Una favola antica

crepuscolo

Il cielo è sempre un bel libro da leggere (e rileggere)

 

Ogni pino al crepuscolo
alberga l’uccello
della sua voce
perpendicolare e immobile
la foresta
indifferente alla storia
senza lacrime come la pietra
ripete
con tremula eccitazione
l’antica favola
del sole che muore.

John Berger, da E i nostri volti, amore mio, leggeri come foto, traduzione di Maria Nadotti, Il Saggiatoere Editore, 2020

 

Verso il buio

crepuscolo4

Due modi differenti di descrivere il crepuscolo: il primo si sofferma sulla luce e sul gioco dei colori, il secondo attribuisce il rossore del cielo al senso di colpa  del giorno, descritto come un personaggio un po’ sfuggente…

Nel crepuscolo bianco

Nel crepuscolo bianco venato di rosa
i monti si fanno d’aria, di tenera luce,
di un denso azzurro grigio i vicini,
di un diafano azzurro di perla i lontani.
Giù in basso, dietro la siepe dei bossi,
brillano lame verdi di lago.

Diego Valeri, da Verità di uno, (p. 17), Mondadori, 1970

 

Il cosiddetto crepuscolo

Il cosiddetto crepuscolo
non sarà il rossore – effimero – del giorno
che si sente colpevole
di tutto ciò che è stato
– e non è stato?
Questo giorno fugace
che, proprio come un delinquente,
approfitta dell’ombra per andarsene.

Ángel González (1925-2008), da Prosemi o meno, 1984, traduzione di Selena Simonatti

*ascoltando Pink Floyd – Any Colour You Like  (daThe Dark Side Of The Moon)
https://www.youtube.com/watch?v=B0_-F18ztxg