Ci siamo?

mano tra i capelli copia

Ci siamo? O siamo solo temporanee illusioni?

 

Penso a come dire questa fragilità che è guardarti,
stare insieme a cose come bottoni o spille,
come le tue dita, i tuoi capelli lunghi marrone.
Ma d’aria siamo quasi, in tutte le stanze
dove ci fermiamo davanti a noi un momento
con la paura che ci ha assottigliati in un sorriso,
dopo la paura in ogni mano, o braccio, passo,
che ogni mano, o braccio, passo, non ci siano.

Mario Benedetti (Udine, 1955-2020), da Tutte le poesie, Garzanti, 2017

“Occorre lavorare la vita”

mmmmmmani

 

S’impara a vivere e a mettere radici.
E conviene che piova sul bagnato,
calpestare la superficie dei fiumi
fino ad essere tranquilli,
fino all’acqua tiepida alla cintura,
con l’orologio ad ore più quiete,
dove sia il ricordo a chiamare il presente
e il futuro sia un minuto perfetto
ogni volta più nostro e più stretto,
perché il vento si calma con carezze
come i cavalli nei giorni di tempesta.
S’impara a vivere,
ad essere corpo ed anima negli occhi che guardano,
nella voce che domanda,
nelle dita che esplorano senza fretta
la pelle dei saluti.
Occorre lavorare la vita.
La collera del tempo si placa con le mani.

 

Luis García Montero (Granada, 1958), da Un inverno mio, traduzione di Gabriele Morelli