Nulla ci ha unito, eccetto…

In primo piano

blog di poesia prato verde

Questo è ciò che potremmo esclamare incontrando (con una bella macchina del tempo) un abitante della Terra del 1750; chissà invece se  potremmo dirlo anche incontrando (sempre con la nostra efficiente macchina del tempo) un abitante della Terra del 2150: ci saranno ancora primule, convolvoli e prati verdi?

***

 

Nulla fra noi c’è stato!
Non confidenze, nessuna promessa,
nulla l’un l’altro ha unito,
se non i traditori
sogni di primavera;

tranne bagliori, colori
e aleggianti profumi
tranne dei boschi il canoro
fruscìo e il verde dei prati;

tranne torrenti e cascate
che irroravano i fossati
tranne nubi e arcobaleni
e la natura incantata;

tranne le limpide fonti
a cui bevevano i nostri
cuori inebriati, tranne
le primule e i convolvoli
nulla tra di noi c’è stato!

Adam Asnyk (Kalisz, 1838 – Cracovia, 1897), da Poesie, Cracovia, 1984, traduzione di Valeria Rossella, in “Poesia”, n. 24, marzo-aprile 2024

°ascoltando Ezio Bosso- Clouds, The mind on the (Re)Windhttps://www.youtube.com/watch?v=pEB_3cxzKv8

Psicologo-guaritore a domicilio

Ogni tanto taglio l’erba del mio piccolo giardino.
Prima però raccolgo tutti i fiori che trovo e li porto in casa:
è la mia terapia primaverilestiva contro
pensieri negativi/rimuginio/preoccupazioni /dolori sparsi/ mancanze e altri disastri.
Non risolve ogni cosa, ma è di grande aiuto.

***

Lo spirito dei fiori
mi allena sulle punte dei piedi
ruota il mio corpo
come un pane da infarinare
di polline volante.
Credo di danzare
ma è la Verde Maestà che mi solleva
dalla terra del pensiero, lo miete
poi mi posa al suolo tra il fango
dei castagni e le zanzare appuntite.
C’è la luna indiana
con la sua lepre addormentata
nei crateri e le parole nette:
qui si sogna
per udire i sottili Maestri.

Chandra Candiani, da Estate, in Pane del bosco. 2020-2023, Einaudi, 2023

°ascoltando Buffy Sainte-Marie – Poppies – https://www.youtube.com/watch?v=1fgEgcf5Qzg&t=5s

Metamorfosi

Immagine tratta da Il giardino dei sogni, albo illustrato da Maike Neuendorff, Carthusia Edizioni, 2020,

Immagine tratta da Il giardino dei sogni, albo illustrato da Maike Neuendorff, Carthusia Edizioni, 2020

 

Tu che cosa sei?

***

metamorfosi

appoggiarsi a quel tronco
lì dove è ricamato dal muschio e raccogliere
il respiro del vento, ascoltare
le favole soffiate dal sole
pallido di marzo poi ridere
con le foglie bambine
e siamo muschio siamo vento  e siamo sole e foglie
siamo i rami e le radici e i petali caduti
piano, noi siamo

©irene.marchi.2024

°ascoltando René Aubry  – Who Lights the Sunhttps://www.youtube.com/watch?v=bJb0URKSULw

Lessico vegetale

Immagine tratta da Il giardino dei sogni, albo illustrato da Maike Neuendorff, Carthusia Edizioni, 2020, p. 11

Immagine tratta da Il giardino dei sogni, albo illustrato da Maike Neuendorff, Carthusia Edizioni, 2020, p. 11

(Dev’essere bellissimo saper parlare la lingua dei fiori)

***

Vi prendo violette
e voi ciclamini selvatici
vi prendo
teneramente nello sguardo
dalla terra fucilata di sete,
vi tengo nelle pupille
e prego di sapervi dire,
dissetarvi così
con qualche parola-grillo
parola-acqua
lingua limpida di pioggia.

Chandra Candiani, da Primavera, in Pane del bosco, Einaudi, 2023

 
°ascoltando Ezio Bosso – Pines and Flowers – Symphony No. 2, Under Trees’ Voiceshttps://www.youtube.com/watch?v=EWWhXpdPg0c

La parte selvaggia

wild

C’è un luogo dove ritrovi la tua selvaticità, la parte meno coltivata e addomesticata di te stess*, dove ti senti in contatto con la parte più innata e libera di te?
Servirà andare nel deserto o ai confini delle terre abitate, per trovare questo luogo? O basterà guardare quello che ci circonda con occhi e pensieri privi di condizionamenti?

***

I posti selvaggi della Terra

I tuoi occhi, la tua bocca e le mani,
le autostrade pubbliche.
Mani, come stazioni di servizio,
grossi camion a brontolare negli angoli.
Occhi come lo sportello di un bancario
cambiavalute.
Amo ogni parte del tuo corpo
amici abbracciano le tue periferie
si autorizzano le coltivazioni agricole
ma io conosco il sentiero
per il tuo posto selvatico.
Non è che io lo preferisca,
ma lì siamo quasi sempre
da soli,
ed è spaventoso ma anche tranquillo.

Gary Snyder, da Questo istante presente, Jouvence Edizioni, 2017, traduzione di Rita Degli Esposti

°ascoltando  René Aubry – Invités sur la terre  https://www.youtube.com/watch?v=VJz0U99f4vQ

 

Ssst!

