Greci la chiamavano l’Incandescente.
La sua massa è due volte il Sole. Se fosse situata
accanto alla nostra stella, la oscurerebbe più di venti
volte dannandola a una luce perpetua senza notti.
Basta alle nostre vite una lampada a fasi alterne.
Basta per non farci sentire soli nell’universo.

Biancamaria Frabotta, da Nessuno veda nessuno, Mondadori, 2022

°ascoltando  Pentangle – Watch the Stars – https://www.youtube.com/watch?v=kxewRpPDtW4

Cambiare idea

Hai mai avuto un cambio di idea assolutamente “salvifico”?

***

 

Ho cambiato idea

la luce che adesso si distende,
bianca, sui rami di quella betulla
è così dolce, non voglio lasciare
muti sulla terra viva i miei battiti
non voglio dormire – muschio
verde all’ombra del vento che ride –

adesso no, non voglio più morire

Irene Marchi, da  Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022

°ascoltando  Ezio Bosso – Sixth Breath, The Last Breathhttps://www.youtube.com/watch?v=RFR9H9hr42w

Lucciole e bicchieri

 

(… a proposito, quand’è stata l’ultima volta che hai visto le lucciole volare?)

***

 

Punti di vista

se ti senti una lucciola
dentro a un bicchiere
adeguarti al buio
è il tuo primo pensiero

ma potresti restare accesa*
e considerare inadeguati
quegli occhi troppo grandi
ma piccolissimi
che ti stanno scrutando

*o acceso

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022

°ascoltando Watcher Of The Trees – The Shadows of the Treeshttps://www.youtube.com/watch?v=kJnA089HnEU

Questione di luce

Mi piace particolarmente questa poesia (la ripropongo) perché mi ripete che se anche ogni foglia lascia il suo ramo,  c’è comunque luce. La luce dell’autunno poi è sempre bellissima, dunque …

***

 

Dunque c’è la luce
e ogni foglia è attaccata al ramo
con esatto amore
e ogni foglia in orario
lascia il ramo
con audace resa
e ogni uscire dalla soglia
del corpo è ricevuto
con unanime benvenuto
da quella scienza della gioia
che proprio ora proprio qui
riempie il foglio di ghirigori
per dirti che dunque
la luce c’è.

Chandra Livia Candiani, da La bambina pugile, Einaudi, 2014

°ascoltando Zbigniew Preisner – Into the light – https://www.youtube.com/watch?v=cej36dTIXTQ

La mossa vincente

 

tramontoalba

Conosci una o due mosse vincenti contro il buio?

(Se le conosci, condividile con qualcuno)

 

Mi piacerebbe
fare come il sole d’inverno in montagna
che girotonda tranquillo finché sente libero
il passo e poi, toccata una pietra appena più alta,
inciampa e si butta, con aria un po’ offesa
Ma all’alba te lo ritrovi di qua
con sulla fronte il sorriso
di chi conosce la mossa vincente
per far stare la notte
in una capriola

 Giusi Quarenghi, da Ho incontrato l’inverno, Campanotto, 1999

°ascoltando  Bruce Springsteen – Dancing In the Dark – https://www.youtube.com/watch?v=129kuDCQtHs

Qualcosa di celeste

celeste

(continuando con i colori: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/category/colori/)

***

(….) È vero. Sapeste come oggi
un cielo uniforme
di luce, un celeste
tutto di luce sapeste
come dilatava il cuore.
Avete ragione: la terra ancora
è un bel posto
e conduce le vite
per il firmamento.
Siamo nel viaggio sempre.
Traversiamo quadranti di cielo.
Tutti insieme andiamo, come unico
petto alla corrente. Unica falcata. (…)

Mariangela Gualtieri, da Voci di tenebra azzurra (I° parte), 2016

°ascoltando Louis Armstrong – What A Wonderful World https://www.youtube.com/watch?v=SRzg6DzIxzg

Vorrei sapere

Embalse De Canales

(… dove va a sognare il sole)

 

Ponente

Potessi rapire la chiave
del tuo cuore giallo:
la chiave d’argento e di fuoco.
Potessi infrangere il tuo carcere,
volare al tuo centro acceso
per denudare il tuo grande mistero.
Chiave d’argento e di fuoco. Chiave
del tuo cuore giallo
dove tesse la sua tela il sogno.

José Hierro (Madrid, 1922-2002), da Cuanto sé de mí, 1957,  traduzione di Oreste Macrì

°ascoltando Max Richter (Camerata Nordica) – On the Nature of Daylighthttps://www.youtube.com/watch?v=kzY7MJtRQXg