Un mondo da rifare

La parte “adulta” del mondo, la parte che dovrebbe essere alla guida, sa solo litigare, non vede oltre il proprio naso (e le proprie tasche) e usa le parole per inventarsi una realtà come piace a lei (ha davanti a sé il DISASTRO ma lo chiama maltempo, per esempio). E allora sai che cosa ti dico? Speriamo che sia la parte non adulta a rifare il mondo.

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A rifare il mondo

Andiamo a rifare il mondo.
Serviranno
le parole brave
le parole forti
le parole verdi;
servirà il silenzio
delle foreste, il pensiero
di tutte le teste.
Serviranno giorni
serviranno mani
serviranno la rabbia
di oggi, e la pace
di domani.
Andiamo a rifare il mondo,
rifacciamolo tutto daccapo.

Ilaria Rigoli, da A rifare il mondo, illustrazioni di Ilaria Faccioli, Bompiani, 2022

°ascoltando Antony And The Johnsons – Another World –
https://www.youtube.com/watch?v=qp23w0v-GB8&t=16s

Per gioco (?)

Onomanzìa s. f. [comp. aplologico del gr. ὄνομα «nome» e -manzia; cfr. l’ingl. onomancy], non com. – Pretesa arte di predire l’avvenire delle persone interpretandone opportunamente (secondo il valore etimologico o numerico o simbolico) il nome o le lettere di cui è formato”.
(dal Dizionario Treccani)

Che cosa raccontano il tuo nome e cognome?

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Onomanzìa

dice il gioco che l’anagramma
di nome più cognome cela in sé
un segreto che ben ci rappresenta.
Il mio dice erri e manchi: “erro”
ovvero sbaglio – o bene che vada
girovago a vuoto – “manco” e qui
s’intende il bersaglio. Concludendo
il mio nomepiùcognome dipinge…
un disastro (che poi segreto non è)!

©IreneMarchi 2022

°ascoltando Amiina – Over and Again https://www.youtube.com/watch?v=92M01MGqADc&t=6s

“Sapiens”?

 

Fotografia di reginald-van-de-velde

Fotografia di Reginald Van De Velde

Come darle torto?

Apostrofe all’uomo

(pensando che il mondo sia pronto per un’altra guerra) 

Deprecabile  stirpe, annientati, scompari. 
Produci  più in fretta, avanza, usurpa, canta inni, 
costruisci più macchine  da guerra; continua a blaterare, 
per monumenti, denaro, sfilate; ancora una volta 
trasforma la sbigottita ammoniaca  e la cellulosa perplessa 
in esplosivi; e in putridume gradito alle mosche 
corpi giovani pieni di speranza; esorta, prega, 
sdègnati, scrupolosa, accetta tutto tranne la sconfitta; 
fatti fotografare; consultati, raffina le tue formule; 
metti in vendita batteri nocivi alla pelle, 
metti pure la morte sul mercato; 
produci, avanza, usurpa, espanditi, annièntati e muori, 
‘homo’ cosiddetto ‘sapiens’.

Edna St.Vincent Millay, (Rockland – Maine, 1892 -1950), da Edna St.Vincent Millay – Poesie, traduzione di Silvio Raffo, Crocetti Editore