(zittizitti… silenzio…)

***

Complicità

Sul  rametto più alto del giovane albero,
una foglia scura, secca, solitaria, rimasta
dall’inverno, tra le nuove piccole gemme.
Ma volge il capo!
                                                     È un colibrì,
che riposa tranquillo, si prende una pausa
dal mondo veloce e frenetico dei colibrì –
e tuttavia guardingo. Rivolge al giorno
un lungo sguardo furtivo,
come un bambino il cui nascondiglio
non è stato scoperto, di cui non si è neppure
notata l’assenza. Niente paura.
Ho visto

una foglia: non ti tradirò.

Denise Levertov, da  Alle isole via terra. Poesie 1946-1999, traduzione di Paola Splendore, Crocetti Editore, 2003

°ascoltando  B.B. King – Hummingbirdhttps://www.youtube.com/watch?v=caLs_YaCWYU&t=5s

Nessuna paura

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(Tutto continuerà)

 

Quando

Quando il mio corpo marcirà e io sarò morta
Continueranno il giardino, il cielo e il mare,
E come oggi ugualmente balleranno
Le quattro stagioni alla mia porta.
Altri in aprile passeranno nel frutteto
In cui tante volte sono passata,
Ci saranno lunghi ponenti sopra il mare,
Altri ameranno le cose che io ho amato.
Sarà lo stesso splendore, la stessa festa,
Sarà lo stesso giardino alla mia porta,
E i capelli dorati della foresta,
Come se io non fossi morta.

Sophia de Mello Breyner Andresen (Porto, 1919 – Lisbona, 2004), da Il giardino di Sophia (testo tratto da Giorno del Mare, 1947), Il ramo e la foglia Edizioni, Roma, in uscita a maggio 2022, cura e traduzione di Roberto Maggiani, postfazione di Claudio Trognoni

***

Quando

Quando o meu corpo apodrecer e eu for morta
Continuará o jardim, o céu e o mar,
E como hoje igualmente hão-de bailar
As quatro estações à minha porta.
Outros em Abril passarão no pomar
Em que eu tantas vezes passei,
Haverá longos poentes sobre o mar,
Outros amarão as coisas que eu amei.
Será o mesmo brilho, a mesma festa,
Será o mesmo jardim à minha porta,
E os cabelos doirados da floresta,
Como se eu não estivesse morta.

Sophia de Mello Breyner Andresen (testo tratto da Giorno del Mare, 1947)

°ascoltando Carlos Paredes – Nas Asas da Saudade
https://www.youtube.com/watch?v=bj9XCJiYdo0

Lista delle cose da fare: 13 – pensare come un albero

 

ciliegio variazione colore blog di poesia essere un albero

Quali di questi suggerimenti riusciresti a mettere in pratica senza troppa fatica?

(O forse sei già un albero?)

 

Pensa come un albero

Assorbi il sole 
dichiara la magia della vita 
sii aggraziato nel vento 
rimani dritto dopo una tempesta 
sentiti rinnovato dopo la pioggia 
cresci forte senza farti notare 
sii forte per ogni stagione 
dai riparo agli estranei 
resisti a un periodo freddo 
rinasci al primo segnale di primavera 
affonda le radici mentre tenti di raggiungere il cielo 
rimani quieto abbastanza da sentire le tue foglie frusciare. 

Karen Shragg (Minneapolis, 1954), in La poesia degli alberi – Un’antologia di testi su alberi, arbusti e qualche rampicante, a cura di Mino Petazzini, Luca Sossella Editore, 2020

♥ ascoltando Bert Jansch – Tree Song https://www.youtube.com/watch?v=MUC_gMcLTA0

(altre cose in lista: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/category/lista-delle-cose-da-fare/)

Stiamo bruciando

nasa_incendi_mappa

Mappa pubblicata dalla NASA (agosto 2021): i punti rossi indicano i luoghi (rilevati con lo strumento satellitare Modis) dove sono in corso incendi

“Il miracolo avverrà”? Speriamo.

E davvero “non meritiamo più niente”?
Questo purtroppo è quasi certo, perché dopo aver (tra le altre cose) dato fuoco alla Terra, stiamo organizzando voli tu-ri-sti-ci (!) nello spazio…

L’aria
è piena di semi volanti
la natura
spasima nei suoi supremi orgasmi
sparge semi di vita
anche sulle terre morte
il miracolo avverrà
anche se non meritiamo più niente.

Luigi di Ruscio (Fermo, 1930 – 2011), da Iscrizioni (collana di inediti online curata da Biagio Cepollaro (http://www.cepollaro.it/poesiaitaliana/DiRuIscr.pdf)

♥ ascoltando Neil Young with Crazy HorseShut It Down https://www.youtube.com/watch?v=AXgNmK-deZc&t=1s

Agguati

ranetta

Ha ragione la poetessa: anche la bellezza è sempre in agguato (per fortuna).
Qual è stato l’ultimo agguato della bellezza da cui sei stat* sorpres*?

L’agguato

M’ero scordata il canto delle rane
nel silenzio di un anno – non avrei
forse dovuto avventurarmi sola
al crepuscolo in questa via deserta.
La Bellezza è in agguato. Chi si muove
fra me e quel grido di rane? Prego
la selvaggia Bellezza di aiutare
nel cammino una timida creatura
che da una casa all’altra deve andare!
 
Edna St. Vincent Millay (Rockland, Maine, 1892 – 1950), da Poesie, traduzione di Silvio Raffo, Crodetti Editore, 2020
 
•     ascoltando Martin Denny – Quiet Village https://www.youtube.com/watch?v=Nnq2Z2Iu9S4&t=10s